GLI EBREI A SORAGNA DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE:

GLI EBREI A SORAGNA DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE: Durante la Seconda Guerra Mondiale alcune centinaia di slavi, tra cui molti ebrei, sono confinati in varie località della provincia; a Soragna alcuni trovano rifugio nelle case dei Levi, dei Bassani e nella Locanda Del Lupo. Le testimonianze ci raccontano degli aiuti prestati ai perseguitati da parte del parroco e della gente locale; dopo l'8 settembre 1943 i carabinieri stessi li avvisano di un prossimo arresto imminente. Non per tutti, tuttavia, ciò sarà sufficiente per sottarsi alla deportazione e alla morte; è il caso, tra i tanti di Renzo Mosè Levi L’accorata lettera che la moglie ancora ingenuamente ignara dell’accaduto indirizza al consolato Britannico, non è che una tra le tante agghiaccianti testimonianze che questo nostro passato ci ha lasciato in eredità: “Io sottoscritta Elena Levi nata Foà nazionalità italiana… chiede a codesto Consolato Britannico di poter rimpatriare il più presto possibile. Il motivo urgente è che la nostra proprietà terriera in Soragna di cui si occupava mio marito, deportato in Germania, è attualmente senza direzione ed amministrazione… motivi famigliari poi accrescono l’ansia del ritorno: affrettare le ricerche di mio marito Renzo Levi, deportato in Germania e di cui non ho più notizie, ricostruirgli il nostro focolare domestico affinché ritrovi il conforto famigliare dopo la crudeltà della deportazione: e raggiungere anche il mio vecchio padre rimasto solo in Italia e bisognoso delle mie cure essendo io la sua unica figlia”. Fonte: rivista “Dove?” Novembre 2004