IL PARMIGIANO REGGIANO NEL ‘900

(Differenze di qualità e ufficializzazione del nome) Tradizionalmente il Parmigiano-Reggiano era prodotto solo d’estate quando vi era sufficientemente erba per le bovine. D’inverno vi era una limitata disponibilità di fieno e anche per ragioni igieniche, si concentravano i parti dei vitelli in questo periodo. Il latte invernale pertanto forniva un formaggio di qualità inferiore detto vernengo in contrapposizione a quello estivo detto maggengo. Dopo la metà del Novecento tuttavia la aumentata produzione foraggera e la suddivisione dei parti durante tutto l’anno, date anche le migliorate condizioni igieniche delle stalle, fecero sì che il formaggio invernale fosse comparabile a quello estivo. Tale situazione portò alla soppressione del formaggio Vernengo, avvenuta nel 1983 quando le 23.000 tonnellate di formaggio invernale furono marchiate come Parmigiano-Reggiano. Nel 1938 dopo decenni di polemiche tra le province di Reggio e Parma sulla denominazione ufficiale del prodotto, in quanto ciascuna città privilegiava la propria denominazione, si arrivò ad un compromesso con la definizione ufficiale di “Grana Parmigiano-Reggiano”. Questo secolo infine è importante perché nel 1934 venne fondato il consorzio Volontario Interprovinciale di tutela del Parmigiano-Reggiano . Fonte: “Guida al museo del Parmigiano-Reggiano di Soragna” a cura di Mario Zannoni Foto: https://parmigianoreggiano.museidelcibo.it/per-saperne-di-piu/focus-su/storie-caseifici-del-parmense/caseificio-conti-zileri-dal-verme-a-pilastro/