Sara Scibetta (Ufficio Turistico di Soragna

CASSANDRA MARINONI: IL DRAMMA E LE TESTIMONIANZE DOCUMENTATE

Cassandra Marinoni, la cui immagine è legata alla leggenda di “Donna Cenerina” della Rocca di Soragna, è stata una nobildonna italiana. Cassandra nasce a Milano nel 1503 circa, da Gerolamo Marinoni e Ippolita Stampa. Nel 1548 a Cassano D’Adda, contrae matrimonio con Diofebo II Meli Lupi, condottiero e marchese di Soragna dal 1543 al 1591. Il marito era spesso assente, seguì infatti Ottavio ed Alessandro Farnese in molte imprese militari, era quindi frequente che fosse la moglie ad amministrare il piccolo feudo padano, dove accolse anche la sorella Lucrezia. Lucrezia Marinoni si era sposata nel 1560 con il conte Giulio Anguissola di Piacenza, un uomo che la storia locale ricorda come violento e che dissipò tutti i beni di famiglia, per poi in seguito chiederne il divorzio. Un divorzio che il meschino conte non accettò di buon grado in quanto voleva impossessarsi dell’eredità, motivo del premeditato ed atroce omicidio delle due sorelle. IL DRAMMA Il 18 Giugno del 1573, Cassandra si recò in visita alla sorella, presso la sua dimora a Cremona, il conte Anguissola, si presentò con un gruppo di uomini armati e con un inganno (si presuppone un pretesto di riconciliazione con l’ex moglie), riuscirono ad entrare uccidendo barbaramente le sorelle Marinoni. La povera Cassandra fu trasportata d’urgenza a Soragna ma purtroppo non riuscì a sopravvivere e il giorno dopo si spense presso la Rocca di Soragna (il 19 Giugno 1573). Si dice che durante gli ultimi attimi di vita, la donna assunse un colore pallido, cenerino, da qui deriva infatti il soprannome “Donna Cenerina”. Alla sua immagine è legata anche la leggende circa il fatto che un fantasma, appunto il “Fantasma di Donna Cenerina” si aggiri per le stanze del castello, manifestandosi con rumori e scricchiolii improvvisi o rotture di vetri per annunciare cattivi presagi ai componenti della famiglia o per manifestare la sua disapprovazione verso un ospite non gradito. UN OMICIDIO IMPUNITO Dopo l’omicidio, il conte Anguissola fuggì a Venezia dove fu condannato alla pena di morte in contumacia; il delitto di Cassandra Marinoni però rimase impunito: il marchese Diofebo fece ricorso contro l’assassino della moglie, scrivendo al Re di Spagna Filippo II senza ottenere alcuna giustizia. In sua memoria sono rimaste le monete in cui venne incisa la sua immagine, il suo ritratto, posto nella Sala del Biliardo, assieme ai ritratti degli altri componenti della genealogia Meli Lupi e in particolare, nella Sala Del Baglione in una lunetta nella parete ovest, vi è raffigurato un albero spezzato come simbolo di una vita interrotta precocemente. In foto: Il memoriale inviato dal Marchese Meli Lupi, marito di Cassandra Marinoni al Re di Spagna. Fonti: Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Cassandra_Marinoni... https://www.roccadisoragna.it/la-leggenda-2/ Libro: “Soragna, studi di arte e storia” a cura del Comune di Soragna.