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Provincia di BOLZANO - BOZEN

Capoluogo: Bolzano / Bozen

Scheda

 
Stemma della provincia Bolzano - Bozen
   

Provincia di Bolzano - Bozen - Ambiti

DEFINIZIONE I comuni, suddivisi fra sette Comunità comprensoriali e il comprensorio a sé costituito dalla sola città di Bolzano-Bozen, sono piuttosto omogenei quanto a storia, cultura e territorio. Il trilinguismo, inoltre, non contraddistingue particolarmente alcune valli rispetto alle altre, soprattutto visto che la stragrande maggioranza della popolazione di lingua italiana vive a Bolzano-Bozen. Un discorso a parte invece va fatto per la poco numerosa popolazione di lingua ladina, concentrata prevalentemente in Val Gardena e nella Val Badia. Questa comunità si è molto ridotta nei secoli e si è quindi raggruppata in una zona ben definita in cui cultura, lingua e identità possono essere meglio salvaguardate. La suddivisione del territorio provinciale è stata fatta quindi tenendo conto soprattutto della distribuzione demografica e individuando di conseguenza i più importanti poli di gravitazione su cui convergono le valli più estese. È qui, infatti, che è possibile trovare il maggior numero di servizi, strutture e zone industriali, in virtù anche della maggiore concentrazione di popolazione. Questo criterio resta valido anche per l'individuazione dell'ambito sub-provinciale “Valli Ladine”, quello, cioè, che comprende Val Gardena-Grödner Tal e Val Badia-Gadertal: non si è trattato, infatti, di un criterio linguistico o etnografico ma di una visione di insieme di questa porzione di territorio, omogenea soprattutto sotto l'aspetto demografico e territoriale. Si sono individuati, quindi, quattro ambiti sub-provinciali: Val d'Adige e Valle dell'Isarco, che comprende 67 comuni e ha come principale polo di gravitazione il capoluogo provinciale, seguito da Bressanone-Brixen, Merano-Meran, Vipiteno-Sterzing, Chiusa-Klausen ed Egna-Neumarkt, mentre i comuni che si trovano nella parte più meridionale sono attratti anche da Trento, Mezzolombardo (TN) e Cavalese (TN); Valli Ladine, che comprende 8 comuni che gravitano su Chiusa-Klausen, Bressanone-Brixen, Bolzano-Bozen e Brunico-Bruneck; Valpusteria, che comprende 23 comuni che gravitano su Brunico-Bruneck e San Candido-Innichen nonché sulla vicina Bressanone-Brixen e su Bolzano-Bozen; e infine Val Venosta, che comprende 18 comuni che gravitano su Silandro-Schlanders nonché su Merano-Meran e Bolzano-Bozen.

Val d'Adige e Valle dell'Isarco: Aldino-Aldein, Andriano-Andrian, Anterivo-Altrei, Appiano sulla Strada del Vino-Eppan an Der Weinstrasse, Avelengo-Hafling, Barbiano-Barbian, Bolzano-Bozen, Brènnero-Brenner, Bressanone-Brixen, Bronzolo-Branzoll, Càines-Kuens, Caldaro sulla Strada del Vino-Kaltern an Der Weinstrasse, Campo di Trens-Freienfeld, Castelrotto-Kastelruth, Cèrmes-Tscherms, Chiùsa-Klausen, Cornedo all'Isarco-Karneid, Cortàccia sulla Strada del Vino-Kurtasch an Der Weinstrasse, Cortina sulla Strada del Vino-Kurtinig an Der Weinstrasse, Egna-Neumarkt, Fiè allo Sciliar-Völs, Fortezza-Franzesfeste, Fùnes-Villnöß, Gargazzone-Gargazon, Lagundo-Algund, Laion-Lajen, Làives-Leifers, Lana-Lana, Laurengo-Laurein, Luson-Lüsen, Magrè sulla Strada del Vino-Margreid an Der Weinstrasse, Marlengo-Marling, Meltina-Mölten, Merano-Meran, Montagna-Montan, Moso in Passiria-Moos, Nàlles-Nals, Naz Sciàves-Natz Schabs, Nova Levante-Wlschnofen, Nova Ponente-Deutschnofen, Ora-Auer, Ponte Gardena-Waidbruck, Postal-Burgstall, Proves-Proveis, Racìnes-Ratschings, Renon-Ritten, Rifiano-Riffian, Salorno-Salurn, San Genèsio-Jenesien, San Leonardo in Passiria-Sankt Leonhard in Passeier, San Martino in Passiria-Sankt Martin in Passeier, Sarentino-Sarnthein, Scena-Schenna, Senale San Felice-Unsere Liebe Frau Im Walde Sankt Felix, Terlano-Terlan, Termeno sulla Strada del Vino-Tramin an Der Weinstrasse, Tésimo-Tisens, Tires-Tiers, Tirolo-Tirol, Tròdena-Truden, Vàdena-Pfatten, Val di Vizze-Pfitsch, Varna-Vahrn, Velturno-Feldthurns, Verano-Vöran, Villandro-Villanders, Vipiteno-Sterzing.

Valli Ladine: Badìa-Badia-Abtei, Corvara in Badìa-Corvara-Kurfar, La Valle-La Val-Wengen, Marebbe-Mareo-Enneberg, Ortisei-Urtijei-Sankt Ulrich in Gröden, San Martino in Badìa-San Martin de Tor-Sankt Martin in Thurn, Santa Cristina Valgardena-Santa Cristina Gherdëina-Sankt Christina in Gröden, Selva di Val Gardena-Sëlva Gherdëina-Wolkenstein in Gröden.

Valpusteria: Bràies-Prags, Brunico-Bruneck, Campo Tùres-Sand in Taufers, Chiènes-Kiens, Dobbiaco-Toblach, Fàlzes-Pfalzen, Gàis-Gais, Monguelfo-Welsberg, Perca-Percha, Predoi-Prettau, Rasun Anterselva-Rasen Antholz, Rio di Pusterìa-Mühlbach, Rodengo-Rodeneck, San Candido-Innichen, San Lorenzo di Sebato-Sankt Lorenzen, Selva dei Molini-Mühalwald, Sesto-Sexten, Terento-Terenten, Valdàora-Olang, Valle Aurina-Ahrntal, Valle di Casìes-Gsies, Vandòies-Vintl, Villabassa-Niederdorf.

Val Venosta: Castelbello/Ciàrdes-Kastelbell/Tschars, Curon Venosta-Graon, Glorenza-Glurns, Làces-Latsch, Lasa-Laas, Màlles Venosta-Mals Im Vinschgau, Martello-Martell, Naturno-Naturns, Parcìnes-Partschins, Plàus-Plaus, Prato allo Stelvio-Prad am Stilfser, San Pancrazio-Sankt Pankraz, Senales-Schnals, Silandro-Schlanders, Sluderno-Schluderns, Stèlvio-Stilfs, Tubre-Taufers Im Münstertal, Ùltimo-Ulten.

VAL D'ADIGE E VALLE DELL'ISARCO

Territorio. L'ambito comprende la valle del fiume Isarco-Eisack, la Val Passiria-Passeiertal e la valle del fiume Adige-Etsch dal punto in cui, presso Merano-Meran, esce dalla Val Venosta-Vinschgau e si dirige a sud verso Bolzano-Bozen. Ne fanno parte anche le valli laterali che in queste si immettono. A nord invece arriva al Passo del Brennero-Brennerpass; a sud confina con la provincia di Trento. La valle del fiume Isarco-Eisack, che confluisce in quella dell'Adige a Bolzano-Bozen, comprende il Parco naturale Monte Corno-Naturpark Trudne Horn e il Parco naturale dello Sciliar-Naturpark Schlern. È articolata in tre zone principali: l'Alta, la Media e la Bassa. L'Alta, quella più a nord, parte dal Brennero-Brennerpass e arriva a Fortezza-Franzenfeste; qui nascono il torrente Talvera-Talfer e il Rio Vallaga-Flagger Bach. La Media, che da Fortezza-Franzenfeste arriva alla Val di Funes-Villnösstal, è più densamente popolata della prima, e comprende Bressanone-Brixen e Chiusa-Klausen. La Bassa, anch'essa più popolosa dell'Alta, segue l'ultimo tratto del fiume Isarco-Eisack. Quella che comunemente si intende per Val d'Adige-Etsch Tal propriamente detta inizia nei pressi di Merano-Meran e prosegue anche oltre il confine meridionale della provincia, seguendo il corso del fiume; capoluogo ne è il Bolzano-Bozen. I laghi più estesi sono il Caldaro-Kalterer See e il Monticolo-Montiggler See. Nei pressi di Merano-Meran nell'Adige-Etsch si versa il fiume Passirio-Passaier, che nasce nei pressi del Passo di Giovo-Jaufenpass e scende attraverso l'omonima Val Passiria-Passeiertal, che di fatto congiunge Merano-Meran al confine austriaco. Il territorio della Valle, che ha come capoluogo Moso-Moos e comprende parte del Parco naturale del Gruppo di Tessa-Naturpark Texelgruppe, è prettamente alpino, con ampie zone boscose e vallate che si alternano a imponenti rilievi. La fauna e la flora sono molto variegate. In questo ambito sub-provinciale i comuni che si trovano più a nord hanno come principali poli di gravitazione Bressanone-Brixen, Merano-Meran, Vipiteno-Sterzing, Chiusa-Klausen, mentre più a sud è ovviamente il capoluogo provinciale a svolgere questa funzione, insieme con Egna-Neumarkt. I comuni che si trovano nella parte più meridionale, a confine con il Trentino, sono attratti anche da Mezzolombardo (TN), da Cavalese (TN) e dalla stessa Trento.

Comunicazioni. L'Isarco-Eisack accompagna la più importante arteria stradale di questo ambito e cioè l'autostrada A22 Brennero-Modena che, provenendo dal Trentino, prima costeggia l'Adige-Etsch e poi, da Bolzano-Bozen, segue il suo corso fino al Brennero-Brennerpass e quindi al confine con l'Austria. È affiancata per tutta la sua lunghezza dalla strada statale n. 12 dell'Abetone e del Brennero. Sul lato occidentale, da Bolzano-Bozen inizia la strada statale n. 38 dello Stelvio che, prima di valicare il Passo dello Stelvio-Stilfsser Joch, passa per Merano-Meran, da dove parte la n. 44 del Passo di Giovo, che porta a Vipiteno-Sterzing. Al Trentino, invece, Merano-Meran è collegata dalla n. 238 delle Palade, che si immette sulla n. 42 del Tonale e della Mendola, da cui Bolzano-Bozen è collegata a Bergamo, in Lombardia. Sul lato nord, da Bolzano si diparte per Vipiteno-Sterzing la n. 508 della Val Sarentina e del Passo di Vizze, che attraversa diagonalmente il quadrilatero descritto con Bolzano-Bozen dalla stessa Vipiteno-Sterzing, a nord, nonché da Merano-Meran e Bressanone-Brixen a ovest ed est. Sempre da Bolzano-Bozen ma sul lato sud parte la n. 241 di Val D'Ega e Passo di Costa Lunga, che raggiunge il Trentino verso est. La presenza del capoluogo provinciale garantisce inoltre i trasporti su rotaia con le linee che collegano Bolzano-Bozen a Merano-Meran (a occidente), alla linea Fortezza-Prato alla Drava (a oriente), al Brennero-Brennerpass (a nord) e a Trento (a sud). Gli aeroporti di riferimento sono: a Milano/Malpensa, per le linee intercontinentali dirette, nonché a Innsbruck (Austria), a Verona/Villafranca e a Venezia/Tessera. Il sistema portuale è quello del capoluogo regionale veneto. Molte località turistiche sono collegate ai rilievi vicini grazie a funivie e impianti di risalita.

Storia. Grazie alla posizione strategica rispetto ai principali fiume della regione nonché alle favorevoli condizioni territoriali e climatiche, la zona è stata popolata sin dalla preistoria e in epoca romana fu un importantissimo crocevia per i traffici commerciali. Durante il medioevo buona parte del territorio ebbe come referente politico e religioso il principe vescovo di Trento, mentre le principali etnie sul territorio erano quelle baiuvare, longobarde e alemanne. Le successive vicende della Valle furono quelle dell'intero Alto Adige-Südtirol, dall'annessione al regno austriaco fino al primo conflitto mondiale, dal fascismo al Patto Degasperi-Gruber del 1946 e fino ai nostri giorni.

Struttura socio-economica. Per molti secoli, sin dal medioevo, agricoltura, allevamento e artigianato, insieme al commercio, sono stati le principali fonti di reddito per la popolazione, che poteva sfruttare ampiamente un territorio caratterizzato da una bassissima densità demografica. Poi è andata sempre più sviluppandosi l'industria, che ha sostituito in buona parte il settore primario e, in misura minore, l'artigianato. Vista la presenza del capoluogo provinciale e dei principali poli di gravitazione, qui l'industria e il settore terziario, turismo compreso, sono sviluppati maggiormente rispetto al resto della regione. La zona è molto frequentata sia nella stagione invernale che in quella estiva, mettendo a disposizione un territorio adatto a qualsiasi tipo di turismo, da quello legato allo sport ai percorsi enogastronomici.

VALLI LADINE

Territorio. La Val Gardena-Grodnertal è delimitata a ovest dal corso del fiume Isarco-Eisack, a nord dalla Valle di Funes-Villnosstal e dal massiccio delle Odle-Geisler Gruppe, a sud-est dal territorio provinciale di Trento, dal Gruppo Sella-Sellagruppe e dai passi Sella-Sellajoch e Gardena-Grödner Joch, a sud-ovest dal gruppo dello Sciliar-Schlern. Segue quindi il corso del Rio Gardena-Grödnerbach, in direzione sud-est nord-ovest, dal Passo di Sella-Sellajoch (confine con la provincia di Trento e con quella veneta di Belluno) fino al punto in cui si immette nell'Isarco-Eisack, a Ponte Gardena-Waidbruck, circa a metà strada fra Bolzano-Bozen e Bressanone-Brixen. A sud si trova il Parco naturale dello Sciliar-Naturpark Schlern. Il territorio della Valle può essere suddiviso in due zone principali: quella caratterizzata da ampie pianure, delimitate da pendii boscosi e maggiormente popolata, e la zona dello sbocco nell'Isarco-Eisack del Rio Gardena-Grödnerbach, in cui la valle si restringe fino a divenire sempre più angusta e chiudersi in una gola, al di là della quale c'è l'abito di Val d'Adige e Valle dell'Isarco; qui la densità demografica è decisamente minore. La Val Badia-Gadertal si sviluppa in direzione nord-sud e divide le Dolomiti, nella loro parte settentrionale, fra occidentali e orientali; è delimitata a nord dalla Val Pusteria-Pustertal, in cui sbocca presso Brunico-Bruneck, e a sud dal Gruppo di Sella-Sellagruppe, dal Passo Gardena-Grödner Joch, che la mette in comunicazione con l'omonima Valle, e dal confine con le province di Trento e Belluno (in Veneto). Più a ovest, parallelamente, scorre il fiume Isarco-Eisack. La Valle segue il torrente Gadera-Gaderbach, da cui il toponimo tedesco, che nasce nei rilievi a sud e si immette nel fiume Rienza-Rienz proprio presso Brunico-Bruneck. A est si trova il vasto Parco naturale di Fanes/Sennes/Braies-Naturpark Fanes/Sennes/Prags, a ovest il Parco Naturale Puez/Odle-Naturpark Puez/Geisler. Il territorio comprende tratti in cui le praterie e le distese erbose sono più vaste, come nei pressi di Marebbe-Mareo-Enneberg, e altri in cui i rilievi prevalgono, come nell'ultimo tratto prima di confluire in Val Pusteria-Pustertal. I comuni gravitano prevalentemente su poli esterni a questo ambito sub-provinciale: Chiusa-Klausen, Bressanone-Brixen, Bolzano-Bozen e Brunico-Bruneck; all'interno dell'ambito esercitano una certa attrazione: Badìa-Badia-Abtei, Marebbe-Mareo-Enneberg, Ortisei-Urtijei-Sankt Ulrich in Gröden.

Comunicazioni. Parallela al fiume Isarco-Eisack si snoda l'autostrada A22 Brennero-Modena, che è accessibile dai caselli di Chiusa Val Gardena-Klausen Gröden e Bressanone-Brixen. La strada statale n. 242 di Val Gardena e Passo Sella attraversa la Val Gardena-Grodnertal, offrendo tra l'altro una splendida vista sul paesaggio. Si diparte dalla strada statale n. 48 delle Dolomiti in Trentino e subito dopo attraversa il Passo di Sella-Sellajoch, per poi scendere per il Sasso Lungo-Langkofel e percorrere la Valle seguendo il corso del Rio Gardena-Grödnerbach. Nei pressi del rifugio Rasciesa-Raschötz Hutte si biforca in due diramazioni che scorrono parallele fino all'Isarco-Eisack, la n. 242 che continua fino a Ponte Gardena-Waidbruck e la n 242 diramazione che sale a nord verso il casello autostradale. La n. 243 del Passo Gardena invece collega la n. 242 alla Val Badia-Gadertal. A nord di questa si trova la strada statale n. 49 della Pusteria, che congiunge Bressanone-Brixen all'Austria, mentre all'interno della Val Badia-Gadertal si snoda la n. 244 di Val Badia che segue il torrente Gadera-Gaderbach da Brunico-Bruneck, a nord, fino alla strada statale n. 48 delle Dolomiti, a sud. Le linee ferroviarie di riferimento sono quelle che interessano il capoluogo provinciale, collegandolo con Merano-Meran, il passo del Brennero-Brennerpass, Trento e Verona (in Veneto), nonché la linea Fortezza-Prato alla Drava che collega la Brennero-Modena all'Austria attraversando la Val Pusteria-Pustertal. Gli aeroporti sono a Innsbruck (Austria), a Verona/Villafranca e a Venezia/Tessera nonché a Milano-Malpensa per le linee intercontinentali. Per quanto riguarda il trasporto marittimo si fa riferimento al sistema portuale del capoluogo regionale veneto. Vi sono diverse funivie e seggiovie.

Storia. Le Valli Ladine sono popolate, o perlomeno frequentate, sin dalla preistoria, come dimostrano i numerosi reperti risalenti al 7000 e al 6000 a.C. Punto cruciale della loro storia fu la conquista da parte dei romani, decisiva anche per la nascita della lingua ladina, per alcuni aspetti simile al castigliano, al catalano e al provenzale e frutto della sovrapposizione del latino alla cultura e lingua retica. In seguito, con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, iniziò un'intensa germanizzazione del territorio, che aveva preso piede, per altro, già nell'ultimo secolo dell'Impero. Il primo documento che cita la Val Gardena-Grodnertal, il cui toponimo deriverebbe dal preromano Gredine, risale al 999, quando il conte Otto von Andechs consegnò al vescovo Gotschalk di Freising un territorio boschivo denominato “Forestum ad Gredine”. Già nel 788, però, da Carlo Magno la Valle, con il ducato baiuvaro, era stata inglobata nel regno germanico e assegnata alla contea di Norigau. Quest'ultima, poi, nel 1027 fu affidata ai vescovi di Bressanone, che ne delegarono la gestione politico-amministrativa e giurisdizionale a diversi conti e da ultimo a quelli del Tirolo. Fu poi l'ultima contessa del Tirolo, Margaretha Maultasch, a donare le sue terre agli Asburgo nel 1363. Nel 1779 ci fu il primo catasto. Con la prima guerra mondiale la Val Gardena ebbe la sua ferrovia, poi dismessa nel 1960 per scarsa redditività. Anche la Val Badia-Gadertal durante il medioevo fu affidata al principe vescovo di Bressanone-Brixen, cui fu sottratta solo con la secolarizzazione del potere, nei primi anni del XIX secolo, quando venne annessa definitivamente all'Impero austriaco. Sin dal Seicento entrambe le valli furono oggetto di una massiccia campagna di germanizzazione dei ladini e degli italiani, con l'intento di sradicare la cultura locale. Simili attentati si sono ripetuti più volte durante i secoli, fino alle vessazioni fasciste nei confronti delle minoranze etniche quando, in conseguenza del primo conflitto mondiale, le Valli erano entrate nel Regno d'Italia. La situazione è radicalmente cambiata solo con il cosiddetto “Pacchetto” (provvedimenti attuativi del nuovo Statuto di autonomia dell'Alto Adige-Südtirol) varato nel 1972.

Struttura socio-economica. La composizione etnica è molto differente da quella del resto dell'Alto Adige-Südtirol: in maggioranza assoluta sono i ladini, con percentuali che sfiorano picchi del 90%, seguiti, nell'ordine, da tedeschi e italiani. Fra le attività tradizionali, quella che si è meglio conservata e che ha saputo, se non vincere, almeno pareggiare la battaglia con industria e turismo, è l'artigianato. Nelle due Valli quest'attività si sviluppò soprattutto dall'esigenza dei contadini di costruire da sé i propri arnesi e tutto ciò che occorreva nella conduzione di un maso o di una malga. Ma, mentre l'agricoltura e l'allevamento hanno visto ridimensionare il proprio ruolo all'interno dell'economia locale, l'artigianato è riuscito a mantenere una propria salda produttività. L'attività economica in assoluto più sviluppata e redditizia è, comunque, il turismo, che può contare su un territorio splendido e su un'efficiente organizzazione. Gli sport invernali qui trovano il territorio ideale, soprattutto per quanto riguarda lo sci alpino e lo snowboard. Accanto al turismo legato al puro svago c'è la possibilità di riscoprire la cultura e la tradizione ladina, grazie sia alle numerose manifestazioni culturali e folcloristiche, sia alle visite guidate presso malghe e masi in cui l'antica cultura contadina passa anche attraverso superbi percorsi eno-gastronomici.

VALPUSTERIA

Territorio. È la maggiore delle valli orientali dell'arco alpino e si snoda per oltre 100 km dal cuore dell'Alto Adige-Südtirol fino all'Austria. Inizia immediatamente a nord-est di Bressanone-Brixen, a est del fiume Isarco-Eisack. Si dirige quindi verso est risalendo il corso del fiume Rienza-Rienz fino a Dobbiaco-Toblach, prima, e seguendo quello del fiume Drava-Drau fino a Lienz (in Austria), poi. Sono numerose e tutte piuttosto anguste le valli che vi confluiscono da nord o, sul versante opposto, dalle Dolomiti. Numerosi sono gli affluenti del Rienza-Rienz, in territorio italiano, e della Drava-Drau, in Austria. I laghi maggiori sono il Lago di Bràies-Pragser Wildsee e il Lago di Dobbiaco-Toblacher See. Il Parco naturale delle Vedrette di Ries-Naturpark Rieserferner si trova a nord, in corrispondenza della Valle di Anterselva-Antholzer Tal, mentre a sud si trovano il Parco naturale Puez/Odle-Naturpark Puez/Geisler, il Parco naturale di Fanes/Sennes/Braies-Naturpark Fanes/Sennes/Prags e il Parco naturale Dolomiti di Sesto-Naturpark Sextener Dolomiten. La composizione etnica vede una netta prevalenza della popolazione di lingua tedesca rispetto a quelle di lingua italiana o ladina. Brunico-Bruneck e San Candido-Innichen nonché Bressanone-Brixen e Bolzano-Bozen sono i principali poli di gravitazione.

Comunicazioni. Non è percorsa da autostrade ma ha facile accesso alla A22 Brennero-Modena dal casello di Bressanone-Brixen. La più importante direttrice di traffico è la strada statale n. 49 della Pusteria, che immediatamente a nord di Bressanone-Brixen si diparte dall'importante strada statale n. 12 dell'Abetone e del Brennero per poi attraversare la valle e raggiungere il confine austriaco nei pressi di Prato alla Drava-Winnebach, località del comune di San Candido-Innichen. La strada statale n. 51 di Alemagna da Dobbiaco-Toblach scende attraverso la Val di Landro-Höhensteintal fino in Veneto. Vi sono poi numerose strade statali minori che dalla n. 49 della Pusteria risalgono le diverse valli che confluiscono nella Pusteria. Il collegamento ferroviario con la rimanente parte della provincia si stabilisce poco più a nord di Bressanone-Brixen, dove dalla linea Brennero-Modena ha origine la linea Fortezza-Prato alla Drava, che si snoda poi lungo tutta la valle fino all'Austria. L'aeroporto di Milano-Malpensa è il riferimento per i voli di linea intercontinentali mentre quelli di Innsbruck (Austria), Verona/Villafranca e Venezia/Tessera lo sono per gli altri. Tutto l'ambito gravita sul sistema portuale del capoluogo regionale veneto.

Storia. Come mostrano i numerosi ritrovamenti archeologici, fu abitata almeno dal neolitico e fu sempre molto trafficata sin dai tempi dell'Impero romano. Con la caduta di quest'ultimo, nella valle si stabilirono numerose popolazioni germaniche, fra cui gli ostrogoti di Teodirico prima e i baiuvari poi. La popolazione ladina venne quindi spinta in Val Badia-Gadertal e Val Gardena-Grodnertal. Il fenomeno si acuì nel medioevo con la progressiva colonizzazione e messa a coltura di ampie porzioni della valle. Il principale referente politico era il principe vescovo di Bressanone. Successivamente, con il Congresso di Vienna, furono cancellati gli assetti venuti fuori dalle guerre napoleoniche e venne annessa all'Impero austriaco. Ha poi seguito le vicende storiche dell'intero Alto Adige-Südtirol.

Struttura socio-economica. Attualmente il turismo in Val Pusteria-Pustertal è decisamente la risorsa primaria, che risulta la più produttiva anche a confronto con i risultati conseguiti nello stesso comparto negli altri ambiti della Provincia. Lo sviluppo di industria e commercio, dal canto suo, ha definitivamente tolto ad agricoltura e allevamento il primato che nei secoli precedenti li aveva contraddistinti.

VAL VENOSTA

Territorio. Si estende dalla sorgente dell'Adige-Etsch fino a Merano-Meran, seguendo il corso del fiume. Dal Passo di Resia-Reschenpass si dirige verso sud superando Malles-Mals per poi piegare a est e, continuando a seguire il corso dell'Adige-Etsch, raggiungere la Valle che dal fiume prende il nome. A nord confina con l'Austria, a ovest con la Svizzera, a sud-ovest con la provincia lombarda di Sondrio e a sud con la provincia di Trento. I bacini lacustri più importanti sono il lago di Resia-Reschen See e il lago di Muta-Haider See. A cavallo dei confini meridionali si trova il Parco nazionale dello Stelvio-Stilfs Nationalpark, che interessa, quindi, anche la provincia di Bolzano-Alto Adige, oltre quella di Trento e quella lombarda di Sondrio. A nord della Bassa Val Venosta, invece, si trova il Parco naturale Gruppo di Tessa-Naturpark Texelgruppe. La popolazione, prevalentemente del gruppo linguistico tedesco, gravita su Silandro-Schlanders nonché su Merano-Meran e Bolzano-Bozen.

Comunicazioni. La direttrice di traffico fondamentale che attraversa la valle è formata da due strade statali: la n. 38 dello Stelvio, che parte da Merano per arrivare in Lombardia attraverso il Passo dello Stelvio-Stilfsser Joch, e la n. 40 del Passo Resia, che parte dalla stessa n. 38 per arrivare in Austria attraverso il Passo di Resia-Reschenpass. Di importanza minore è invece la n. 41 di Val Monastero, che dalla n. 40, presso Sluderno-Schluderns, si diparte per raggiungere dopo pochi chilometri la Svizzera. L'autostrada A22 Brennero-Modena è accessibile a Bolzano-Bozen. La ferrovia, invece, è accessibile a Merano-Meran, da dove si raggiunge il capoluogo provinciale e quindi il Passo del Brennero-Brennerpass fino all'Austria, verso nord, Trento, verso sud, e Brunico-Bruneck fino all'Austria, verso est. Gli aeroporti sono quelli di Innsbruck (Austria), Milano/Linate, Verona/Villafranca e Venezia/Tessera nonché, per i voli di linea intercontinentali, quello di Milano/Malpensa. Il trasporto marittimo è soddisfatto dal sistema portuale del capoluogo regionale veneto.

Storia. Frequentata fin dalla preistoria, all'arrivo dei romani era popolata dai VENOSTES. Durante il medioevo fu occupata da popolazioni dell'Engadina e della Germania, mentre per la giurisdizione faceva riferimento rispettivamente al principe vescovo di Trento e al vescovo di Coira. Nella valle si svolse la celebre Battaglia di Calva, che pose fine alla Guerra dell'Engadina fra gli svizzeri confederati fedeli al vescovo di Coira e gli austriaci fedeli all'impero asburgico. Nei secoli successivi la Valle ha seguito le vicende storiche dell'intera provincia.

Struttura socio-economica. Durante il medioevo e l'età moderna lo sviluppo di agricoltura e allevamento fu ostacolato da epidemie, saccheggi ed eventi bellici, questi ultimi dovuti alla posizione geografica che rendeva la Val Venosta terreno di scontro fra Svizzera e Austria. Nell'età contemporanea inizia, invece, un'epoca di sviluppo in ogni ambito e settore economico, a partire da quello primario fino ad arrivare al turismo, fortemente aiutato dalla bellezza delle cime alpine e dalla presenza del Parco nazionale dello Stelvio-Stilfs Nationalpark. Anche l'artigianato ha ricevuto una notevole spinta da questo diffuso sviluppo economico.

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