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Regione CAMPANIA
Capoluogo: Nápoli
Scheda
- Superficie: 13.590,25 Kmq
- Abitanti: 5.812.962
- Densità: 427,73 ab./Kmq
- Codice ISTAT: 15
- Numero province: 5
- Numero comuni: 551
Regione Campania - Servizi
Turismo. Il turismo in Campania ha tradizioni molto antiche. La costa fu apprezzato luogo di villeggiatura e residenza in epoca romana (fra Pozzuoli e Lucrino villeggiava Cicerone, a Napoli soggiornò Virgilio, a Literno si ritirò Scipione l'Africano, a Stabia morì Plinio il Vecchio, a Nola Augusto e a Baia l'imperatore Adriano mentre Tiberio passò l'ultima parte della sua vita tra Capri e Miseno); nell'Ottocento, inoltre, fu meta di una clientela di élite, soprattutto straniera, attirata dalla bellezza e dalla varietà dei luoghi. Il litorale campano e le isole sono oggi sede di un'intensa attività turistica non solo di carattere balneare: infatti, soprattutto la zona costiera è una delle aree italiane più ricche di testimonianze archeologiche, che documentano le varie fasi di sviluppo dalla preistoria all'età classica; Pompei ed Ercolano e il complesso templare di Paestum rappresentano alcuni dei centri archeologici più famosi e suggestivi del mondo. Di lunga tradizione è anche il termalismo: l'isola di Ischia è la regina del turismo termale con numerose e ben attrezzate località termali (Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio); altre celebri stazioni termali sono Pozzuoli, Agnano Terme (Napoli), Torre Annunziata, Castellammare di Stabia e, all'interno della regione, Contursi Terme e Telese Terme. Diverse località sono, inoltre, meta di pellegrinaggi religiosi (tra esse, i santuari della Madonna del Rosario di Pompei, di Montevergine a Mercogliano e di Materdomini a Caposele e i luoghi di Padre Pio a Pietrelcina). Nell'entroterra si sta affermando il turismo ecologico e culturale, che fa leva sulle notevoli bellezze ambientali, sul patrimonio storico-architettonico e sulle tradizioni popolari ma l'affluenza di visitatori è ostacolata dalla penuria di adeguate strutture ricettive.
Sport. L'offerta sportiva della regione è dominata dalle attività acquatiche, che includono anche la nautica da diporto, grazie alla presenza di numerosi e ben attrezzati approdi turistici nel golfo di Napoli, nella penisola sorrentina, nel golfo di Salerno e nelle isole; escursionismo, mountain bike ed equitazione figurano invece tra gli sport praticabili nelle zone interne. Tra le grandi strutture sportive si segnalano la presenza a Napoli del più importante ippodromo della Campania (Agnano) e a Bagnoli Irpino, in provincia di Avellino, quella dell'unica stazione sciistica della regione.
Trasporti. La diseguale distribuzione della popolazione sul territorio si ripercuote sulla qualità delle comunicazioni, che appaiono particolarmente disagevoli in alcune aree interne (Cilento, Sannio, Matese), poco popolate e caratterizzate da un'insufficiente dotazione di infrastrutture, e nelle aree costiere, estremamente urbanizzate. Nel solo territorio della provincia di Napoli, la più piccola tra quelle campane, risiede oltre la metà della popolazione regionale e qui il problema del traffico è forse più grave che in qualunque altra parte d'Italia. Eppure, il capoluogo campano rimane il più importante nodo stradale, autostradale e ferroviario del Mezzogiorno: la rete campana delle comunicazioni converge infatti sul capoluogo regionale, diradandosi notevolmente man mano che si procede verso l'interno. Anche l'aeroporto internazionale di Capodichino, che pone Napoli al terzo posto in Italia dopo gli scali di Roma e di Milano, ha conosciuto i problemi connessi all'espansione urbana, che limita seriamente il suo ampliamento, e alla saturazione; tali fenomeni hanno determinato durante gli anni Ottanta del Novecento la necessità di un secondo polo operativo, esigenza soddisfatta in parte dall'apertura nel 1989 al traffico civile dell'aeroporto militare di Salerno/Pontecagnano. Il porto di Napoli, edificato in epoca angioina e completamente ricostruito e ammodernato dopo la seconda guerra mondiale, è tuttora ai primi posti in Italia nel traffico di passeggeri e merci ma la congestione del traffico terrestre ha reso necessario il decentramento dei flussi verso il porto di Salerno e gli altri scali marittimi del golfo di Napoli.
Sanità. La struttura sanitaria pubblica regionale conta 7 aziende ospedaliere, 52 ospedali a gestione diretta, 3 ospedali classificati o assimilati, 2 policlinici universitari, nonché istituti a carattere scientifico e istituti psichiatrici residuali; ad essi si aggiungono 76 presidi ospedalieri privati accreditati e 6 case di cura private non accreditate. L'assistenza sanitaria sul territorio è realizzata inoltre mediante ambulatori e laboratori per l'attività specialistica e di diagnostica strumentale, consultori, Sert (Servizio Tossicodipendenze), comunità per l'assistenza ai tossicodipendenti, centri di salute mentale e residenze sanitarie assistenziali per anziani e disabili.
Istruzione e cultura. Il capoluogo regionale presenta una forte concentrazione di attività universitarie e di ricerca. È innanzitutto sede di 5 università: la "Federico II", la più antica e prestigiosa, fondata nel 1224 dall'imperatore svevo, ospita 13 facoltà (agraria, architettura, economia, farmacia, giurisprudenza, ingegneria, lettere e filosofia, medicina e chirurgia, medicina veterinaria, scienze biotecnologiche, scienze politiche, sociologia, scienze matematiche, fisiche e naturali); la Seconda Università degli Studi di Napoli conta 8 facoltà distribuite tra i comuni di Napoli (medicina e chirurgia), Aversa (architettura e ingegneria), Caserta (scienze ambientali e scienze matematiche, fisiche e naturali), Capua (economia) e Santa Maria Capua Vetere (giurisprudenza e lettere e filosofia); l'Istituto Universitario Navale, o Università degli Studi Parthenope, ospita 5 facoltà (economia e commercio, giurisprudenza, ingegneria, scienze motorie e scienze nautiche) mentre l'Istituto Universitario Orientale, oltre alle facoltà di lettere e filosofia, lingue e letterature straniere e scienze politiche, annovera anche la Scuola di Studi Islamici; l'Istituto Universitario "Suor Orsola Benincasa" offre infine le facoltà di giurisprudenza, lettere e scienze della formazione. Nel capoluogo regionale si trovano inoltre un'Area di Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche, centri di ricerca privati, un parco scientifico e tecnologico (consorzio Technapoli) e un importante osservatorio astronomico (Capodimonte). Anche Salerno vanta tradizioni accademiche antichissime, risalenti all'illustre SCHOLA MEDICA; oggi è sede di un ateneo comprendente 9 facoltà (economia, farmacia, giurisprudenza, ingegneria, lettere e filosofia, lingue e letterature straniere, scienze della formazione, scienze matematiche, fisiche e naturali, scienze politiche). Nel 1998, inoltre, ha acquistato piena autonomia amministrativa e didattica l'Università degli Studi del Sannio di Benevento, un tempo sede distaccata dell'Università di Salerno: ospita le facoltà di economia, ingegneria e scienze matematiche, fisiche e naturali. Il sistema scolastico appare, tutto sommato, adeguato alle esigenze delle comunità campane, con istituti d'istruzione secondaria di secondo grado ubicati, oltre che nei capoluoghi di provincia, anche nei comuni più importanti. Tra le strutture culturali figurano oltre 130 musei, quasi un terzo dei quali ubicati nella provincia di Napoli, teatri, anche di antica tradizione, e innumerevoli biblioteche.
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