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Provincia di BRESCIA

Capoluogo: Brèscia

Scheda

 
Stemma della provincia Brescia
   

Provincia di Brescia - Ambiti

DEFINIZIONE È possibile ripartire la circoscrizione bresciana in quattro ambiti tradizionali: la Pianura bresciana, la Valcamonica, la Valtrompia e la Franciacorta.

Pianura bresciana : Acquafredda, Alfianello, Azzano Mella, Bagnolo Mella, Barbariga, Bassano Bresciano, Berlingo, Borgo San Giacomo, Borgosatollo, Botticino, Brandico, Brescia, Calcinato, Calvisano, Capriano del Colle, Carpenedolo, Castelcovati, Castel Mella, Castenedolo, Castrezzato, Chiari, Cigole, Coccaglio, Collebeato, Cologne, Comezzano-Cizzago, Corzano, Dello, Fiesse, Flero, Gambara, Ghedi, Gottolengo, Isorella, Leno, Lograto, Longhena, Maclodio, Mairano, Manerbio, Mazzano, Milzano, Montichiari, Montirone, Nuvolento, Nuvolera, Offlaga, Orzinuovi, Orzivecchi, Palazzolo sull'Oglio, Pavone del Mella, Pompiano, Poncarale, Pontevico, Pontoglio, Pralboino, Prevalle, Quinzano d'Oglio, Remedello, Rezzato, Roccafranca, Rudiano, San Gervasio Bresciano, San Paolo, San Zeno Naviglio, Seniga, Torbole Casaglia, Travagliato, Trenzano, Urago d'Oglio, Verolanuova, Verolavecchia, Villachiara, Visano.

Valtrompia : Bovegno, Bovezzo, Brione, Caino, Collio, Concesio, Gardone Val Trompia, Irma, Lodrino, Lumezzane, Marcheno, Marmentino, Nave, Pezzaze, Polaveno, Sarezzo, Tavernole sul Mella, Villa Carcina.

Val Camonica : Angolo Terme, Artogne, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Bienno, Borno, Braone, Breno, Capo di Ponte, Cedegolo, Cerveno, Ceto, Cevo, Cimbergo, Cividate Camuno, Corteno Golgi, Darfo Boario Terme, Edolo, Esine, Gianico, Incudine, Losine, Lozio, Malegno, Malonno, Monno, Niardo, Ono San Pietro, Ossimo, Paisco Loveno, Paspardo, Pian Camuno, Piancogno, Pisogne, Ponte di Legno, Prestine, Saviore dell'Adamello, Sellero, Sonico, Temù, Vezza d'Oglio, Vione.

Franciacorta : Adro, Capriolo, Castegnato, Cazzago San Martino, Cellatica, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d'Iseo, Rodengo-Saiano, Roncadelle, Rovato.

Rimangono esclusi da questa suddivisione :

i comuni lungo la sponda orientale del lago d'Iseo: Iseo, Marone, Monte Isola, Monticelli Brusati, Ome, Sale Marasino, Sulzano, Zone;

i comuni distribuiti nella Valle Sabbia e sulla riviera del Garda bresciano Agnosine, Anfo, Bagolino, Barghe, Bedizzole, Bione, Calvagese della Riviera, Capovalle, Casto, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Gargnano, Gavardo, Idro, Lavenone, Limone sul Garda, Lonato, Magasa, Manerba del Garda, Moniga del Garda, Mura, Muscoline, Odolo, Padenghe sul Garda, Paitone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Polpenazze del Garda, Pozzolengo, Preseglie, Provaglio Val Sabbia, Puegnago del Garda, Roè Volciano, Sabbio Chiese, Salò, San Felice del Benaco, Serle, Sirmione, Soiano del Lago, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine, Treviso Bresciano, Vallio Terme, Valvestino, Vestone, Villanuova sul Clisi, Vobarno.

PIANURA BRESCIANA

Territorio. È posta allo sbocco della Valtrompia e della Valle Sabbia, tra i laghi di Garda e d'Iseo, dove si incrociavano le vie di comunicazione più frequentate dai popoli che scendevano dalle Alpi o che affluivano verso il lago di Garda.

Comunicazioni. Dispone di una rete di strade statali diffusa e articolata, cui si aggiungono i tracciati autostradali dell'A4 Torino-Trieste e dell'A21 Torino-Brescia. Il trasporto su rotaia può contare su una rete ferroviaria altrettanto fitta e articolata.

Storia. L'area bresciana ha rivelato tracce di villaggi palafitticoli e di necropoli che mostrano singolari testimonianze culturali da collegare alle civiltà iberiche o balcaniche. Dopo le alterne vicende della guerra gallica e delle guerre puniche, nel I secolo a.C., Brescia diviene municipio romano. Dopo la caduta dell'impero romano d'Occidente, è coinvolta nella guerra greco-gotica e subisce le dominazioni longobarda e franca. Assediata da Federico Barbarossa, è tra le promotrici della Lega lombarda. Segue, nel XIV secolo, l'annessione al ducato di Milano. Dopo la battaglia di Maclodio i Visconti furono costretti a rinunciare a ogni velleità su Brescia, che passò definitivamente alla Serenissima. Nel 1797, con il trattato di Campoformio, venne eliminata la repubblica veneta, il cui territorio passò all'Austria, escluse Brescia e Bergamo, inserite nella Repubblica Cisalpina. Il crollo dell'impero napoleonico consegnò Brescia agli austriaci, dal dominio dei quali riuscirà ad affrancarsi solo dopo i moti risorgimentali e l'annessione al Regno d'Italia.

Struttura socio-economica. È centro di grande attività economica: le industrie meccaniche e metallurgiche, favorite dalla vicinanza delle miniere di ferro della Valtrompia, hanno grande importanza per il largo contributo che nei due comparti Brescia dà in campo nazionale. Tradizionali le fabbriche d'armi, vivace il commercio. Nel territorio si producono cereali, tabacco, frutta, ortaggi, castagne.

VALTROMPIA

Territorio. La Valtrompia è chiusa tra la Valle Sabbia, la Val Camonica, la conca del lago d'Iseo e la città di Brescia. Si sviluppa secondo un asse centrale, con direzione nord-sud, sul quale s'innestano valli secondarie; il fondovalle è stretto, con pareti laterali che hanno, salvo zone circoscritte, un discreto grado di pendenza. La valle è solcata longitudinalmente dal fiume Mella.

Comunicazioni. Le principali direttrici del traffico sono rappresentate dalle autostrade A4 Torino-Trieste e A21 Torino-Brescia e dalle strade statali n. 237 del Caffaro, n. 345 Tre Valli e n. 510 Sebina Orientale. Le linee ferroviarie Brescia-Cremona, Brescia-Edolo e Milano-Venezia completano il quadro delle infrastrutture di trasporto.

Storia. Tra il VII e il III secolo a.C. i celti penetrarono nella valle alla ricerca di terre da destinare al pascolo: alcune di queste tribù galliche stipularono un'alleanza antiretica con i romani; contro questi ultimi si coalizzarono e insorsero, nel 16 a.C., le tribù alpine: la guerra si concluse nel 6 a.C. con la vittoria dei romani. La caduta dell'impero romano d'Occidente porterà anche nella valle il problema delle invasioni barbariche e il successivo annullamento dell'assetto socio-politico voluto dai romani. Il fiorire del cristianesimo e l'affermazione della Chiesa sostituirono alle forme organizzative romane la pieve cristiana. La nascita dei primi comuni determinò la crisi delle pievi. Dopo le guerre tra guelfi e ghibellini, i Visconti divennero signori di Brescia e della valle: nel 1426 Venezia ebbe la meglio su Filippo Maria Visconti e iniziò la lunga dominazione veneta, che si concluderà solo nel 1797.

Struttura socio-economica. Si registra una forte presenza dell'industria nonché l'incidenza del settore manifatturiero, con specializzazione nella lavorazione dei metalli, e dell'industria estrattiva e di trasformazione dei metalli. L'amenità dei luoghi, il clima salubre, le montagne che consentono escursioni, le sorgenti di acque minerali, la vicinanza alla città fanno inoltre del turismo una delle voci cardine del sistema economico valtrumplino.

VAL CAMONICA

Territorio. Situata al centro dell'arco alpino, è la valle più estesa della provincia. Il gruppo dell'Adamello, che ne rappresenta il complesso montuoso più vasto ed elevato, è compreso nel Parco Naturale dell'Adamello, collegato con il Parco Nazionale dello Stelvio e con quello svizzero dell'Engadina, a formare una vastissima riserva naturale.

Comunicazioni. Alla rete delle strade statali (n. 39 del Passo di Aprica, n. 42 del Tonale e della Mendola, n. 294 della Val di Sclave, n. 300 del Passo di Gavia, n. 510 Sebina Orientale) si affiancano i tracciati autostradali dell'A4 Torino-Trieste e dell'A21 Torino-Brescia. Il trasporto su rotaia è garantito dalla linea Brescia-Edolo.

Storia. In quest'area si è sviluppata una tradizione artistico-religiosa di straordinario valore, che la pone oggi come uno dei poli di riferimento per lo studio della preistoria europea: finora sono venute alla luce oltre 200.000 immagini scolpite sulla roccia che permettono di ricostruire lo sviluppo economico-sociale delle popolazioni alpine, le loro attitudini mentali, le influenze culturali, le tensioni politiche. La fase di decadenza, databile intorno al 220 a.C., sembra essere stata determinata dalla presenza della civiltà romana in quest'area: l'affermazione della mentalità romana permeò il mondo valligiano e ne decretò la fine -in termini militari ma soprattutto culturali-. Nel 568 i longobardi conquistarono Brescia e la valle e, nel 764, Carlo Magno la affidò al monastero di Tours, che, con alterne vicende, la mantenne fino alle soglie del X secolo, quando iniziarono le lotte tra Bergamo e Brescia per il suo possesso. Con il XV secolo anche la Val Camonica entrò nel più vasto scacchiere della politica lombarda.

Struttura socio-economica. Negli ultimi decenni la tenacia e l'intraprendenza delle popolazioni valligiane hanno consentito alla valle di passare da un'economia di tipo esclusivamente agro-pastorale a una gamma multiforme di attività, che ne hanno segnato un sempre più rapido sviluppo. La zona di maggiore concentrazione industriale ricade nel comprensorio Pisogne-Darfo-Cividate Camuno-Breno; l'alta valle, invece, emerge per i suoi bacini artificiali e per gli impianti idroelettrici. La configurazione del territorio camuno fa inoltre dell'attività turistica uno dei cardini principali dell'economia valligiana.

FRANCIACORTA

Territorio. La zona della Franciacorta, un insieme di dolcissimi rilievi di origine morenica che cingono il lago d'Iseo dalla parte di Brescia, è un susseguirsi di vigneti, coltivati ordinatamente sulle colline soleggiate e riparate dai venti e dall'umidità dalla barriera costituita dai monti della Valcamonica e delle Valli Giudicarie. Deve il suo nome alla somiglianza con le grandi regioni vinicole francesi, sia per gli aspetti paesaggistici sia per i processi produttivi.

Comunicazioni. La qualità dei collegamenti è di buon livello e si affida alle strade statali n. 11 Padana Superiore, n. 345 di Orzinuovi, n. 345 Tre Valli, n. 469 Sebina Occidentale e n. 510 Sebina Orientale. Il tracciato autostradale dell'A4 Torino-Trieste e le linee ferroviarie Calolziocorte-Rovato, Brescia-Edolo, Brescia-Cremona, Milano-Venezia completano il quadro delle infrastrutture di trasporto.

Storia. I rinvenimenti archeologici e le fonti documentarie scrivono la storia della Franciacorta in maniera non dissimile da quella dell'intera circoscrizione bresciana: romani, longobardi e franchi sono i protagonisti della storia più antica della zona, al cui governo si avvicenderanno i Visconti, i dogi di Venezia e i sovrani austriaci.

Struttura socio-economica. Il settore vinicolo (vini della Franciacorta) occupa un posto importante nella sua economia, tradizionalmente basata sulle attività agricole e silvo-pastorali. Discretamente sviluppato è il settore secondario, specie nei comparti metalmeccanico e tessile.

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