Descrizione

Centro collinare, di origine antica, prevalentemente agricolo. Gli agirini, con un indice di vecchiaia nella media, abitano nel capoluogo comunale, nel nucleo urbano minore di Sant’Anna e in numerose case sparse. Il territorio, che comprende parte del lago Pozzillo (area speciale), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, situato sul declivio di un monte e caratterizzato da una fitta rete di vicoli e cortili, è in forte espansione edilizia. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, riporta l’effigie di San Filippo nell’atto di predicare, mentre sorregge, con una mano, il Libro dei SS. Evangeli e benedice, con l’altra; lo scudo è “accollato” a un’aquila coronata.

Centro collinare, di origine antica, prevalentemente agricolo. Gli agirini, con un indice di vecchiaia nella media, abitano nel capoluogo comunale, nel nucleo urbano minore di Sant’Anna e in numerose case sparse. Il territorio, che comprende parte del lago Pozzillo (area speciale), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, situato sul declivio di un monte e caratterizzato da una fitta rete di vicoli e cortili, è in forte espansione edilizia. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, riporta l’effigie di San Filippo nell’atto di predicare, mentre sorregge, con una mano, il Libro dei SS. Evangeli e benedice, con l’altra; lo scudo è “accollato” a un’aquila coronata.

Storia

Il suo nome fino al 1861 era San Filippo d’Argirò. Figura in un’antica iscrizione greca come “Agyrion”, poi, nelle fonti latine, come AGYRIUM, e in un documento del 1142 nella forma grecizzata “Argyrós”, ‘argenteo’. I primi insediamenti umani in questo territorio risalgono all’epoca preistorica. Successivamente venne abitata, già nel II millennio a.C., dalle più antiche popolazioni dell’isola: i sicani, dediti all’agricoltura, e i siculi, dediti maggiormente al commercio. Nel XII a.C. secolo era già fiorente città e accolse per prima il culto di Ercole, cui era dedicato un tempio e le ragazze offrivano in voto le loro trecce. Nel 339 a.C. Timoleonte scacciò il tiranno Apolloniade e la ripopolò con diecimila coloni corinzi. In quest’epoca la città fu restaurata –sorsero nuovi edifici, templi, torri, un celebre teatro– e coniò monete e medaglie. Successivamente vi governarono i romani, i bizantini e gli arabi. Nel periodo medievale, a partire dall’anno 1063, la giurisdizione del borgo fu esercitata dal conte Ruggero il Normanno. In seguito fu un feudo svevo, angioino e aragonese. Il suo patrimonio artistico è costituito da numerose e ricche chiese, conventi, palazzi e case signorili. Tra le chiese vanno menzionate: l’antica abbazia di Santa Maria Latina, oggi di S. Filippo, prima monastero basiliano poi affidata da Ruggero I ai Benedettini, edificata sul tempio di Gerione, al cui interno sono custodite pregevoli opere di fra’ Umile da Petralia, del Gagini, di O. Sozzi, di Velasquez, di scuola fiamminga, un coro ligneo di N. Bagnasco, un prezioso Tabulario; la chiesa di Santa Maria Maggiore, la cui struttura originaria risale al periodo normanno, che conserva un crocifisso ligneo del Cinquecento; la parrocchiale di Sant’Antonio Abate, costruita nel Trecento; la chiesa di San Salvatore, eretta in epoca normanna, che presenta una notevole facciata cinquecentesca con elementi in stile tardo-rinascimentale, pre-barocchi; la parrocchiale di Sant’Antonio da Padova, accanto alla quale si erge una torre campanaria a cupola; la chiesa di Santa Margherita, costruita nel 1215 sotto gli svevi, con un campanile crollato nel terremoto del 1693 e ricostruito e ultimato nel 1721. Poco lontano dal centro abitato si può ammirare un sito archeologico di età preistorica. Il cono del suo monte, Monte Teia, a 884 metri, fortificato dall’antichità, con tracce di edifici del VI secolo a.C., è sormontato dalle suggestive rovine del superbo castello di epoca sveva, riformato dai saraceni, di cui avanzano i resti di quattro torri e di un mastio.

Il suo nome fino al 1861 era San Filippo d’Argirò. Figura in un’antica iscrizione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a> come “Agyrion”, poi, nelle fonti latine, come AGYRIUM, e in un documento del 1142 nella forma grecizzata “Argyrós”, ‘argenteo’. I primi insediamenti umani in questo territorio risalgono all’epoca preistorica. Successivamente venne abitata, già nel II millennio a.C., dalle più antiche popolazioni dell’isola: i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SICANI'>sicani</a>, dediti all’agricoltura, e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SICULI'>siculi</a>, dediti maggiormente al commercio. Nel XII a.C. secolo era già fiorente città e accolse per prima il culto di Ercole, cui era dedicato un tempio e le ragazze offrivano in voto le loro trecce. Nel 339 a.C. Timoleonte scacciò il tiranno Apolloniade e la ripopolò con diecimila coloni corinzi. In quest’epoca la città fu restaurata –sorsero nuovi edifici, templi, torri, un celebre teatro– e coniò monete e medaglie. Successivamente vi governarono i romani, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINI'>bizantini</a> e gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a>. Nel periodo medievale, a partire dall’anno 1063, la giurisdizione del borgo fu esercitata dal conte Ruggero il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>Normanno</a>. In seguito fu un feudo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SVEVO'>svevo</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ANGIOINO'>angioino</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>. Il suo patrimonio artistico è costituito da numerose e ricche chiese, conventi, palazzi e case signorili. Tra le chiese vanno menzionate: l’antica abbazia di Santa Maria Latina, oggi di S. Filippo, prima monastero basiliano poi affidata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RUGGEROI'>Ruggero I</a> ai Benedettini, edificata sul tempio di Gerione, al cui interno sono custodite pregevoli opere di fra’ Umile da Petralia, del Gagini, di O. Sozzi, di Velasquez, di scuola fiamminga, un coro ligneo di N. Bagnasco, un prezioso Tabulario; la chiesa di Santa Maria Maggiore, la cui struttura originaria risale al periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>normanno</a>, che conserva un crocifisso ligneo del Cinquecento; la parrocchiale di Sant’Antonio Abate, costruita nel Trecento; la chiesa di San Salvatore, eretta in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNA'>normanna</a>, che presenta una notevole facciata cinquecentesca con elementi in stile tardo-rinascimentale, pre-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCHI'>barocchi</a>; la parrocchiale di Sant’Antonio da Padova, accanto alla quale si erge una torre campanaria a cupola; la chiesa di Santa Margherita, costruita nel 1215 sotto gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SVEVI'>svevi</a>, con un campanile crollato nel terremoto del 1693 e ricostruito e ultimato nel 1721. Poco lontano dal centro abitato si può ammirare un sito archeologico di età preistorica. Il cono del suo monte, Monte Teia, a 884 metri, fortificato dall’antichità, con tracce di edifici del VI secolo a.C., è sormontato dalle suggestive rovine del superbo castello di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SVEVA'>sveva</a>, riformato dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SARACENI'>saraceni</a>, di cui avanzano i resti di quattro torri e di un mastio.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 25 e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura e l’allevamento sono sviluppati. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano in vari comparti. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione della creta. Il terziario offre una discreta rete commerciale e servizi qualificati, che comprendono quello bancario. Sul posto è possibile frequentare le classi dell’obbligo, il liceo linguistico, il liceo delle scienze sociali e la biblioteca civica “Pietro Mineo”, fondata nel 1799. Alla diffusione dell’informazione provvedono anche alcune emittenti radiotelevisive. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo da tennis, uno di calcio e una palestra. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede del distretto scolastico n. 25 e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura e l’allevamento sono sviluppati. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano in vari comparti. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione della creta. Il terziario offre una discreta rete commerciale e servizi qualificati, che comprendono quello bancario. Sul posto è possibile frequentare le classi dell’obbligo, il liceo linguistico, il liceo delle scienze sociali e la biblioteca civica “Pietro Mineo”, fondata nel 1799. Alla diffusione dell’informazione provvedono anche alcune emittenti radiotelevisive. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo da tennis, uno di calcio e una palestra. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Il patrimonio naturalistico e storico-architettonico la rende sede ideale per gli appassionati delle vacanze all’insegna del binomio natura-cultura. Tra gli eventi ricorrenti vanno segnalate le fiere del bestiame, ad aprile e a ottobre. Il Patrono, San Filippo, si festeggia il 12 maggio. Vi nacque lo storico Diodoro Siculo (I sec. a.C.).

Il patrimonio naturalistico e storico-architettonico la rende sede ideale per gli appassionati delle vacanze all’insegna del binomio natura-cultura. Tra gli eventi ricorrenti vanno segnalate le fiere del bestiame, ad aprile e a ottobre. Il Patrono, San Filippo, si festeggia il 12 maggio. Vi nacque lo storico <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=DIODOROSICULO'>Diodoro Siculo</a> (I sec. a.C.).

Località

Lago Pozzillo

Lago Pozzillo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Agira rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.