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Avellino
Comune - AV, Italy
Duomo di Avellino
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Il Duomo di Avellino, dedicato alla Vergine Assunta, sorge in pieno centro storico, in quella che vi...
ene definita "Collina della Terra".
Venne fatto erigere nel 1132 dal vescovo Roberto, che lo dedicò a San Modestino, ampliando la piccola Chiesa Madre di Santa Maria, sede vescovile fin dal 969.
L’edificio, terminato nel 1166 era originariamente in stile romanico, ma ha poi subito notevoli e frequenti trasformazioni, fino a diventare neoclassico nel 1800. I blocchi in pietra alla base del campanile sono quanto resta dell'originaria costruzione di epoca longobarda/normanna. Risalgono al 1700 i soffitti a cassettone a capriate, con quadri di Michele Ricciardi, mentre la scalinata fu opera del vescovo Martinez che, nel 1788 fece contestualmente sistemare la piazza antistante.
Il nuovo edificio subì i bombardamenti della seconda guerra mondiale e il terremoto del novembre 1980 in entrambi i casi furono necessari importanti interventi di consolidamento.
La trasformazione dell’interno invece è stata opera dell’architetto Vincenzo Varriale e
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Fontana di Bellerofonte
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Detta anche fontana dei tre cannuoli, di Costantinopoli, o dei Caracciolo, è una fontana post...
a lungo il centrale Corso Umberto I, l'antica via Costantinopoli.
Risale alla seconda metà del secolo XVII ed è stata realizzata da Cosimo Fanzago su commissione di Francesco Marino Caracciolo. Negli intenti del Principe di Avellino c'era la volontà di rendere più nobile lo spartano abbeveratoio pubblico.
Il nome deriva dall'originaria presenza, in alto nella nicchia centrale, di una scultura raffigurante il personaggio mitico di Bellerofonte nell'intento di ammazzare la Chimera. Sulla facciata della fontana ci sono altre quattro nicchie: le due superiori, rotonde, accolgono busti di epoca romana (un patrizio e una matrona), provenienti con buona probabilità dall'antica Abellinum. Le altre due nicchie sottostanti, più grandi, risultano vuote, ma fino al 1983 erano sede di statue di marmo, purtroppo trafugate.
La fontana è infine sormontata da due lapidi. La prima (datata 1669) ricorda la costruzione della fontana e riporta la seguente di
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Chiesa Maria Santissima del Rosario
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La Chiesa del Rosario è stata costruita nel 1942, a quasi 10 anni dalla posa della prima piet...
ra. Il progetto fu realizzato da Domenicantonio Mazzei secondo lo stile gotico per non assecondare il piatto stile novecentesco vigente all'epoca. Sorge su quella che era l'antica Chiesa dell'Annunziata, fortemente danneggiata dal terremoto del 1930.
Venne da subito affidata ai Padri domenicani dell'Ordine dei Predicatori, richiamati appositamente ad Avellino.
Importanti gli interni, con dipinti ed opere d'arte tra cui spicca certamente l'altare maggiore, in stile gotico, realizzato in marmo policromo ed alabastro, su disegno dell'ing. Gallasso dallo scultore Domenico Stasi. L'altare è sovrastato da una fedele riproduzione del quadro della Madonna del SS. Rosario di Pompei, opera di Carlo Verdecchia, con la prestigiosa cornice in oro zecchino opera dell'atripaldese Salvatore Antonucci. Il quadro rappresenta la Vergine in trono con il Bambin Gesù tra le braccia e la corona del Rosario tra le mani. Nella rappresentazione la Vergine porge il Rosario a Santa Caterina da Sie
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Piazza Libertà
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Immagine notturna di una delle fontane di Piazza Libertà, centro nevralgico della città...
; e luogo d'incontro. E' una zona inibita al traffico, caratterizzata da due fontane e dalla presenza dei alcuni dei più importanti edifici storici della città: palazzo Caracciolo (attuale sede della Provincia), palazzo Testa e il palazzo della Prefettura, in origine un antico monastero domenicano, oltre al Palazzo del Vescovo. Piazza della Libertà è uno snodo focale dato che consente l'accesso, tra gli altri, al Corso Vittorio Emanuele II, alla storica via Nappi, da cui si accede al cuore del centro storico, alla Piazza Garibaldi e all'importante Via Dei Due Principati.
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Castello di Avellino
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Il Castello dei Caracciolo si trova nel pieno centro storico di Avellino, in Piazza Castello. E' una...
roccaforte particolarmente importante per la storia della città: fondato dai Caracciolo, ad oggi è un monumento in perenne fase di ristrutturazione. Al momento non visitabile.
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Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli
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La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, ubicata nel centro storico in Corso Umberto I, è ...
presente nei documenti storici del capoluogo irpino sin dal XVI secolo. La sua posizione era lungo la Via Regia delle Puglie, nei pressi dell'antica Porta Puglia con cui Avellino si collegava al territorio pugliese, in un tratto denominato Vergine di Costantinopoli. In passato era una Chiesa centralissima, collocata in una delle aree più popolate ed umili dell'antica Avellino, zona di mercanti, artigiani, contadini ed operai.
Presso la Chiesa aveva sede un'Arciconfraternita, a cui si deve anche la creazione di un Monte di Pietà, istituito per intercessione di Re Filippo II nel 1583 e attivo fino al 1966. Dopo numerosi rifacimenti dovuti soprattutto ai danneggiamenti subiti a causa del terremoto del 1732, oggi può definirsi una struttura fedele al prospetto settecentesco.
Interessante l'interno, a croce latina con navata unica, ricco di opere d'arte sacra ascrivibili alla scuola del Solimena, con opere del Guarino, di Ricciardi, di Buono e di Cosimo Fanzago.
L'est
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Duomo di Avellino
Fontana di Bellerofonte
Scalinata lato posteriore della Fontana di Bellerofonte
Chiesa Maria Santissima del Rosario
Piazza Libertà
Castello di Avellino
Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli
Paola Bruno
Duomo di Avellino
Il Duomo di Avellino, dedicato alla Vergine Assunta, sorge in pieno centro storico, in quella che viene definita "Collina della Terra".
Venne fatto erigere nel 1132 dal vescovo Roberto, che lo dedicò a San Modestino, ampliando la piccola Chiesa Madre di Santa Maria, sede vescovile fin dal 969.
L’edificio, terminato nel 1166 era originariamente in stile romanico, ma ha poi subito notevoli e frequenti trasformazioni, fino a diventare neoclassico nel 1800. I blocchi in pietra alla base del campanile sono quanto resta dell'originaria costruzione di epoca longobarda/normanna. Risalgono al 1700 i soffitti a cassettone a capriate, con quadri di Michele Ricciardi, mentre la scalinata fu opera del vescovo Martinez che, nel 1788 fece contestualmente sistemare la piazza antistante.
Il nuovo edificio subì i bombardamenti della seconda guerra mondiale e il terremoto del novembre 1980 in entrambi i casi furono necessari importanti interventi di consolidamento.
La trasformazione dell’interno invece è stata opera dell’architetto Vincenzo Varriale e prevede tre navate e conserva opere d'arte come affreschi, dipinti e arredi sacri.
Particolare è la cappella di San Modestino, patrono di Avellino, che contiene i reliquiari dei Santi Modestino, Fiorentino e Flaviano.
- URL: http://www.paolabruno.com/
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