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Provincia di VARESE

Capoluogo: Varese

Scheda

 
Stemma della provincia Varese
   

Provincia di Varese - Ambiti

DEFINIZIONE Sebbene non esistano elementi orografici tali da distinguere nettamente le varie zone della provincia sotto il profilo geomorfologico, è possibile individuare quattro ambiti sub-provinciali nei quali suddividere i comuni del comprensorio. I criteri distintivi sono di volta in volta costituiti: dal centro di gravitazione principale, dalla vicinanza ad aree geografiche o culturali particolari o ancora dalla natura del territorio. Così fanno parte dell'Alto Varesotto i comuni che per il carattere montano del territorio e per la vicinanza alla Svizzera possono essere ricompresi in un unico ambito; appartengono al Gallaratese i comuni caratterizzati dall'influenza della vicina regione Piemonte e dai tratti paesaggistici propri della valle del Ticino; i comuni di Saronno e Busto Arsizio nonché gli altri a questi limitrofi si caratterizzano per il fatto di appartenere all'area milanese più che al Varesotto propriamente inteso; i comuni restanti si riuniscono nella zona centrale, attorno al capoluogo provinciale, sul quale generalmente gravitano.

Alto Varesotto: Agra, Azzio, Bedero Valcuvia, Besano, Brenta, Brezzo di Bedero, Brinzio, Brissago Valtravaglia, Brusimpiano, Cadegliano Viconago, Caravate, Casalzuigno, Cassano Valcuvia, Castello Cabiaglio, Castelveccana, Cittiglio, Cremenaga, Cuasso al Monte, Cugliate Fabiasco, Cunardo, Curiglia con Monteviasco, Cuveglio, Cuvio, Dumenza, Duno, Ferrera di Varese, Gemonio, Germignaga, Grantola, Lavena, Ponte Tresa, Laveno Mombello, Leggiuno, Luino, Maccagno, Marchirolo, Marzio, Masciago Primo, Mesenzana, Montegrino Valtravaglia, Orino, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore, Porto Ceresio, Porto Valtravaglia, Rancio Valcuvia, Sangiano, Tronzano Lago Maggiore, Valganna, Veddasca.

Gallaratese: Angera, Arsago Seprio, Besnate, Cairate, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Cavaria con Premezzo, Fagnano Olona, Ferno, Gallarate, Golasecca, Jerago con Orago, Lonate Pozzolo, Mercallo, Oggiona con Santo Stefano, Samarate, Sesto Calende, Somma Lombardo, Taino, Vergiate, Vizzola Ticino.

Area meridionale: Busto Arsizio, Caronno Petrusella, Castellanza, Cislago, Gerenzano, gorla Maggiore, Gorla Minore, Marnate, Olgiate Olona, Origgio, Saronno, Solbiate Olona, Uboldo.

Area centrale: Albizzate, Arcisate, Azzate, Barasso, Bardello, Besozzo, Biandronno, Bisuschio, Bodio Lomnago, Brebbia, Bregano, Brunello, Buguggiate, Cadrezzate, Cantello, Carnago, Caronno Varesino, Casale Litta, Casciago, Castelseprio, Castiglione Olona, Castronno, Cazzago Brebbia, Clivio, Coquio Trevisago, Comabbio, Comerio, Crosio della Valle, Daverio, Galliate Lombardo, Gavirate, Gazzada Schiano, Gornate Olona, Inarzo, Induno Olona, Ispra, Lonate Ceppino, Luvinate, Malgesso, Malnate, Monvalle, Morazzone, Mornago Osmate, Ranco, Saltrio, Solbiate Arno, Sumirago, Ternate, Tradate, Travedona Monate, Varano Borghi, Varese, Vedano Olona, Venegono Inferiore, Venegono Superiore, Viggiù.

ALTO VARESOTTO

Territorio. Questo ambito coincide con la parte più settentrionale del territorio provinciale; il profilo geometrico è decisamente più mosso e presenta un paesaggio alto-collinare e montano. I rilievi non raggiungono le quote, assai rilevanti, dell'arco alpino: solo il monte Lema, al confine con la Svizzera, raggiunge i 1.600 metri; ai rilievi coperti di vegetazione si alternano valli anche ampie ed importanti quali la Val Veddasca, la Valcuvia, la Valganna, la Valtravaglia e la Val Marchirolo. Il fiume Tresa e il torrente Giona rappresentano i corsi d'acqua più importanti ma l'elemento naturale di maggiore spiccoè senz'altro il lago Maggiore, che separa la provincia da quella piemontese di Verbano-Cusio-Ossola; nella parte sud-orientale l'Alto Varesotto è invece interessato dalla sponda italiana del lago di Lugano; assumono minore rilievo i bacini lacustri del lago Delio, del lago di Ghirla e del lago di Ganna, dove è stata istituita una riserva naturale. Appartengono a questo ambito sub-provinciale anche i comuni ricompresi nel versante settentrionale del Parco regionale del Campo dei Fiori.

Comunicazioni. Priva di tracciati autostradali, la zona trova le sue principali vie di comunicazione stradale nella statale n. 233 Varesina, che attraversa la Valganna e la Val Marchirolo, e nella ss. 394 del Verbano orientale, che percorre la Valcuvia e collega i comuni posti lungo la parte settentrionale della sponda orientale del lago Maggiore. Questi ultimi sono raggiungibili anche in treno, grazie alla linea Gallarate-Pino/Tronzano, mentre solo pochissimi comuni beneficiano della linea Varese-Porto Ceresio. Non vi sono porti lacuali di grosso rilievo; solo a Laveno Mombello ci si può imbarcare anche con auto al seguito, per raggiungere Verbania, in Piemonte, sulla sponda opposta del lago.

Storia. Abitata sin dal Mesolitico, la zona fu teatro di insediamenti dei celti, dei liguri, dei galli e dei romani, come testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici. Nel corso del Medioevo, al pari di altri centri della provincia, fu sottoposta all'autorità dei Visconti; tra le famiglie nobiliari della zona si ricordano i Borromeo, i Rusca, i Crivelli.

Struttura socio-economica. Tra le voci importanti dell'economia locale, accanto alle attività industriali più diffuse nel resto della provincia, assume un ruolo particolare il turismo, attratto dall'atmosfera suggestiva e rilassante del lago Maggiore e dalle pregievoli risorse ambientali; aziende artigianali continuano la tradizione della ceramica artistica. Gli stretti rapporti con la Svizzera non sono venuti meno con l'affermarsi, più ad est, nella provincia di Como, di nuove vie di comunicazione.

GALLARATESE

Territorio. Inizia qui, dove il fiume esce dal lago Maggiore, il Parco lombardo della valle del Ticino che arriva fino alla confluenza del Ticino con il Po, in provincia di Pavia, coprendo un'area di oltre 9.000 ettari. Il torrente Arno rappresenta l'altro corso d'acqua degno di nota. Appartiene a quest'ambito anche parte del lago di Comabbio, poco profondo e spesso gelato in inverno. I tratti paesaggistici sono regolari, pianeggianti e caratterizzati da una ricca vegetazione che disegna angoli di notevole effetto.

Comunicazioni. Le comunicazioni, più che soddisfacenti grazie alla presenza delle autostrade A8/26 Gallarate-Gattico e A8 Milano-Varese, sono garantite anche dalla viabilità ordinaria: oltre alla statale n. 629 di Angera, che costeggia la sponda meridionale del lago Maggiore, sono assai importanti anche la s.s 336 dell'aeroporto della Malpensa e la statale n. 33 del Sempione, che da Milano raggiunge Gallarate, costeggia la sponda piemontese del lago Maggiore e prosegue per Domodossola. I collegamenti ferroviari contano sulle linee milano-Domodossola, Gallarate-Varese e Gallarate-Pino/Tronzano. Non vi sono porti lacuali o fluviali importanti, mentre ad ovest di Gallarate si trova l'aeroporto della Malpensa.

Storia. Si trovano qui Golasecca e Lagozza (nel comune di Besnate), le più importanti stazioni palafitticole della zona; la ricchezza dei reperti ha consentito di approfondire le conoscenze archeologiche richiamando studiosi anche dall'estero. Le vicende storiche di quest'area sono comuni al resto della provincia, dall'occupazione romana ai longobardi, dalle signorie feudali alle epidemie di peste e colera nel Cinquecento e nel Seicento, all'avvento dell'economia industriale nel XVIII secolo.

Struttura socio-economica. Questa parte della regione ha conosciuto il poderoso sviluppo dell'industria tessile, con il cotone che nel tempo ha gradualmente soppiantato la seta, influenzando anche la scelta delle colture agricole. A Gallarate sopravvivono le tradizioni dei ricami, in buona parte esportati, e dell'oreficeria; l'industria conta anche calzaturifici, tintorie ed imprese meccaniche.

AREA MERIDIONALE

Territorio. I comuni di quest'ambito occupano un'area prevalentemente pianeggiante, al confine con la provincia di Milano. Tra i comuni di Gorla Minore e Cislago il confine provinciale si restringe mettendo Saronno in una curiosa estensione del territorio che sulla carta appare quasi come una appendice. Il fiume Olona è il principale corso d'acqua della zona, priva di bacini lacuali a differenza degli altri ambiti sub-provinciali.

Comunicazioni. Grazie alle due autostrade che l'attraversano, la A8 Milano-Varese e la A9 Lainate-Como-Chiasso, gode di efficientissimi collegamenti sia con il capoluogo provinciale che con quello regionale; la viabilità ordinaria trova nella ss. 527 Bustese, che collega Busto Arsizio a Saronno e prosegue per Monza, il suo asse principale; l'altro tracciato viario di rilievo è rappresentato dalla ss. 233 Varesina. I collegamenti ferroviari sono altrettanto articolati, potendo contare su linee di grande traffico, che trovano in Saronno uno snodo di importanza regionale. Non vi sono aeroporti.

Storia. La presenza romana ha lasciato tracce visibili in molti dei comuni dell'area; nel periodo medievale la storia di questi luoghi non è dissimile da quella del resto dei comuni lombardi: le lotte tea le famiglie dei Torriani e dei Visconti, le scorrerie dell'esercito svizzero, gli scontri tra i Comuni e l'Impero. Una ritrovata prosperità sotto la dominazione austriaca ha consentito anche qui la nascita di una imprenditoria industriale verso la fine del settecento, che ha ereditato e sviluppato le tradizioni produttive e mercantili dei secoli precedenti.

Struttura socio-economica. La tradizione della filatura dei tessuti risale addirittura al XIV secolo; l'industria tessile ha il suo periodo di massimo fulgore a partire dalla prima metà dell'800 con la produzione di cotone e filati; il comparto tessile caratterizza economia e stile di vita nella zona fino al dopoguerra e accanto ad esso si sviluppa molto anche l'industria meccanica, in particolare nella zona di Busto Arsizio. Attualmente tessile e metalmeccanico sono ancora i comparti trainanti dell'economia di un'area densamente urbanizzata, che tra le produzioni caratteristiche, oltre ai ricami di Busto Arsizio, in buona parte destinati ai mercati esteri, conta anche prodotti alimentari celebri come l'amaretto di Saronno o la pasticceria di una delle più rinomate case nazionali.

AREA CENTRALE

Territorio. Dolcemente ondulato a nord e ad est del capoluogo provinciale, è più regolare a sud e ad ovest della città. Il fiume Olona scorre in direzione nord-sud per gettarsi, molto più a valle, nel Lambro; appartengono a quest'ambito anche una parte del lago di Comabbio; il lago di Biandronno, quello di Monate ed il lago di Varese, che costituisce il maggiore specchio d'acqua della provincia, se si esclude il lago Maggiore. La ricchezza di risorse paesaggistiche e naturali ha spinto le istituzioni ad investire nella tutela ambientale: si trovano qui il Parco regionale della pineta di Appiano Gentile e Tradate, il Parco regionale del Campo dei Fiori, la Riserva naturale del lago di Biandronno e la Riserva naturale della palude Brabbia.

Comunicazioni. Oltre all'autostrada A8 Milano-Varese e ai principali assi vari di questa parte della regione, l'area è servita dalla strada statale 342 Briantea per Como e dalla ss. 341 Gallaratese, che collega il capoluogo a Gallarate e Novara. Le linee Varese-porto Ceresio, Varese-Gallarate e Milano-Laveno Mombello garantiscono i collegamenti ferroviari.

Storia. Abitata da civiltà palafitticole del Neolitico, questa zona fu occupata dai romani, che hanno lasciato tracce del loro passaggio; nel Medioevo i territori conobbero la signoria dei Visconti e di altre famiglie feudali importanti, quali i Pusterla. Le terre furono anche teatro dell'insediamento di diversi ordini monastici. Di un passato ricco di storia restano testimonianze nei giacimenti culurali, quale ad esempio quello di Briandronno, e in numerose ville patrizie, spesso frutto della trasformazione di antichi manieri.

Struttura socio-economica. I comuni di quest'ambito hanno conosciuto, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, un intenso sviluppo industriale, soprattutto nei comparti calzaturiero e meccanico: i calzaturifici varesini sono famosi nel mondo per la loro produzione di pregio che alimenta buona parte dell'export provinciale; quanto alla produzione meccanica, diffusa ed organizzata anche in aziende artigianali, il capoluogo ospita la sede di uno dei principali gruppi dell'industria motociclistica nazionale.

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