Descrizione

Cittadina di pianura, di antiche origini, la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura, oltre che sull’industria e sul terziario. I torresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale; una piccola percentuale vive in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia l’immagine di una torre a base circolare.

Cittadina di pianura, di antiche origini, la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura, oltre che sull’industria e sul terziario. I torresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale; una piccola percentuale vive in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia l’immagine di una torre a base circolare.

Storia

Abitata già in età preistorica, stando ai resti di un villaggio neolitico scoperti nella zona, registrò in seguito stanziamenti di messapi che, nel V-IV secolo a.C., vi costruirono un nucleo fortificato, denominato Turris Messapiorum, con funzioni di avamposto a difesa di Oria, loro capitale, e utilizzato anche come deposito di derrate alimentari. I romani ne consolidarono l’organizzazione militare. Superato il triste periodo altomedievale, con l’avvento dei normanni (XI-XII secolo) si trasformò in un agglomerato urbano: la sua ubicazione in una area fertile, al centro di intensi traffici commerciali, e l’instaurarsi di un clima di relativa tranquillità vi fecero affluire numerosi abitanti dai casali situati sulle alture circostanti. Nel Duecento assunse l’attuale toponimo, che si riferisce a una torre eretta dagli angioini, sul finire del XIII secolo, al posto delle antiche fortificazioni, distrutte da Manfredi di Svevia; la specificazione si richiama al culto della Santa Patrona. Distaccatasi dal principato di Taranto e da Oria, nella seconda metà del Quattrocento, ebbe tra i suoi feudatari i Guarini, i Paleano, i Dormio, gli Albrizzi, i Lubrano, i De Angelis e i Filo della Torre. Ai sogni repubblicani, suscitati dalla diffusione dei principi sanciti dalla rivoluzione francese, e ai fermenti risorgimentali seguirono, all’indomani dell’unità d’Italia, reazioni filo-borboniche, dirette a scoraggiare le adesioni unitarie. Tra i monumenti spiccano: il castello, della fine del Cinquecento; l’ottocentesca colonna di Santa Susanna, costruita sul luogo della torre angioina; la parrocchiale, le cui origini risalgono al Trecento; le chiese di Santo Stefano, San Giovanni e Cristo Re; il quattrocentesco santuario di Santa Maria di Galaso e la chiesa di Santa Maria di Crepacore, edificata, nel VII-VIII secolo, sui resti di un edificio messapico, nella masseria Le Torri.

Abitata già in età preistorica, stando ai resti di un villaggio neolitico scoperti nella zona, registrò in seguito stanziamenti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPI'>messapi</a> che, nel V-IV secolo a.C., vi costruirono un nucleo fortificato, denominato Turris Messapiorum, con funzioni di avamposto a difesa di Oria, loro capitale, e utilizzato anche come deposito di derrate alimentari. I romani ne consolidarono l’organizzazione militare. Superato il triste periodo altomedievale, con l’avvento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNI'>normanni</a> (XI-XII secolo) si trasformò in un agglomerato urbano: la sua ubicazione in una area fertile, al centro di intensi traffici commerciali, e l’instaurarsi di un clima di relativa tranquillità vi fecero affluire numerosi abitanti dai casali situati sulle alture circostanti. Nel Duecento assunse l’attuale toponimo, che si riferisce a una torre eretta dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANGIOINI'>angioini</a>, sul finire del XIII secolo, al posto delle antiche fortificazioni, distrutte da Manfredi di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVIA'>Svevia</a>; la specificazione si richiama al culto della Santa Patrona. Distaccatasi dal principato di Taranto e da Oria, nella seconda metà del Quattrocento, ebbe tra i suoi feudatari i Guarini, i Paleano, i Dormio, gli Albrizzi, i Lubrano, i De Angelis e i Filo della Torre. Ai sogni repubblicani, suscitati dalla diffusione dei principi sanciti dalla rivoluzione francese, e ai fermenti risorgimentali seguirono, all’indomani dell’unità d’Italia, reazioni filo-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BORBONICHE'>borboniche</a>, dirette a scoraggiare le adesioni unitarie. Tra i monumenti spiccano: il castello, della fine del Cinquecento; l’ottocentesca colonna di Santa Susanna, costruita sul luogo della torre <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANGIOINA'>angioina</a>; la parrocchiale, le cui origini risalgono al Trecento; le chiese di Santo Stefano, San Giovanni e Cristo Re; il quattrocentesco santuario di Santa Maria di Galaso e la chiesa di Santa Maria di Crepacore, edificata, nel VII-VIII secolo, sui resti di un edificio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPICO'>messapico</a>, nella masseria Le Torri.

Economia

Nell’economia locale l’agricoltura, basata su tutti i tipi di colture, conserva un ruolo importante; si allevano bovini, ovini e caprini. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico, del tabacco, dell’abbigliamento, della stampa, del legno, della fabbricazione di mobili, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e un liceo linguistico; per l’approfondimento culturale si può usufruire del museo della civiltà contadina. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive, accanto alla ristorazione, offrono una modesta possibilità di soggiorno; c’è la Pro Loco. È assicurato il servizio farmaceutico.

Nell’economia locale l’agricoltura, basata su tutti i tipi di colture, conserva un ruolo importante; si allevano bovini, ovini e caprini. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico, del tabacco, dell’abbigliamento, della stampa, del legno, della fabbricazione di mobili, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e un liceo linguistico; per l’approfondimento culturale si può usufruire del museo della civiltà contadina. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive, accanto alla ristorazione, offrono una modesta possibilità di soggiorno; c’è la Pro Loco. È assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Manifestazioni tradizionali: il mercato settimanale, il giovedì; la festa di San Giuseppe, con passeggiata ecologica in bicicletta, il 19 marzo; la fiera di Santa Susanna, nei primi tre giorni di maggio; la rappresentazione teatrale “Passione e morte di Gesù Cristo”, la settimana Santa; la processione dei Misteri, il venerdì Santo; il festival canoro “Per te mamma”, a maggio; la festa di Sant’Antonio e l’“Estate ragazzi”, a giugno; la corrida, la sagra torrese, il festival canoro “Pulcino d’oro”, quello regionale “Città di Torre” (sfilata di abiti da sposa) e la festa della Madonna del Carmine, a luglio; la festa dei rioni, con sfilata in costume e torneo tra i quartieri della cittadina, ad agosto; la fiera torrese, la prima domenica di settembre; le commemorazioni dei defunti e dei caduti in guerra, il 2 novembre; la festa di Cristo Re, ugualmente a novembre; le rappresentazioni teatrali, a dicembre; “la pellolata”, la vigilia di Natale; il presepe vivente recitato e la “focara”, grande falò di fine anno. La Patrona, Santa Susanna, si festeggia l’11 agosto.

Manifestazioni tradizionali: il mercato settimanale, il giovedì; la festa di San Giuseppe, con passeggiata ecologica in bicicletta, il 19 marzo; la fiera di Santa Susanna, nei primi tre giorni di maggio; la rappresentazione teatrale “Passione e morte di Gesù Cristo”, la settimana Santa; la processione dei Misteri, il venerdì Santo; il festival canoro “Per te mamma”, a maggio; la festa di Sant’Antonio e l’“Estate ragazzi”, a giugno; la corrida, la sagra torrese, il festival canoro “Pulcino d’oro”, quello regionale “Città di Torre” (sfilata di abiti da sposa) e la festa della Madonna del Carmine, a luglio; la festa dei rioni, con sfilata in costume e torneo tra i quartieri della cittadina, ad agosto; la fiera torrese, la prima domenica di settembre; le commemorazioni dei defunti e dei caduti in guerra, il 2 novembre; la festa di Cristo Re, ugualmente a novembre; le rappresentazioni teatrali, a dicembre; “la pellolata”, la vigilia di Natale; il presepe vivente recitato e la “focara”, grande falò di fine anno. La Patrona, Santa Susanna, si festeggia l’11 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torre Santa Susanna rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.