NORMANNI: Popoli guerrieri e marinari della Scandinavia, compirono invasioni e scorrerie piratesche in Europa, fin dal secolo VIII. Conosciuti in origine col nome di vichinghi, sulle loro imbarcazioni, chiamate "drakar", raggiunsero l'Islanda, la Groenlandia e forse anche le coste del Labrador (America del Nord). Nel secolo IX si stabilirono in Francia, dove il principe Roll ottenne il titolo di duca e il territorio che prese il nome di Normandia. A contatto con i Franchi, i normanni subirono una grande trasformazione, si convertirono al cristianesimo e appresero la lingua e i costumi francesi. Nel 1066 Guglielmo il Conquistatore vinse ad Hastings i Sassoni, dando origine al dominio dei Normanni in Inghilterra, dove si formò un regno anglo-normanno. Intanto altri gruppi di normanni, a bordo delle loro veloci navi, si mossero verso il mar Mediterraneo. Si ritiene che i primi a giungere nell'Italia meridionale furono gruppi di pellegrini di ritorno dalla Terra Santa, seguiti da altri che si offrirono come soldati mercenari. Una vera e propria spedizione fu guidata, nel 1030, da Guglielmo d'Altavilla, che riuscì facilmente a sottrarre territori ai Bizantini. Il fratello Roberto, detto il Guiscardo (l'astuto), riuscì ad ottenere la Campania, la Puglia e la Calabria. I Papi, impegnati nella lotta delle investiture con gli imperatori di Germania, chiesero l'aiuto dei Normanni, riconoscendone in cambio le conquiste e facendo diventare la loro dinastia vassalla della Chiesa (1059), con la concessione a Roberto del titolo di duca di Puglia e di Calabria. In quegli stessi anni, Ruggero d'Altavilla, fratello del Guiscardo, conquistò la Sicilia, sottraendola agli Arabi (fine del secolo XI). Ruggero II, figlio di Ruggero I, fu incoronato re di Sicilia nel 1130 e, dopo aver ereditato anche il Ducato di Puglia e di Calabria, formò una monarchia che si chiamò "Regno di Sicilia e di Puglia", con capitale Palermo. La dinastia continuò con Guglielmo I e con Guglielmo II e, alla morte di quest'ultimo, il regno passò alla nipote Costanza, moglie di Enrico VI di Svevia e madre di Federico II, e quindi alla casata tedesca (1189). La monarchia normanna fu autorevole, ordinata e tollerante. I vinti non furono oppressi ma riuscirono a continuare a svolgere le loro attività; le varie etnie ebbero la possibilità di convivere pacificamente e la tolleranza determinò il sorgere di una civiltà che prese il meglio da quelle esistenti. Sotto il regno normanno, nell'Italia meridionale ci fu benessere economico e un notevole sviluppo di cultura e arte.