MESSAPI:
Fin dalla preistoria, nella zona meridionale dell'Italia orientale, dove già vivevano popolazioni italiche, si stanziarono popoli originari dell'Illiria, emigrati intorno al 1000 a. C. Si trattava di un gruppo etnico chiamato Japiges (Japigi), del quale facevano parte, tra gli altri, i Messapi che si stabilirono nella penisola salentina. Storici come Strabone, Erodoto e Tucidide, ammettono che non c'è differenza tra Messapi e Japigi. La conferma di tale identificazione è data dai testi degli antichi scrittori, nei quali compaiono annotazioni, nomi di persone e di luoghi. La lingua japigia o messapica è presente anche in iscrizioni di vario tipo, ritrovate nel Salento. Gli abitati più importanti furono: Canosa, Ruvo, Ceglie, Brindisi, Oria, Lecce, Rudiae, riuniti in confederazioni. La storia dei Messapi si intreccia con quella dei popoli italici, dei Greci e dei Romani. Nel 413 a. C. si allearono con gli Ateniesi contro Siracusa; nel 338 a. C. subirono una sconfitta da parte di Alessandro di Epiro, chiamato in aiuto da Taranto. Alleati dei Romani nelle guerre sannitiche, furono loro nemici in quelle puniche. Nel 90 a. C. parteciparono alla guerra sociale e, due anni dopo, furono romanizzati. Caratteristica della civiltà japigio-messapica è l'arte della ceramica con ornamenti geometrici e forme particolari di vasi, "trozzelle", con manici alti ed anfore. Particolarmente praticato dai Messapi era l'allevamento dei cavalli.