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Regione SICILIA

Capoluogo: Palermo

Scheda

 
Stemma della regione Sicilia
   

Regione Sicilia - Ordinamento

L’Assemblea regionale, con sede a Palermo, è formata da 90 membri -che si definiscono deputati- ed è strutturata in 6 commissioni permanenti: I Affari istituzionali (ordinamento regionale, riforme istituzionali, organizzazione amministrativa, enti locali territoriali ed istituzionali, diritti civili); II Bilancio (bilancio e programmazione, finanze, controllo della spesa regionale ed extraregionale, credito e risparmio); III Attività produttive (agricoltura, industria, partecipazioni regionali, commercio, cooperazione, pesca, artigianato); IV Ambiente e territorio (lavori pubblici, assetto del territorio, ambiente, foreste, comunicazioni e trasporti, turismo e sport); V Cultura, formazione e lavoro (pubblica istruzione, beni ed attività culturali, lavoro, formazione professionale, emigrazione); VI Servizi socio-sanitari (previdenza ed assistenza sociale, sanità, igiene). Presso l’Assemblea regionale operano: la Commissione Unione Europea nonché la Commissione parlamentare d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia.
 
La Giunta regionale ha sede a Palermo ed è composta dal presidente, dal vice presidente e da dodici assessori. Presso gli assessorati operano anche Consulte, Comitati, Consigli e Commissioni, oltre ad altre strutture.
 
Istituzioni sub-regionali. Sono presenti, tra le altre istituzioni: 3 Aree Metropolitane, 9 Aziende Unità sanitarie locali e 65 distretti scolastici. Non ci sono Comunità montane perché sono state soppresse. I Comuni hanno costituito, tra loro, 9 liberi consorzi, le Province Regionali, che sul piano territoriale ricalcano pressappoco le soppresse Province ma presentano peculiarità tutte proprie, che ne fanno enti unici in Italia. I loro capoluoghi sono: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani; non ci sono comuni che non facciano parte di una Provincia Regionale. Sul piano pratico questo ente è molto simile alle altre Province italiane, rappresentando, per esempio, anch’esso ripartizione di decentramento cui lo Stato può attribuire l’espletamento di propri compiti. Sul piano giuridico, però, mostra una sostanziale differenza, non foss’altro che per la modalità costitutiva, che ne fa il risultato di un’aggregazione formata, per così dire, dal basso e non una sorta di imposizione dall’alto. Quanto alle funzioni, le Province Regionali hanno compiti di programmazione e di pianificazione territoriale nonché di amministrazione. Le Province Regionali comprendenti Aree Metropolitane, poi, svolgono, nell’ambito delle predette aree, i compiti specifici assunti dall’Area Metropolitana e cioè le funzioni spettanti ai comuni in materia di: disciplina del territorio, mediante la formazione di un piano intercomunale (relativo: alla rete delle principali vie di comunicazione stradali e ferroviarie e dei relativi impianti; alle aree da destinare a edilizia pubblica residenziale convenzionata e agevolata; alla localizzazione delle opere e impianti d’interesse sovracomunale), le cui previsioni costituiscono variante rispetto agli strumenti urbanistici comunali; formazione del piano intercomunale della rete commerciale; distribuzione dell’acqua potabile e del gas; trasporti pubblici; raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Al governo dell’Area Metropolitana di Messina la Provincia Regionale provvede nell’ambito più vasto dell’area dello Stretto.
 
Lo stemma della Regione riproduce la Trinacria, mitico mostro a tre gambe, a simbolo della forma triangolare dell’isola. I colori dello sfondo sono il giallo e il rosso.
 
Aree Metropolitane. Area Metropolitana di Catania, comprendente 27 Comuni (Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Acireale, Aci Sant’Antònio, Belpasso, Camporotondo Etnèo, Catania, Gravina di Catània, Mascalucia, Misterbianco, Motta Sant’Anastàsia, Nicolosi, Paternò, Pedara, Ragalna, San Giovanni La Punta, San Gregòrio di Catània, San Pietro Clarenza, Sant’Àgata li Battiati, Santa Maria di Licodìa, Santa Venerina, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande, Zafferana Etnèa); Area Metropolitana di Messina, comprendente 51 Comuni (Alì, Alì Terme, Antillo, Barcellona Pozzo di Gotto, Casalvècchio Sìculo, Castelmola, Castroreale, Condrò, Fiumedinisi, Forza d’Agrò, Furci Sìculo, Fùrnari, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Gualtieri Sicaminò, Itala, Leni, Letojanni, Lìmina, Lipari, Malfa, Mandanici, Merì, Messina, Milazzo, Monforte San Giorgio, Mongiùffi Melìa, Nizza di Sicìlia, Pace del Mela, Pagliara, Roccafi orita, Roccalumera, Roccavaldina, Rometta, San Filippo del Mela, San Pièr Niceto, Sant’Alèssio Sìculo, Santa Lucìa del Mela, Santa Marina Salina, Santa Teresa di Riva, Saponara, Sàvoca, Scaletta Zanclèa, Spadafora, Taormina, Terme Vigliatore, Torregrotta, Valdina, Venètico, Villafranca Tirrena); Area Metropolitana di Palermo, comprendente 27 Comuni (Altavilla Mìlicia, Altofonte, Bagherìa, Balestrate, Belmonte Mezzagno, Bolognetta, Borgetto, Capaci, Carini, Casteldàccia, Cìnisi, Ficarazzi, Giardinello, Ìsola delle Fèmmine, Misilmeri, Monreale, Montelepre, Palermo, Partinico, Santa Flàvia, Tèrmini Imerese, Terrasini, Torretta, Trabìa, Trappeto, Ùstica, Villabate).
 
Comunità montane. Sono state soppresse dall’art. 45 della legge regionale 6 marzo 1986, n. 9.
 
Unità Sanitarie Locali. Azienda Usl 1 di Agrigento; Usl 2 di Caltanissetta; Usl 3 di Catania; Usl 4 di Enna; Usl 5 di Messina; Usl 6 di Palermo; Usl 7 di Ragusa; Usl 8 di Siracusa; Usl 9 di Trapani.
 
Distretti scolastici. In provincia di Agrigento: n. 1 con sede a Sciacca, n. 2 (Ribera), n. 3 (Bivona), n. 4 (Aragona), n. 5 (Agrigento), n. 6 (Licata), n. 7 (Canicattì); in provincia di Caltanissetta: n. 8 (Mussomeli), n. 9 (Caltanissetta), n. 10 (Gela), n. 11 (Riesi); in provincia di Catania: nn. 12, 13 e 14 (Catania), n. 15 (Caltagirone), n. 16 (Militello in Val di Catania), n. 17 (Palagonia), n. 18 (Trecastagni), n. 19 (Acireale), n. 20 (Giarre), n. 21 (Randazzo), n. 22 (Adrano), n. 23 (Paternò); in provincia di Enna: n. 24 (Enna), n. 25 (Agira), n. 26 (Nicosia), n. 27 (Piazza Armerina); in provincia di Messina: nn. 28 e 29 (Messina), n. 30 (Santo Stefano di Camastra), n.
31 (Sant’Agata di Militello), n. 32 (Capo d’Orlando), n. 33 (Patti), n. 34 (Francavilla di Sicilia), n. 35 (Taormina), n. 36 (Santa Teresa di Riva), n.37 (Milazzo), n. 38 (Barcellona Pozzo di Gotto); in provincia di Palermo: nn. 39, 40, 41, 42 e 43 (Palermo), n. 44 (Partinico), n. 45 (Bagheria), n. 46 (Termini Imerese), n. 47 (Monreale), n. 48 (Cefalù), n. 49 (Corleone), n. 50 (Lercara Friddi), n. 51 (Petralia Soprana); in provincia di Ragusa: n. 52 (Ragusa), n. 53 (Vittoria), n. 54 (Modica); in provincia di Siracusa: n. 55 (Palazzo Acreide), n. 56 (Noto), n. 57 (Lentini), n. 58 (Augusta), n. 59 (Siracusa); in provincia di Trapani: n. 60 (Trapani), n. 61 (Erice), n.62 (Alcamo), n. 63 (Marsala), n. 64 (Mazara del Vallo), n. 65 (Castelvetrano).

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