Cittadina di pianura di età antica; vanta un terziario sviluppato e un composito apparato industriale, a fronte dell'involuzione sempre più marcata fatta registrare dall'agricoltura. La comunità dei quartesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, è quasi esclusivamente concentrata nel capoluogo comunale, di cui la recente espansione edilizia ha stravolto l'impianto urbanistico, portandolo a fondersi con le limitrofe Giugliano in Campania, Marano di Napoli e Pozzuoli; nel valutare le caratteristiche insediative del comprensorio quartese, inoltre, non va trascurata l'esistenza di molteplici insediamenti urbani minori (Buongiorno, Cafone, Imperatore, Monteleone, Sciccone, Reginella e Spinelli) sparsi sul territorio comunale, che confina con un'isola amministrativa di Villaricca. Nell'agro comunale il serrato processo di cementificazione contende lo spazio disponibile ai residui coltivi nonché ai prati e alla boscaglia del Piano di Quarto, che costituisce il fondo del più ampio cratere della zona flegrea; quest'ultimo, un tempo malarico, fa oggi confluire le sue acque nell'omonimo canale. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano un cielo su cui brilla una stella e una pianura solcata da una strada romana, fiancheggiata da una colonna miliare su cui è impresso il numero ordinario romano IV; l'immagine è sormontata dalla sigla SPQR, mentre "in punta" si legge la scritta AD QUARTUM LAPIDEM CAMPANIAE VIAE.