Comune montano di origini medievali, che trae sostentamento dall'agricoltura, dalla piccola industria e dal terziario. I buccianesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si concentrano perlopiù nel capoluogo comunale, disposto ai lati di un'arteria viaria principale e affacciato sul corso del fiume Isclero; il resto della comunità risiede in località Pastorano, negli aggregati urbani elementari di Madonna Immacolata e Masseria Ruggieri e in un certo numero di case sparse sui fondi. Sensibili oscillazioni altimetriche caratterizzano il territorio comunale, che si distende in parte nella Valle Caudina, solcata da numerosi corsi d'acqua e rivestita di vigneti, in parte su basse colline, tappezzate di seminativi e oliveti, e in parte sulle pendici del monte Taburno. Quest'ultimo, habitat ideale di numerose specie di uccelli, rapaci, rettili e anfibi, è rivestito da pinete, faggete e da una vasta foresta di querce, castagni, abeti e pini. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è “partito semitroncato”: da un lato, in alto è raffigurata la lettera maiuscola B d'oro su sfondo rosso e in basso un edificio anch'esso rosso, munito di campanile e fondato su una verde pianura; dall'altro lato campeggia, su fondo azzurro, un olivo con undici frutti, che affonda le radici in una verde pianura ed è accompagnato da due stelle a otto raggi d'oro.