Descrizione

Cittadina montana, di origine altomedievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I corleonesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse. Il territorio, fertile e produttivo per la ricchezza di sorgive, caratterizzato da una folta vegetazione boschiva e da meravigliose bellezze naturali, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.613 metri di quota. L’abitato, che sorge adagiato in una conca, protetto da una corona di rocce calcaree, non mostra segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca un leone dorato, raffigurato nell’atto di trattenere, con una branca anteriore, un cuore ardente. Il motto è: ANIMOSA CIVITAS CORLEONIS.

Cittadina montana, di origine altomedievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I corleonesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse. Il territorio, fertile e produttivo per la ricchezza di sorgive, caratterizzato da una folta vegetazione boschiva e da meravigliose bellezze naturali, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.613 metri di quota. L’abitato, che sorge adagiato in una conca, protetto da una corona di rocce calcaree, non mostra segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca un leone dorato, raffigurato nell’atto di trattenere, con una branca anteriore, un cuore ardente. Il motto è: ANIMOSA CIVITAS CORLEONIS.

Storia

Le origini del toponimo sono estremamente incerte: arabe per alcuni, prearabiche per altri, forse dal latino CORYLUS, ‘nocciolo’. Un’ulteriore ipotesi suggerisce un etimo antroponimico. La sua origine altomedievale è testimoniata dai reperti archeologici bizantini della zona. Le prime attestazioni documentate a proposito della sua costituzione risalgono al 575 d.C., quando fu costruito il monastero benedettino della Maddalena. Fu conquistata e abitata dai normanni, che riuscirono a scacciare gli arabi. Il conte Ruggero il Normanno concesse la giurisdizione del feudo alla diocesi di Palermo, che nel 1176 passò all’abate di Monreale. Nel Trecento vi regnò l’imperatore Federico II, che ripopolò il borgo con una colonia di lombardi. Successivamente la popolazione locale partecipò alla rivolta dei Vespri Siciliani, resistendo agli angioini. Nel 1892 nacque qui uno dei primi esempi di moderna organizzazione sindacale: il Fascio dei contadini. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa madre, edificata nel 1382 e dedicata a San Martino, al cui interno spiccano notevoli opere del Novelli e un crocifisso ligneo del XIV secolo; la chiesa di Santa Rosalia, costruita nel Seicento; la chiesa di Sant’Andrea, del Trecento; la parrocchiale dell’Addolorate, eretta nel Settecento; la chiesa di Santa Maria del Gesù, che presenta un pregevole chiostro quattrocentesco; i ruderi della Torre saracena del “castello soprano”.

Le origini del toponimo sono estremamente incerte: <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABE'>arabe</a> per alcuni, prearabiche per altri, forse dal latino CORYLUS, ‘nocciolo’. Un’ulteriore ipotesi suggerisce un etimo antroponimico. La sua origine altomedievale è testimoniata dai reperti archeologici <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINI'>bizantini</a> della zona. Le prime attestazioni documentate a proposito della sua costituzione risalgono al 575 d.C., quando fu costruito il monastero benedettino della Maddalena. Fu conquistata e abitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>, che riuscirono a scacciare gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a>. Il conte Ruggero il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>Normanno</a> concesse la giurisdizione del feudo alla diocesi di Palermo, che nel 1176 passò all’abate di Monreale. Nel Trecento vi regnò l’imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FEDERICOII'>Federico II</a>, che ripopolò il borgo con una colonia di lombardi. Successivamente la popolazione locale partecipò alla rivolta dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=VESPRISICILIANI'>Vespri Siciliani</a>, resistendo agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ANGIOINI'>angioini</a>. Nel 1892 nacque qui uno dei primi esempi di moderna organizzazione sindacale: il Fascio dei contadini. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa madre, edificata nel 1382 e dedicata a San Martino, al cui interno spiccano notevoli opere del Novelli e un crocifisso ligneo del XIV secolo; la chiesa di Santa Rosalia, costruita nel Seicento; la chiesa di Sant’Andrea, del Trecento; la parrocchiale dell’Addolorate, eretta nel Settecento; la chiesa di Santa Maria del Gesù, che presenta un pregevole chiostro quattrocentesco; i ruderi della Torre <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SARACENA'>saracena</a> del “castello soprano”.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 49, di carabinieri e guardia di finanza. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta e si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano in vari comparti. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del legno e del ferro battuto. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti per l’istruzione secondaria di secondo grado. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica “Francesco Bentivegna” e da quella parrocchiale “San Leoluca”. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche periodici locali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi da tennis, da pallavolo e da bocce. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio ospedaliero.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 49, di carabinieri e guardia di finanza. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta e si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano in vari comparti. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del legno e del ferro battuto. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti per l’istruzione secondaria di secondo grado. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica “Francesco Bentivegna” e da quella parrocchiale “San Leoluca”. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche periodici locali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi da tennis, da pallavolo e da bocce. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

La sua vicinanza al Bosco della Ficuzza, un’immensa oasi verde creata verso la fine del 1700 da Ferdinando il Borbone e caratterizzata da ricca vegetazione (querce, frassini, sugheri e aceri) e fauna (varie specie di uccelli e cinghiali), costituisce un valido motivo di attrazione per quanti amino stare a stretto contatto con la natura. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: il carnevale; i suggestivi riti del Venerdì Santo; la festa grande di primavera, a marzo; la sagra dei prodotti caseari, a maggio e a giugno; la fiera generica, a giugno; la fiera del bestiame e la “sagra di cecere”, a ottobre. Il Patrono, San Leoluca, si festeggia il primo marzo. Ha dato i natali a Filippo Latino diventato San Bernardo da Corleone (1605-1667), all’incisore Giuseppe Vasi (1710-1782), al patriota Francesco Bentivegna (1820-1856), al pittore Pippo Rizza (1900-1964).

La sua vicinanza al Bosco della Ficuzza, un’immensa oasi verde creata verso la fine del 1700 da Ferdinando il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BORBONE'>Borbone</a> e caratterizzata da ricca vegetazione (querce, frassini, sugheri e aceri) e fauna (varie specie di uccelli e cinghiali), costituisce un valido motivo di attrazione per quanti amino stare a stretto contatto con la natura. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: il carnevale; i suggestivi riti del Venerdì Santo; la festa grande di primavera, a marzo; la sagra dei prodotti caseari, a maggio e a giugno; la fiera generica, a giugno; la fiera del bestiame e la “sagra di cecere”, a ottobre. Il Patrono, San Leoluca, si festeggia il primo marzo. Ha dato i natali a Filippo Latino diventato San Bernardo da Corleone (1605-1667), all’incisore Giuseppe Vasi (1710-1782), al patriota Francesco Bentivegna (1820-1856), al pittore Pippo Rizza (1900-1964).

Località

Ficuzza

Ficuzza

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Corleone rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.