Descrizione

Comune di montagna, dalle origini medievali e dall'economia basata prevalentemente sulle attività industriali e su quelle agricole. La comunità dei verceiesi, in cui si rileva un indice di vecchiaia con valori nella media, si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Fopaccia. Il territorio comunale, in forte espansione edilizia, è bagnato su tutto il confine occidentale dal lago di Mezzola, e presenta un profilo geometrico abbastanza vario e mosso, grazie alla presenza di notevoli differenze di quota che vanno da un minimo di 199 metri sul livello del mare ad un massimo di 2.050 metri. Dal punto di vista paesaggistico è caratterizzato da vegetazione tipicamente alpestre. L'area, parzialmente bonificata in questo secolo, possiede caratteristiche biologiche di ambiente palustre unico in Italia  

Comune di montagna, dalle origini medievali e dall'economia basata prevalentemente sulle attività industriali e su quelle agricole. La comunità dei verceiesi, in cui si rileva un indice di vecchiaia con valori nella media, si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Fopaccia. Il territorio comunale, in forte espansione edilizia, è bagnato su tutto il confine occidentale dal lago di Mezzola, e presenta un profilo geometrico abbastanza vario e mosso, grazie alla presenza di notevoli differenze di quota che vanno da un minimo di 199 metri sul livello del mare ad un massimo di 2.050 metri. Dal punto di vista paesaggistico è caratterizzato da vegetazione tipicamente alpestre. L'area, parzialmente bonificata in questo secolo, possiede caratteristiche biologiche di ambiente palustre unico in Italia  

Storia

Il toponimo deriva forse dal personale latino VERCILIA ed è menzionato per la prima volta in un documento dell'undicesimo secolo. Nel XVII secolo, dopo l'abbandono della Valchiavenna da parte dei grigioni, la zona fu contesa per un ventennio tra Spagna, Venezia, Francia e Svizzera, divenendo teatro di una battaglia: il barone di Pappenheim, al servizio della Spagna, nel '600 ottenne una clamorosa vittoria sulle truppe francesi del marchese di Coeuvres. Nel 1848, dopo il ritorno nella valle degli austriaci, precedentemente scacciati, il patriota chiavennasco Francesco Dolzino con 200 uomini disarmò il presidio austriaco e riuscì con uno stratagemma a far indietreggiare il nemico; nel frattempo Mazzini da Lugano incoraggiava gli insorti con una lettera. Come subitanea reazione gli austriaci misero a fuoco l'abitato e tale fatto è ricordato in una poesia del Carducci, nella quale il poeta esalta il coraggio della comunità. Interessante è la parrocchiale, che conserva una tela del '600 raffigurante il Patrono locale. La chiesa, fu ampliata nel XVIII secolo in seguito alla costruzione del campanile; recentemente restaurata, la costruzione fu affrescata del secolo da Giuseppe Maggi di Carate Lario. Graziose anche le due chiesette: di S. Anna, eretta nel '700, e della Madonna della Neve, risalente al XVII secolo; poste sui due versanti opposti della valle dei Ratti, le chiesette si fronteggiano incorniciate da un panorama suggestivo.  

Il toponimo deriva forse dal personale latino VERCILIA ed è menzionato per la prima volta in un documento dell'undicesimo secolo. Nel XVII secolo, dopo l'abbandono della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALCHIAVENNA'>Valchiavenna</a> da parte dei grigioni, la zona fu contesa per un ventennio tra Spagna, Venezia, Francia e Svizzera, divenendo teatro di una battaglia: il barone di Pappenheim, al servizio della Spagna, nel '600 ottenne una clamorosa vittoria sulle truppe francesi del marchese di Coeuvres. Nel 1848, dopo il ritorno nella valle degli austriaci, precedentemente scacciati, il patriota chiavennasco Francesco Dolzino con 200 uomini disarmò il presidio austriaco e riuscì con uno stratagemma a far indietreggiare il nemico; nel frattempo Mazzini da Lugano incoraggiava gli insorti con una lettera. Come subitanea reazione gli austriaci misero a fuoco l'abitato e tale fatto è ricordato in una poesia del Carducci, nella quale il poeta esalta il coraggio della comunità. Interessante è la parrocchiale, che conserva una tela del '600 raffigurante il Patrono locale. La chiesa, fu ampliata nel XVIII secolo in seguito alla costruzione del campanile; recentemente restaurata, la costruzione fu affrescata del secolo da Giuseppe Maggi di Carate Lario. Graziose anche le due chiesette: di S. Anna, eretta nel '700, e della Madonna della Neve, risalente al XVII secolo; poste sui due versanti opposti della valle dei Ratti, le chiesette si fronteggiano incorniciate da un panorama suggestivo.  

Economia

Il comune ospita esclusivamente gli uffici pubblici municipali e postali. Dal punto di vista economico il comune non dispone di vasti terreni agricoli né di prati. Sono presenti alcune coltivazioni non estensive di cereali, vite e frutta; abbastanza sviluppato è l'allevamento, soprattutto nel settore dei caprini, degli ovini e dei bovini. Anche l'industria costituisce un fonte di reddito importante, pur se di modesta entità: i comparti industriali più sviluppati sono quello della produzione lattiero-casearia, della falegnameria, dell'edilizia. Scarsamente sviluppate le attività connesse al turismo. Non si segnalano particolari servizi pubblici e sociali. L'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria non è rappresentato. Le istituzioni scolastiche locali impartiscono solamente l'istruzione materna e quella elementare ma non quella secondarie di primo e secondo grado; dal punto di vista delle strutture culturali, comunque, è presente una biblioteca. Non sono presenti particolari strutture per lo sport e per il tempo libero. Buona la rete distributiva e commerciale, che soddisfa le esigenze della comunità, pur essendo di modeste dimensioni. Per quanto riguarda le strutture sanitarie, manca il servizio ospedaliero, mentre è garantito quello farmaceutico.  

Il comune ospita esclusivamente gli uffici pubblici municipali e postali. Dal punto di vista economico il comune non dispone di vasti terreni agricoli né di prati. Sono presenti alcune coltivazioni non estensive di cereali, vite e frutta; abbastanza sviluppato è l'allevamento, soprattutto nel settore dei caprini, degli ovini e dei bovini. Anche l'industria costituisce un fonte di reddito importante, pur se di modesta entità: i comparti industriali più sviluppati sono quello della produzione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIA'>lattiero-casearia</a>, della falegnameria, dell'edilizia. Scarsamente sviluppate le attività connesse al turismo. Non si segnalano particolari servizi pubblici e sociali. L'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria non è rappresentato. Le istituzioni scolastiche locali impartiscono solamente l'istruzione materna e quella elementare ma non quella secondarie di primo e secondo grado; dal punto di vista delle strutture culturali, comunque, è presente una biblioteca. Non sono presenti particolari strutture per lo sport e per il tempo libero. Buona la rete distributiva e commerciale, che soddisfa le esigenze della comunità, pur essendo di modeste dimensioni. Per quanto riguarda le strutture sanitarie, manca il servizio ospedaliero, mentre è garantito quello farmaceutico.  

Relazioni

Nonostante la vicinanza con il lago di Mezzola ed il lago di Como, il turismo lacustre è scarsamente sviluppato. Anche i rapporti  con i centri vicini non sono particolarmente rilevanti e sono determinati principalmente determinati  per lo più dall'assenza di servizi e dalla necessità di accedere alle strutture dei comuni meglio dotati. La gente del luogo trova lavoro per la maggior parte fuori dal comune, o come pendolare oltre frontaliera o emigrante in Svizzera. Il calendario delle manifestazioni e degli eventi speciali non prevede appuntamenti particolari durante l'anno, tali da attirare consistenti flussi di visitatori. La comunità festeggia come Patrono S. Fedele, celebrato il 28 ottobre.  

Nonostante la vicinanza con il lago di Mezzola ed il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a>, il turismo lacustre è scarsamente sviluppato. Anche i rapporti  con i centri vicini non sono particolarmente rilevanti e sono determinati principalmente determinati  per lo più dall'assenza di servizi e dalla necessità di accedere alle strutture dei comuni meglio dotati. La gente del luogo trova lavoro per la maggior parte fuori dal comune, o come pendolare oltre frontaliera o emigrante in Svizzera. Il calendario delle manifestazioni e degli eventi speciali non prevede appuntamenti particolari durante l'anno, tali da attirare consistenti flussi di visitatori. La comunità festeggia come Patrono S. Fedele, celebrato il 28 ottobre.  

Località

Lago di Mezzola

Lago di Mezzola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Verceia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.