LAGO DI COMO:
Il magnifico bacino del Lago di Como, o Lario, circondato dallo sfondo delle Prealpi, è di origine glaciale, come tutti gli altri laghi prealpini. Ha una superficie di 146 kmq, è lungo in linea d'aria fra Como e Colico circa 46 km, ha una larghezza che varia fra i 4,5 km e i 650 m fra Careno e Torriggia. Riceve le acque di ben trentasette immissari tra cui l'Adda, che raccoglie le acque provenienti dalla Valtellina, dalla Mena, dalla Val Bregaglia e dalla Val San Giacomo. L'Adda ne rappresenta anche l'unico emissario, fuoriuscendo dal ramo che volge verso Lecco, reso celebre dalla menzione che ne fa il Manzoni nei 'Promessi Sposi'. È il più profondo lago d'Italia, raggiungendo in uno dei punti più stretti del ramo di Como, quasi di fronte ad Argegno (CO), la profondità massima di 410 m. Il regime delle acque è vincolato all'apporto esterno per cui aumenta nei periodi di maggiore piovosità e diminuisce in quelli di siccità. Il clima è mite e ventilato per la presenza della 'breve', brezza mattutina, che monta verso le valli e del 'tiveno' che di notte soffia in direzione opposta. Molto tipica è la forma a Y rovesciata, che lo suddivide in tre rami e che contribuisce a rendere il suo paesaggio molto vario: il ramo di Como, stretto e tortuoso; il ramo di Lecco, rettilineo e dominato da alte montagne, come le Grigne; il ramo di Colico (o di Gera, da Gera Lario, in provincia di Como, a differenza di Colico, che si trova in provincia di Lecco), largo e maestoso. All'incontro dei tre rami si trova il cosiddetto 'bacino di centro lago', certamente il settore più bello per l'ampiezza e la varietà dei panorami. Qui, favorite da un clima mitissimo e regolare, che consente colture tipicamente mediterranee, si trovano alcune fra le più rinomate località di villeggiatura: Bellagio (CO), elegante e in splendida posizione, con le fastose ville Melzi e Serbelloni e le pittoresche viuzze del borgo antico; Tremezzo (CO), con le magnifiche fioriture di azalee e rododendri della villa Carlotta e la magnifica vista sul bacino lacustre; e ancora, sempre in provincia di Como, Menaggio, Moltrasio e Cernobbio, con la magnifica villa d'Este, punto fisso di riferimento della mondanità internazionale, nonché, in provincia di Lecco, Bellano e Varenna. La bellezza, la varietà e l'ottimo clima di questi piccoli centri furono scoperti da nobili milanesi che cominciarono a costruirvi le loro ville nel XVIII secolo e da viaggiatori stranieri, soprattutto inglesi, che definirono il lago come 'il più bello del mondo'; da allora la sua fortuna turistica non ha più conosciuto pause. È, inoltre, un luogo di grande richiamo per gli appassionati di pesca sportiva, per la ricchezza delle sue acque, che, soprattutto in passato, costituivano una fonte primaria di lavoro e di sopravvivenza per i borghi di pescatori disseminati lungo le sue rive. Allora i pesci venivano commerciati, in parte freschi ed in parte disseccati e salati (missoltitt). Ancor oggi la pesca nei rami di Como, di Lecco e di Colico è un'attività praticata a fini commerciali e il pesce di lago è una delle specialità più rinomate dei ristoranti locali, che lo cucinano ancora secondo le antiche tradizioni; quest'attività però ha gradualmente perso la sua importanza man mano che si sviluppavano le attività turistiche, nuova fonte di ricchezza per questa bella zona. Sono quasi esclusivamente gli sportivi a praticare la pesca di lago, oggigiorno, sia dalle rive del bacino che dalle barche, cimentandosi nelle varie tecniche della pesca sportiva. Tra i pesci più ambiti dai pescatori e di cui il Lario è molto ricco si trovano gli agoni, le arborelle, le tinche, le anguille, i lavarelli, le trote, i pesci persici. Comunque, allo scopo di tutelare il patrimonio ittico lariano e di non depauperarne le acque, sono stati da tempo istituiti per le diverse specie di pesci i periodi di divieto, che coincidono con la stagione riproduttiva e le misure minime, al di sotto delle quali il pescato deve essere rimesso in acqua.