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VERRI ALESSANDRO
Approfondimento
Approfondimento: VERRI ALESSANDRO
Letterato e scrittore, nacque a Milano nel 1791, studiò prima presso gli Scolopi, a Merate (nell'attuale provincia di Lecco), poi nel collegio dei Barnabiti, a Milano, e infine conseguì la laurea in giurisprudenza presso il collegio dei Giureconsulti. Insieme con il fratello Pietro si avvicinò all'Illuminismo, scrisse un 'Saggio della Storia d'Italia', fu nell'Accademia dei Pugni, fondata nel 1760-61 e partecipò attivamente al periodico 'Il Caffè'. Viaggiò in Francia e in Inghilterra, poi si stabilì a Roma dove, allontanatosi dalle idee del fratello, si interessò alla cultura classica, imparando il greco e facendo una traduzione dell'Iliade. La sua conoscenza della letteratura inglese lo fece avvicinare alle opere di Shakespeare, con la traduzione dell'Amleto e dell'Otello, e lo invogliò a scrivere due tragedie: la 'Pantea' e la 'Congiura di Milano'. La sua notorietà è, però, legata alla composizione di tre romanzi: 'Le avventure di Saffo' (1782), in cui narra con citazioni erudite e precise conoscenze archeologiche l'amore della poetessa di Lesbo per Faone; 'Notti romane' (1792-1804), in cui immagina di incontrare presso la tomba degli Scipioni le ombre dei poeti antichi e di assistere al loro colloquio; la 'Vita di Erostato' (pubblicata nel 1815), in cui il protagonista, che incendiò il tempio di Artemide ad Efeso, è visto come un eroe in cerca di gloria. Quest'ultimo romanzo fu composto a Camerino (MC), nelle Marche, dove il Verri si era rifugiato nel 1793 con la compagna Margherita Boccapadule Gentili, preoccupato per gli sviluppi della rivoluzione in Francia. Nel 1794 andò a Milano e l'anno successivo viaggiò fino a Napoli. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Roma, dove compose le 'Vicende memorabili dei suoi tempi', opera nella quale espresse la sua incomprensione nei riguardi del grande cambiamento nel campo politico e sociale determinato dalla rivoluzione francese. Morì nel 1816.
