Descrizione

Comune di montagna, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia di tipo prettamente agricolo. La quasi totalità degli talanesi, con un indice di vecchiaia nella media, vive nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, comprensivo dell’area di Trocco is Gespas, in contestazione con il comune di Urzulei , presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.506 metri di quota. L’abitato è caratterizzato da antiche case costruite in granito, circondate da irregolarissime strade; il suo andamento plano-altimetrico è tipico di montagna.

Comune di montagna, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia di tipo prettamente agricolo. La quasi totalità degli talanesi, con un indice di vecchiaia nella media, vive nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, comprensivo dell’area di Trocco is Gespas, in contestazione con il comune di Urzulei , presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.506 metri di quota. L’abitato è caratterizzato da antiche case costruite in granito, circondate da irregolarissime strade; il suo andamento plano-altimetrico è tipico di montagna.

Storia

La sua denominazione, attestata dalle forme “Talana” e “Talaria”, non ha una chiara origine e appartiene, probabilmente, allo strato linguistico protosardo. È dunque fantasiosa l’interpretazione di alcuni studiosi secondo la quale il toponimo deriverebbe dalla voce greco-bizantina che indica ‘lavoro in lana’. Abitata già in epoca preistorica, nel Medioevo fu aggregata alla curatoria dell’Ogliastra, nel Giudicato di Cagliari. A metà del XIII secolo entrò a far parte del Giudicato di Gallura e, successivamente, fu conquistata dai pisani. Con l’arrivo sull’isola degli Aragonesi, che registrano l’importante vittoria nella battaglia di Macomer, anch’essa, come altri paesi sardi, fu incorporata nei domini spagnoli. Suo ultimo feudatario fu Berengario Carroz, che resse il governo locale fino al 1839, anno dell’abolizione dei feudi. Nella prima metà dell’Ottocento la sua popolazione si dedicò, senza riuscire, però, a ottenere le ricchezze sognate, alla raccolta dell’oro nei i numerosi giacimenti presenti. Tra i monumenti di maggior pregio figurano: il nuraghe complesso di Bau ‘e Tanca che domina, con il granitico delle strutture megalitiche, il vasto altopiano di Marghine; la parrocchiale di Santa Marta; la chiesetta campestre, costruita di recente, dedicata a San Giovanni; la chiesa di Sant’Efisio, a cui appartiene la leggenda che racconta della scomparsa di un bambino e dell’ apparizione del Santo al padre disperato, che promette la costruzione del tempio in cambio del ritrovamento del figlio.

La sua denominazione, attestata dalle forme “Talana” e “Talaria”, non ha una chiara origine e appartiene, probabilmente, allo strato linguistico protosardo. È dunque fantasiosa l’interpretazione di alcuni studiosi secondo la quale il toponimo deriverebbe dalla voce greco-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BIZANTINA'>bizantina</a> che indica ‘lavoro in lana’. Abitata già in epoca preistorica, nel Medioevo fu aggregata alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=OGLIASTRA'>Ogliastra</a>, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Cagliari. A metà del XIII secolo entrò a far parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODIGALLURA'>Giudicato di Gallura</a> e, successivamente, fu conquistata dai pisani. Con l’arrivo sull’isola degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>, che registrano l’importante vittoria nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BATTAGLIADIMACOMER'>battaglia di Macomer</a>, anch’essa, come altri paesi sardi, fu incorporata nei domini spagnoli. Suo ultimo feudatario fu <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BERENGARIOCARROZ'>Berengario Carroz</a>, che resse il governo locale fino al 1839, anno dell’abolizione dei feudi. Nella prima metà dell’Ottocento la sua popolazione si dedicò, senza riuscire, però, a ottenere le ricchezze sognate, alla raccolta dell’oro nei i numerosi giacimenti presenti. Tra i monumenti di maggior pregio figurano: il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> complesso di Bau ‘e Tanca che domina, con il granitico delle strutture megalitiche, il vasto altopiano di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MARGHINE'>Marghine</a>; la parrocchiale di Santa Marta; la chiesetta campestre, costruita di recente, dedicata a San Giovanni; la chiesa di Sant’Efisio, a cui appartiene la leggenda che racconta della scomparsa di un bambino e dell’ apparizione del Santo al padre disperato, che promette la costruzione del tempio in cambio del ritrovamento del figlio.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura, la principale fonte dell’economia locale, è specializzata nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, ulivi, agrumeti e alberi da frutta nonché nell’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è scarsamente sviluppata: le uniche attività secondarie che si registrano riguardano i comparti edile e alimentare. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. È presente la biblioteca comunale per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura, la principale fonte dell’economia locale, è specializzata nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, ulivi, agrumeti e alberi da frutta nonché nell’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è scarsamente sviluppata: le uniche attività secondarie che si registrano riguardano i comparti edile e alimentare. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. È presente la biblioteca comunale per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete di maggiore afflusso turistico, la sua vicinanza ai monti del Gennargentu e al parco del golfo di Orosei, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e di effettuare interessanti escursioni nei boschi circostanti tra lecci e ontani dove sgorgano numerose sorgenti d’acqua, tra cui la famosa Funtana Filixi. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere segnalate: la festa di Sant’Efisio, la prima domenica di maggio, e quella di San Michele Arcangelo, il 29 settembre. La festa della Patrona, Santa Marta, si celebra la prima domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il 29 luglio in occasione di altri festeggiamenti in onore della Santa.

Sebbene non figuri tra le mete di maggiore afflusso turistico, la sua vicinanza ai monti del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GENNARGENTU'>Gennargentu</a> e al parco del golfo di Orosei, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e di effettuare interessanti escursioni nei boschi circostanti tra lecci e ontani dove sgorgano numerose sorgenti d’acqua, tra cui la famosa Funtana Filixi. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere segnalate: la festa di Sant’Efisio, la prima domenica di maggio, e quella di San Michele Arcangelo, il 29 settembre. La festa della Patrona, Santa Marta, si celebra la prima domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il 29 luglio in occasione di altri festeggiamenti in onore della Santa.

Località

Trocco Is Gespas

Trocco Is Gespas