Descrizione

Cittadina costiera di antiche origini, la cui economia si basa soprattutto sull’industria e sul turismo, cui si affiancano le tradizionali attività agricole. I recchesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che non fa registrare segni di espansione edilizia. Il territorio, classificato collinare, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 580 metri di quota. L’abitato, che si estende tra il verde delle pendici collinari e l’azzurro del mare, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dell’insegna municipale campeggia una torre civica d’argento.

Cittadina costiera di antiche origini, la cui economia si basa soprattutto sull’industria e sul turismo, cui si affiancano le tradizionali attività agricole. I recchesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che non fa registrare segni di espansione edilizia. Il territorio, classificato collinare, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 580 metri di quota. L’abitato, che si estende tra il verde delle pendici collinari e l’azzurro del mare, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dell’insegna municipale campeggia una torre civica d’argento.

Storia

È l’antica Ricina, di origine romana, sviluppatasi a seguito della costruzione della via Aurelia. Il toponimo, che nelle fonti genovesi dei secoli XI e XII compare nelle forme di Recho e Reco, deriva probabilmente da un termine preromano. Nell’alto Medioevo appartenne all’arcivescovo di Milano, che vi si era rifugiato, nella seconda metà del VI secolo, per sfuggire all’invasione dei longobardi e al quale fu confermata più tardi dall’imperatore d’oriente. Passata, all’inizio del 1100, sotto il dominio della repubblica marinara di Genova, fu governata da un console, venendo eretta a podesteria e, nel Cinquecento, a capitanato. La storia successiva al declino di Genova ha seguito quella del resto della Liguria, aggregata all’impero francese durante il periodo napoleonico e al regno di Sardegna col congresso di Vienna del 1815. Il patrimonio storico-architettonico annovera: la parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Giovanni Buono, ricostruita negli anni Cinquanta su un precedente edificio di culto, del XVII secolo; la chiesa della Madonna del Suffragio, con facciata e campanile in stile neoclassico; la chiesa di San Francesco, rifatta nel dopoguerra, e, in località Polanesi, la parrocchiale di San Martino, in cui è custodita un’urna cineraria romana.

È l’antica Ricina, di origine romana, sviluppatasi a seguito della costruzione della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=VIAAURELIA'>via Aurelia</a>. Il toponimo, che nelle fonti genovesi dei secoli XI e XII compare nelle forme di Recho e Reco, deriva probabilmente da un termine preromano. Nell’alto Medioevo appartenne all’arcivescovo di Milano, che vi si era rifugiato, nella seconda metà del VI secolo, per sfuggire all’invasione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e al quale fu confermata più tardi dall’imperatore d’oriente. Passata, all’inizio del 1100, sotto il dominio della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a>, fu governata da un console, venendo eretta a podesteria e, nel Cinquecento, a capitanato. La storia successiva al declino di Genova ha seguito quella del resto della Liguria, aggregata all’impero francese durante il periodo napoleonico e al regno di Sardegna col <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a> del 1815. Il patrimonio storico-architettonico annovera: la parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Giovanni Buono, ricostruita negli anni Cinquanta su un precedente edificio di culto, del XVII secolo; la chiesa della Madonna del Suffragio, con facciata e campanile in stile neoclassico; la chiesa di San Francesco, rifatta nel dopoguerra, e, in località Polanesi, la parrocchiale di San Martino, in cui è custodita un’urna cineraria romana.

Economia

È sede di carabinieri e guardia di finanza. L’economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, si avvale, tra l’altro, della produzione di ortaggi, uve, olive, agrumi e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende operanti nei comparti alimentare, edile, cantieristico navale, meccanico, metallurgico, tessile, dell’abbigliamento, della stampa, dell’oreficeria, del legno, dei materiali da costruzione (tra cui il vetro), della produzione e distribuzione di energia elettrica; non mancano fabbriche di mobili e apparecchiature elettriche. Il terziario si compone di una sviluppata rete distributiva e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un liceo scientifico. Buona è la capacità ricettiva, offrendosi possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal locale ospedale. Sotto il profilo sportivo vanta una grande tradizione pallanotista. Recco

È sede di carabinieri e guardia di finanza. L’economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, si avvale, tra l’altro, della produzione di ortaggi, uve, olive, agrumi e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende operanti nei comparti alimentare, edile, cantieristico navale, meccanico, metallurgico, tessile, dell’abbigliamento, della stampa, dell’oreficeria, del legno, dei materiali da costruzione (tra cui il vetro), della produzione e distribuzione di energia elettrica; non mancano fabbriche di mobili e apparecchiature elettriche. Il terziario si compone di una sviluppata rete distributiva e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un liceo scientifico. Buona è la capacità ricettiva, offrendosi possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal locale ospedale. Sotto il profilo sportivo vanta una grande tradizione pallanotista. Recco

Relazioni

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, attratti dalla possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando le specialità gastronomiche locali e godendo del clima mite e della suggestiva cornice paesaggistica. Molto frequentata pure per lavoro, in quanto gli insediamenti industriali e lo sviluppo dell’indotto turistico consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alle sue attività commerciali e alla presenza del presidio ospedaliero e dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citate: le feste di Sant’Antonio e San Giovanni, a giugno; la fiera di San Rocco, ad agosto, e la festa di Nostra Signora del Suffragio, a settembre. Il Patrono, San Giovanni Buono, viene festeggiato il 10 gennaio. Il comune è decorato di medaglia d’oro al merito civile.

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, attratti dalla possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando le specialità gastronomiche locali e godendo del clima mite e della suggestiva cornice paesaggistica. Molto frequentata pure per lavoro, in quanto gli insediamenti industriali e lo sviluppo dell’indotto turistico consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alle sue attività commerciali e alla presenza del presidio ospedaliero e dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citate: le feste di Sant’Antonio e San Giovanni, a giugno; la fiera di San Rocco, ad agosto, e la festa di Nostra Signora del Suffragio, a settembre. Il Patrono, San Giovanni Buono, viene festeggiato il 10 gennaio. Il comune è decorato di medaglia d’oro al merito civile.

Località

Carbonara, Madonna del Fulmine, Verzemma

Carbonara, Madonna del Fulmine, Verzemma

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Recco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.