REPUBBLICA MARINARA DI GENOVA:
Quello delle repubbliche marinare costituisce uno dei più interessanti capitoli della storia del Mediterraneo e dell'Italia medievale. Questo termine, che in senso lato può essere esteso a comprendere numerose città costiere, non solo italiane, che godettero di prosperità economica grazie alla loro attività commerciale in un quadro di larga autonomia politica, in senso stretto viene utilizzato in riferimento a quattro città italiane: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia. Nel vuoto che caratterizzava i secoli dell'Alto Medioevo, Genova, così come le altre, organizzò in modo autonomo la propria difesa, dotandosi di forti flotte da guerra, e fu in grado, nei secoli X e XI, di passare all'offensiva, sfruttando abilmente la rivalità tra la potenza marittima bizantina e quella musulmana. Si alleò con Pisa nel 1015, sottraendo la Sardegna ai musulmani, e un secolo dopo liberò le Baleari. Sul piano istituzionale si vennero a formare dei governi autonomi, espressione del ceto mercantile che costituiva il nerbo della potenza cittadina. Il motivo per cui le repubbliche marinare unirono i loro sforzi tanto da instaurare il predominio italiano nel Mediterraneo furono le crociate, che offrirono appunto l'occasione all'espansionismo marinaro italiano. Questo portò ad una specie di colonialismo; in realtà si trattava di basi, di scali, di stabilimenti commerciali, insomma di un tipo di colonie unico nella storia dei domini d'oltremare. Ne derivò comunque una grande influenza politica locale: infatti i mercanti italiani costituivano, nei centri dei loro affari, associazioni di carattere corporativo, dirette a ottenere dai governi locali privilegi giurisdizionali, fiscali e doganali, e ne nacquero varie signorie personali. Ma questo dominio non poteva non portare ad acuire le rivalità, che tra l'altro erano sempre esistite, tra le quattro repubbliche marinare italiane, che covavano sotto la cenere dell'unico vincolo comune, la religione cristiana. Quindi, Amalfi fu la prima vittima ad opera dei Pisani nel 1137; la rivalità tra Pisa e Genova si acuì nel corso del XIII secolo e sfociò nella battaglia navale della Meloria (1284) che segnò l'inarrestabile declino della potenza pisana. Più lungo il duello tra Genova e Venezia: entrambe avevano approfittato del declino della potenza bizantina per allargare i loro domini nel Levante (con la costituzione dell'Impero latino d'Oriente, nel 1204, Venezia aveva occupato Creta, le isole ionie e parte di quelle egee); la loro supremazia si protrasse con alterne vicende per tutto il secolo successivo, sancendo la supremazia dei veneziani sui genovesi, indeboliti dalle contese interne tra guelfi e ghibellini e dalle lotte tra le maggiori famiglie.