Descrizione

Cittadina di pianura, di origine antica, la cui economia è caratterizzata da attività agricole, industriali e commerciali. Gli estensi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono distribuiti in numerosi nuclei abitati; una buona parte della popolazione vive in case sparse sul territorio. L’espansione edilizia ha determinato la sua contiguità con i comuni di Villa Estense, Monselice e Ospedaletto Euganeo. Il territorio, che presenta un profilo geometrico irregolare, è attraversato dal corso di diversi canali ed è caratterizzato da variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta un castello turrito, rosso, la cui porta, sormontata dal leone aureo di San Marco, reca una croce latina, rossa.

Cittadina di pianura, di origine antica, la cui economia è caratterizzata da attività agricole, industriali e commerciali. Gli estensi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono distribuiti in numerosi nuclei abitati; una buona parte della popolazione vive in case sparse sul territorio. L’espansione edilizia ha determinato la sua contiguità con i comuni di Villa Estense, Monselice e Ospedaletto Euganeo. Il territorio, che presenta un profilo geometrico irregolare, è attraversato dal corso di diversi canali ed è caratterizzato da variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta un castello turrito, rosso, la cui porta, sormontata dal leone aureo di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANMARCO'>San Marco</a>, reca una croce latina, rossa.

Storia

Il toponimo sembra indicare che in passato fosse attraversata dall’Adige (si farebbe derivare, infatti, da “Athesis”, termine che significa appunto Adige). Gli ingenti reperti archeologici raccolti dimostrano che fu abitata fin dai tempi più antichi; in particolare è riccamente documentata la presenza della civiltà paleoveneta e di quella romana. Nel periodo medioevale subì le invasioni e le devastazioni dei popoli barbarici, e solo intorno al Mille cominciò a conoscere una certa tranquillità. A partire da questa data fu proprietà di una famiglia che prese il nome del luogo, e dopo il 1213 passò sotto il dominio del comune di Padova; vi fu, poi, la signoria dei Carraresi, e in seguito il lungo governo della Repubblica veneta. Riguardo al patrimonio storico-architettonico un elemento di spicco dell’architettura civile è il castello, riedificato dai Carraresi nel 1339, dopo che era stato distrutto nel 1314 dagli Scaligeri. Altri interessanti edifici civili sono: la settecentesca villa Manin; villa Benvenuti, il cui arco d’ingresso è attribuito al Falconetto; villa Roverelli; villa Kunkler, che ospitò i poeti inglesi Byron e Shelley; villa Albrizzi; la grandiosa villa Pesaro, risalente all’inizio del Settecento; il secentesco Palazzo del Municipio, e il palazzo in stile gotico lombardo, sede dal 1848 dell’illustre istituzione del Gabinetto di Lettura. Tra gli edifici sacri sono da citare: il Duomo, che custodisce interessanti opere scultoree e pregevoli dipinti, tra i quali risalta una tela di G.B. Tiepolo; la chiesetta di San Martino, che conserva all’interno affreschi del XIV secolo, e il santuario di Santa Maria delle Grazie.

Il toponimo sembra indicare che in passato fosse attraversata dall’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a> (si farebbe derivare, infatti, da “Athesis”, termine che significa appunto Adige). Gli ingenti reperti archeologici raccolti dimostrano che fu abitata fin dai tempi più antichi; in particolare è riccamente documentata la presenza della civiltà paleoveneta e di quella romana. Nel periodo medioevale subì le invasioni e le devastazioni dei popoli barbarici, e solo intorno al Mille cominciò a conoscere una certa tranquillità. A partire da questa data fu proprietà di una famiglia che prese il nome del luogo, e dopo il 1213 passò sotto il dominio del comune di Padova; vi fu, poi, la signoria dei Carraresi, e in seguito il lungo governo della Repubblica veneta. Riguardo al patrimonio storico-architettonico un elemento di spicco dell’architettura civile è il castello, riedificato dai Carraresi nel 1339, dopo che era stato distrutto nel 1314 dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a>. Altri interessanti edifici civili sono: la settecentesca villa Manin; villa Benvenuti, il cui arco d’ingresso è attribuito al Falconetto; villa Roverelli; villa Kunkler, che ospitò i poeti inglesi Byron e Shelley; villa Albrizzi; la grandiosa villa Pesaro, risalente all’inizio del Settecento; il secentesco Palazzo del Municipio, e il palazzo in stile gotico lombardo, sede dal 1848 dell’illustre istituzione del Gabinetto di Lettura. Tra gli edifici sacri sono da citare: il Duomo, che custodisce interessanti opere scultoree e pregevoli dipinti, tra i quali risalta una tela di G.B. <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=TIEPOLO'>Tiepolo</a>; la chiesetta di San Martino, che conserva all’interno affreschi del XIV secolo, e il santuario di Santa Maria delle Grazie.

Economia

Oltre ad ospitare i consueti uffici municipali e postali, dispone del distretto scolastico n. 51 e di una propria Usl. È sede della stazione dei carabinieri. L’agricoltura riveste ancora un ruolo importante nell’economia locale: si coltivano infatti cereali, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, alberi da frutta. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Sono presenti industrie operanti nei comparti tessile, meccanico, alimentare, chimico, calzaturiero, edile, automobilistico, dell’editoria, cui si affiancano imprese impegnate nella lavorazione del vetro e del legno, nella produzione e distribuzione di energia elettrica e gas, nella raccolta, depurazione e distribuzione d’acqua, nella trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici, nella realizzazione di articoli in gomma, e fabbriche di giochi e giocattoli. Le attività terziarie soddisfano appieno i bisogni della comunità, data la presenza del servizio bancario, di uffici di assicurazioni e di uffici di consulenza informatica. Anche l’offerta di servizi pubblici è buona: le strutture sociali comprendono un asilo nido e una casa di riposo. Mentre tra le strutture destinate all’arricchimento culturale si registra la presenza di biblioteche, di un ricco museo archeologico e di una attività radiotelevisiva privata. Nelle scuole locali si impartisce anche l’istruzione secondaria di secondo grado e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Tra le strutture sanitarie non manca l’ospedale.

Oltre ad ospitare i consueti uffici municipali e postali, dispone del distretto scolastico n. 51 e di una propria Usl. È sede della stazione dei carabinieri. L’agricoltura riveste ancora un ruolo importante nell’economia locale: si coltivano infatti cereali, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, alberi da frutta. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Sono presenti industrie operanti nei comparti tessile, meccanico, alimentare, chimico, calzaturiero, edile, automobilistico, dell’editoria, cui si affiancano imprese impegnate nella lavorazione del vetro e del legno, nella produzione e distribuzione di energia elettrica e gas, nella raccolta, depurazione e distribuzione d’acqua, nella trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici, nella realizzazione di articoli in gomma, e fabbriche di giochi e giocattoli. Le attività terziarie soddisfano appieno i bisogni della comunità, data la presenza del servizio bancario, di uffici di assicurazioni e di uffici di consulenza informatica. Anche l’offerta di servizi pubblici è buona: le strutture sociali comprendono un asilo nido e una casa di riposo. Mentre tra le strutture destinate all’arricchimento culturale si registra la presenza di biblioteche, di un ricco museo archeologico e di una attività radiotelevisiva privata. Nelle scuole locali si impartisce anche l’istruzione secondaria di secondo grado e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Tra le strutture sanitarie non manca l’ospedale.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica. Vive rapporti particolarmente intensi coi centri vicini, causati dalla presenza di strutture sanitarie e di attività industriali e commerciali. Non si segnalano eventi ricorrenti nell’ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini. Si segnala solamnte il trofeo “topolino” di pallamano. La festa della Patrona, Santa Tecla, si celebra il 23 settembre.

Non può essere considerata una meta turistica. Vive rapporti particolarmente intensi coi centri vicini, causati dalla presenza di strutture sanitarie e di attività industriali e commerciali. Non si segnalano eventi ricorrenti nell’ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini. Si segnala solamnte il trofeo “topolino” di pallamano. La festa della Patrona, Santa Tecla, si celebra il 23 settembre.

Località

Bertazzo, Broja, Chiesette Branchine, Deserto, Fornasiero-Bassini, Fuoghi, Marini-Giavarra, Minella, Pagliarin, Rizzi-Fornasiero, Schiavonia, Stazione Sant'Elena, Tognin

Bertazzo, Broja, Chiesette Branchine, Deserto, Fornasiero-Bassini, Fuoghi, Marini-Giavarra, Minella, Pagliarin, Rizzi-Fornasiero, Schiavonia, Stazione Sant'Elena, Tognin

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Este rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.