Descrizione
Comune di montagna di età medievale, le cui origini sono da ricercarsi in età antica. L’attività economica verte principalmente sul settore industriale, sebbene sia un centro frutticolo di un certo rilievo. I cunevensi fanno registrare un indice di vecchiaia nella media. La popolazione è concentrata soprattutto nella zona del capoluogo comunale, mentre una piccola parte risiede in poche case sparse. È in corso una forte espansione edilizia che con ogni probabilità porterà mutamenti in questo assetto urbanistico. Data la presenza di rilievi e vallate, il profilo altimetrico dell’intero territorio comunale è caratterizzato da variazioni molto accentuate, con un minimo di 543 metri e un massimo di 1.950 metri sul livello del mare. L’abitato invece sorge in una zona pianeggiante, panoramica e ricca di frutteti, che non raggiunge i 600 metri di altitudine.
Storia
Fino al 1947 ha fatto parte del comune di Flavon. È del 1205 la prima menzione del toponimo come “de Cunevo”. L’etimologia non è stata chiarita e molto probabilmente risale ad epoca pre-latina. In dialetto è “Cunéo”. L’insediamento umano è da far risalire all’età preistorica. Successivamente fu attraversata da una strada che in età antica favorì l’afflusso di popolazioni che cercavano rifugio nella caverna del Monte Corona. In seguito in questi luoghi si stabilì la famiglia degli Enno. Nei primi anni del XIII secolo il casato era in forte opposizione a quello dei Conti di Eppan, suscitando in tal modo anche la forte avversione del vescovo. Solo nel 1217 furono restituiti ai feudatari indomiti i castelli di Dénno, Nanno e Corona, confiscati proprio dal vescovo durante quegli scontri. Nel 1276 Mainardo II usurpò il castello, che successivamente passò a una famiglia di Flavon. Dal ‘400 furono procuratori e capitani del Conte del Tirolo a gestire e amministrare il castello, le proprietà e i beni annessi fino al 1648, anno in cui perse ogni sua prerogativa e rilevanza cadendo in uno stato di totale abbandono. Il più antico edificio religioso è quello della chiesa di S. Lorenzo. Si presenta come gotica ed è sicuramente anteriore al ‘500, secolo in cui è stata riedificata. Il campanile invece risale al ‘700, mentre gli affreschi interni, scoperti solo nel 1922, sono del 1490. La tomba della famiglia Job è sistemata nella cappella sulla destra. La chiesa parrocchiale del Redentore è sicuramente più recente, essendo stata edificata fra il 1858 e il 1862 e ospita una pala di Leonardo Campochiesa. Nella grotta del Monte Corona si trovano i resti dell’omonima fortificazione. Il Castello della Santa, chiamato anche Villa Ferrari, è anch’esso una costruzione fortificata.
Economia
La coltivazione delle pregiate e famose mele della Valle di Non è per tradizione abbondantemente diffusa e praticata. Anche l’allevamento di bovini continua a farsi segnalare come attività di un certo rilievo. Ad ogni modo il fattore trainante dell’economia resta il settore industriale, principalmente nei comparti dell’elettricità, dell’edilizia e della conservazione di frutta e ortaggi. La rete commerciale e dei servizi è sufficiente, visto che sono presenti sul posto il servizio bancario, la scuola materna ed elementare, i vigili del fuoco e adeguate strutture alberghiere e per la ristorazione. Per quanto riguarda invece la frequenza di istituti per l’istruzione secondaria, il servizio sanitario e farmaceutico e in genere per far fronte alle esigenze della popolazione che non possono essere soddisfatte sul posto è necessario spostarsi nei centri vicini.
Relazioni
Attraverso un percorso in parte su asfalto, percorribile in auto, e in parte su sentiero è possibile raggiungere malga Termoncello che si trova a 1.856 metri di altitudine. È proprio qui, sul valico dove sorge la malga, che il Monte Corno separa la Val di Non dalla Valle di Tovel. Sempre da qui, continuando l’escursione verso nord, è possibile ammirare il lago di Tovel. Un’altra importante attrattiva è sicuramente il Parco naturale Adamello-Brenta. Nel periodo estivo feste e sagre come quella del Santo Redentore, la terza domenica di luglio, e quella di S. Lorenzo, il 10 di agosto, animano la zona e fanno rivivere la tradizione popolare. Non si registrano però eventi ricorrenti particolarmente degni di nota, di carattere culturale o di altra natura. Il Patrono S. Lorenzo si festeggia il 10 agosto.
Località
Corona
- Popolazione 602
- Lat 46° 17' 8,74'' 46.28576111
- Long 11° 2' 5,47'' 11.03485278
- CAP 38010
- Prefisso 0461
- Codice ISTAT 022069
- Codice Catasto D206
- Altitudine slm 572 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/3283 - Superficie 5.59 Km2
- Densità 107,69 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 04:37
- Tramonto 19:48