Comune di alta montagna risalente al Medioevo, che vive essenzialmente del turismo stagionale, essendo sempre più contenuto e marginale il rendimento delle tradizionali attività rurali. La comunità dei campotostari, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, risiede nel minuscolo aggregato urbano di Case Isaia, nelle località di Mascioni, Ortolano e Poggio Cancelli e soprattutto nel capoluogo comunale, il cui patrimonio abitativo, costituito prevalentemente di case in pietra arenaria, è stato intaccato da interventi di ristrutturazione e di trasformazione edilizia non del tutto compatibili con i valori ambientali ed architettonici. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico molto irregolare: abbraccia infatti una zona di impervia montagna, che supera i 2.000 metri con il Monte di Mezzo, contrafforte meridionale della catena della Laga. Le quote elevate assicurano all'abitato un clima fresco in estate ma determinano anche gli accentuati rigori della stagione invernale. Nello stemma , concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia la Vergine, che sorregge con il braccio sinistro il Bambino; sulla pianura che sostiene la Vergine figurano le lettere puntate M, P, C e O; fuori dello scudo, su un nastro svolazzante, c'è il motto OLIM UNIVERSITAS CAMPOTOSTI A. U. Nello stemma usato dal Comune e riprodotto in alto la scritta ABRUZZO ULTRA VNS CAMPOTOSTO corre tutt'intorno all'immagine della Madonna col Bambino; in basso ai lati di questa sono disposte le lettere M.P.C.O.