Descrizione

Centro agricolo collinare, insediatosi in età medievale. La cittadinanza dei carmignanesi, in controtendenza rispetto ad altri piccoli centri della provincia, nel corso degli ultimi dieci anni ha fatto registrare un discreto tasso di crescita, mentre l'indice di vecchiaia è appena superiore alla media. Artimino, Bacchereto, Comeana, La Serra, Poggio alla Malva, San Cristina a Mezzana, Seano, Serra, Spazzavento e Verghereto sono le località tra cui si distribuisce la popolazione. L'andamento demografico positivo è direttamente riscontrabile anche nella discreta spinta edilizia che caratterizza tutte le località del comune, con predilezione per gli edifici di tipo colonico, a uno o due piani e, dove è possibile, con giardino. La storia contadina dell'abitato, legata alla principale attività della coltura della vite e dell'ulivo, ha nel suo corso tranquillo anche momenti di splendore da cui è discesa l'immagine dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Il leone d'oro in campo azzurro era in origine il simbolo della famiglia del nobile carmignanese Musciatto Franzesi, cui Carlo di Valois nel XIV sec. donò la rocca e il castello; il drappo rosso, che attraversa il leone e lo scudo, fu invece concesso alla cittadinanza da Firenze come segno distintivo della locale comunità rispetto al ristabilito potere centrale della Repubblica fiorentina.  

Centro agricolo collinare, insediatosi in età medievale. La cittadinanza dei carmignanesi, in controtendenza rispetto ad altri piccoli centri della provincia, nel corso degli ultimi dieci anni ha fatto registrare un discreto tasso di crescita, mentre l'indice di vecchiaia è appena superiore alla media. Artimino, Bacchereto, Comeana, La Serra, Poggio alla Malva, San Cristina a Mezzana, Seano, Serra, Spazzavento e Verghereto sono le località tra cui si distribuisce la popolazione. L'andamento demografico positivo è direttamente riscontrabile anche nella discreta spinta edilizia che caratterizza tutte le località del comune, con predilezione per gli edifici di tipo colonico, a uno o due piani e, dove è possibile, con giardino. La storia contadina dell'abitato, legata alla principale attività della coltura della vite e dell'ulivo, ha nel suo corso tranquillo anche momenti di splendore da cui è discesa l'immagine dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Il leone d'oro in campo azzurro era in origine il simbolo della famiglia del nobile carmignanese Musciatto Franzesi, cui Carlo di Valois nel XIV sec. donò la rocca e il castello; il drappo rosso, che attraversa il leone e lo scudo, fu invece concesso alla cittadinanza da Firenze come segno distintivo della locale comunità rispetto al ristabilito potere centrale della Repubblica fiorentina.  

Storia

La struttura medievale del comune non ha distrutto i precedenti resti etruschi e romani: ne è un esempio la tomba etrusca di Comeana, la più importante testimonianza delle antiche origini del primo nucleo abitato. Soggetto ai longobardi e ai Franchi sino alla fine del millennio, il destino del piccolo centro è legato in età comunale alle sorti altalenanti della vicina e più potente Pistoia e soprattutto di Firenze, che se ne impossessa a partire dal 1228. Tra il 1325 e il 1328 il potere è in mano al nobile Castruccio Castracani che, su mandato di Ludovico di Baviera, trasforma la Torre civica, dell'XI sec., e il Castello in roccaforti strategiche contro Firenze. Il processo di estensione e di costruzione dello stato principesco ingloba inevitabilmente tutto il territorio comunale con i Medici, cui si deve la splendida villa di Artimino, detta "La Ferdinanda", voluta da Ferdinando I Medici come residenza di caccia e realizzata tra il 1594 e il 1598 dal Buontalenti. Ai Medici succede, senza particolari rivolgimenti, il dominio del casato dei Lorena; nel 1860, infine, si compie l'annessione plebiscitaria al Regno d'Italia. Dopo un secolo, nel 1961, l'estensione territoriale verrà ridotta a favore del nuovo comune di Poggio a Caiano. La villa medicea di Artimino, la Torre e il Castello medievale richiamano in ogni stagione turisti curiosi o scolaresche itineranti che vi fanno sosta almeno per un pomeriggio.  

La struttura medievale del comune non ha distrutto i precedenti resti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> e romani: ne è un esempio la tomba <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> di Comeana, la più importante testimonianza delle antiche origini del primo nucleo abitato. Soggetto ai longobardi e ai Franchi sino alla fine del millennio, il destino del piccolo centro è legato in età comunale alle sorti altalenanti della vicina e più potente Pistoia e soprattutto di Firenze, che se ne impossessa a partire dal 1228. Tra il 1325 e il 1328 il potere è in mano al nobile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=CASTRUCCIOCASTRACANI'>Castruccio Castracani</a> che, su mandato di Ludovico di Baviera, trasforma la Torre civica, dell'XI sec., e il Castello in roccaforti strategiche contro Firenze. Il processo di estensione e di costruzione dello stato principesco ingloba inevitabilmente tutto il territorio comunale con i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a>, cui si deve la splendida <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=VILLADIARTIMINO'>villa di Artimino</a>, detta "La Ferdinanda", voluta da Ferdinando I <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a> come residenza di caccia e realizzata tra il 1594 e il 1598 dal Buontalenti. Ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a> succede, senza particolari rivolgimenti, il dominio del casato dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LORENA'>Lorena</a>; nel 1860, infine, si compie l'annessione plebiscitaria al Regno d'Italia. Dopo un secolo, nel 1961, l'estensione territoriale verrà ridotta a favore del nuovo comune di Poggio a Caiano. La <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=VILLAMEDICEADIARTIMINO'>villa medicea di Artimino</a>, la Torre e il Castello medievale richiamano in ogni stagione turisti curiosi o scolaresche itineranti che vi fanno sosta almeno per un pomeriggio.  

Economia

L'economia locale non è stata particolarmente toccata dallo sviluppo della piccola e media impresa che ha caratterizzato buona parte dei comuni dell'entroterra toscano con il boom industriale degli anni'70. Al contrario, tra l'80 e il ′90 si registra un aumento del numero delle imprese agricole e l'affermazione della coltura degli ulivi e soprattutto della vite, con buoni risultati sul mercato nazionale della locale produzione di olio e di ottimi vini come il "Carmignano" o l'"Artimino". Altrettanto centrale la cerealicoltura insieme all'attività tessile, che trae origine dalla precedente tradizione artigianale. Se parte della popolazione attiva trova occasioni di lavoro nell'agricoltura o nel tessile, una buona percentuale risulta occupata nel terziario locale. Sono garantiti i servizi essenziali di assistenza sanitaria e di istruzione pubblica (limitata alle classi dell'obbligo); non mancano strutture ricettive, di ristoro, di ricreazione, di informazione culturale (la biblioteca comunale).  

L'economia locale non è stata particolarmente toccata dallo sviluppo della piccola e media impresa che ha caratterizzato buona parte dei comuni dell'entroterra toscano con il boom industriale degli anni'70. Al contrario, tra l'80 e il ′90 si registra un aumento del numero delle imprese agricole e l'affermazione della coltura degli ulivi e soprattutto della vite, con buoni risultati sul mercato nazionale della locale produzione di olio e di ottimi vini come il "Carmignano" o l'"Artimino". Altrettanto centrale la cerealicoltura insieme all'attività tessile, che trae origine dalla precedente tradizione artigianale. Se parte della popolazione attiva trova occasioni di lavoro nell'agricoltura o nel tessile, una buona percentuale risulta occupata nel terziario locale. Sono garantiti i servizi essenziali di assistenza sanitaria e di istruzione pubblica (limitata alle classi dell'obbligo); non mancano strutture ricettive, di ristoro, di ricreazione, di informazione culturale (la biblioteca comunale).  

Relazioni

Il quotidiano pendolarismo degli impiegati e degli studenti verso e da Prato si inverte il fine-settimana, quando in molti muovono dal capoluogo alla campagna in cerca di occasioni di svago di tipo culturale o sportivo. Tra gli hobbies più praticati vi sono le escursioni in mountain-bike lungo i pendii dell'abitato e tra i diversi agglomerati; sicuramente più famose le ricorrenze religiose, tuttora celebrate secondo i modi e le forme della cultura contadina. La festività più importante è quella del Patrono San Michele (29 settembre), quando si svolge la caratteristica corsa dei ciuchi seguita dalla carovana dei carri allegorici allestiti dai diversi borghi. Dal 1985 il comune è gemellato con Deville Les Rouen (Francia).

Il quotidiano pendolarismo degli impiegati e degli studenti verso e da Prato si inverte il fine-settimana, quando in molti muovono dal capoluogo alla campagna in cerca di occasioni di svago di tipo culturale o sportivo. Tra gli hobbies più praticati vi sono le escursioni in mountain-bike lungo i pendii dell'abitato e tra i diversi agglomerati; sicuramente più famose le ricorrenze religiose, tuttora celebrate secondo i modi e le forme della cultura contadina. La festività più importante è quella del Patrono San Michele (29 settembre), quando si svolge la caratteristica corsa dei ciuchi seguita dalla carovana dei carri allegorici allestiti dai diversi borghi. Dal 1985 il comune è gemellato con Deville Les Rouen (Francia).

Località

Artimino, Bacchereto, Bagno, Barche, Bruceto, Capezzana, Comeana, Isola, La Nave di Camaioni, Montalbiolo Segalari, Montalbiolo Vicinato, Poggio alla Malva, Poggio dei Colli, San Martino in Campo, Seano, Serra, Spezzavento, Stazione, Verghereto

Artimino, Bacchereto, Bagno, Barche, Bruceto, Capezzana, Comeana, Isola, La Nave di Camaioni, Montalbiolo Segalari, Montalbiolo Vicinato, Poggio alla Malva, Poggio dei Colli, San Martino in Campo, Seano, Serra, Spezzavento, Stazione, Verghereto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Carmignano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.