Descrizione

Cittadina collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; la sua economia si basa, oltre che sulle tradizionali attività agricole e zootecniche, sui settori secondario e terziario. È una rinomata meta turistica. I macomeresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la quasi totalità nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono gli 808 metri di quota. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, conserva, nel suo nucleo storico, le antiche abitazioni costruite sul ciglione basaltico di un piccolo altopiano, a precipizio sulla valle S'Adde. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura una torre rossa, merlata alla ghibellina, fondata su una collina rocciosa e accostata, ai lati, da quattro alberi verdi.

Cittadina collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; la sua economia si basa, oltre che sulle tradizionali attività agricole e zootecniche, sui settori secondario e terziario. È una rinomata meta turistica. I macomeresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la quasi totalità nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono gli 808 metri di quota. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, conserva, nel suo nucleo storico, le antiche abitazioni costruite sul ciglione basaltico di un piccolo altopiano, a precipizio sulla valle S'Adde. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura una torre rossa, merlata alla ghibellina, fondata su una collina rocciosa e accostata, ai lati, da quattro alberi verdi.

Storia

Il toponimo è attestato per la prima volta in documenti del 1341, con la forma “Macomerio”. Esso richiama palesemente l'antico “Macopissa” e “Magomadas”, quindi la voce semitica “Maqom Oppidum”. Fu abitata sin dall'età preistorica, come è testimoniato dai diversi reperti dell'epoca rinvenuti sul suo territorio. Nell'XI secolo, fu aggregata alla curatoria del Marghine, di cui fu eletta capoluogo, nel Giudicato di Logudoro. Tre secoli più tardi passò alla curatoria di Parte Barigadu, nel Giudicato d'Arborea. Ceduta in feudo ai Cubello, divenne possedimento del demanio regio e, infine, appartenne ai Tellez Giron d'Alcantara, suoi governanti fino al 1839. Numerose sono le vestigia che danno testimonianza del suo antichissimo passato. Tra tutte meritano di essere citate: il famoso e interessante nuraghe di Santa Barbara, risalente al X secolo a.C., sito sull'altopiano di Campeda; i resti di un villaggio nuragico; la parrocchiale di San Pantaleo, in pietra trachitica rossa, iniziata nel Cinquecento secondo lo stile gotico-aragonese e rimaneggiata nel corso degli anni, caratterizzata da un bel campanile opera del bolotanese Puig; l'ottocentesco palazzo comunale; le chiesette di Santa Croce e di Santa Maria del Soccorso.

Il toponimo è attestato per la prima volta in documenti del 1341, con la forma “Macomerio”. Esso richiama palesemente l'antico “Macopissa” e “Magomadas”, quindi la voce semitica “Maqom Oppidum”. Fu abitata sin dall'età preistorica, come è testimoniato dai diversi reperti dell'epoca rinvenuti sul suo territorio. Nell'XI secolo, fu aggregata alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MARGHINE'>Marghine</a>, di cui fu eletta capoluogo, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODILOGUDORO'>Giudicato di Logudoro</a>. Tre secoli più tardi passò alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Parte <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BARIGADU'>Barigadu</a>, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODARBOREA'>Giudicato d'Arborea</a>. Ceduta in feudo ai Cubello, divenne possedimento del demanio regio e, infine, appartenne ai Tellez Giron d'Alcantara, suoi governanti fino al 1839. Numerose sono le vestigia che danno testimonianza del suo antichissimo passato. Tra tutte meritano di essere citate: il famoso e interessante <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> di Santa Barbara, risalente al X secolo a.C., sito sull'altopiano di Campeda; i resti di un villaggio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICO'>nuragico</a>; la parrocchiale di San Pantaleo, in pietra trachitica rossa, iniziata nel Cinquecento secondo lo stile gotico-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESE'>aragonese</a> e rimaneggiata nel corso degli anni, caratterizzata da un bel campanile opera del bolotanese Puig; l'ottocentesco palazzo comunale; le chiesette di Santa Croce e di Santa Maria del Soccorso.

Economia

È sede, tra l'altro, della Comunità montana, del distretto scolastico n. 6, di Pro Loco, di vigili del fuoco e di stazione dei carabinieri. L'agricoltura, sebbene non rappresenti più la principale fonte di reddito dei macomeresi, fa registrare comunque una buona produttività nella coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, ulivi, viti e altri alberi da frutta; si pratica l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria si è sviluppata notevolmente negli ultimi anni; le aziende presenti sul territorio operano nei comparti estrattivo, alimentare, lattiero-caseario, tessile, delle pelletterie, cartario, della stampa, della plastica, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, metalmeccanico, elettrico, dei mobili, della gioielleria e oreficeria, della produzione e distribuzione di energia elettrica, della raccolta di acqua ed edile. Alquanto sviluppato si presenta anche il terziario, che si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli più qualificati, come quello bancario, l'assicurativo e la consulenza informatica. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano, oltre alla frequenza delle classi dell'obbligo, anche quella di diversi istituti di istruzione secondaria di secondo grado; per l'arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica. Alla diffusione della cultura provvedono anche sei emittenti radiotelevisive. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede, tra l'altro, della Comunità montana, del distretto scolastico n. 6, di Pro Loco, di vigili del fuoco e di stazione dei carabinieri. L'agricoltura, sebbene non rappresenti più la principale fonte di reddito dei macomeresi, fa registrare comunque una buona produttività nella coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, ulivi, viti e altri alberi da frutta; si pratica l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria si è sviluppata notevolmente negli ultimi anni; le aziende presenti sul territorio operano nei comparti estrattivo, alimentare, lattiero-caseario, tessile, delle pelletterie, cartario, della stampa, della plastica, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, metalmeccanico, elettrico, dei mobili, della gioielleria e oreficeria, della produzione e distribuzione di energia elettrica, della raccolta di acqua ed edile. Alquanto sviluppato si presenta anche il terziario, che si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli più qualificati, come quello bancario, l'assicurativo e la consulenza informatica. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano, oltre alla frequenza delle classi dell'obbligo, anche quella di diversi istituti di istruzione secondaria di secondo grado; per l'arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica. Alla diffusione della cultura provvedono anche sei emittenti radiotelevisive. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

La sua appartenenza alla Comunità montana, i numerosi siti archeologici sparsi sul tuo territorio e le bellezze naturali da cui è circondata, di significativo interesse panoramico ed ecologico, la rendono un'importante meta turistica. Particolarmente interessanti sono, infatti, per gli amanti della natura il vasto tavolato basaltico della Campeda, dal clima piuttosto freddo, ricco di boschi di lecci e roverelle, come pure di molte varietà di funghi. Tra le numerose manifestazioni in grado di richiamare visitatori dai dintorni si segnalano: la rassegna zootecnica regionale, a maggio; le fiere, a giugno, luglio e ottobre; la festa di Sant'Antonio da Padova, il 13 giugno, e quella della Madonna del Soccorso, l'8 settembre. La festa del Patrono, San Pantaleo, si celebra il 27 luglio.

La sua appartenenza alla Comunità montana, i numerosi siti archeologici sparsi sul tuo territorio e le bellezze naturali da cui è circondata, di significativo interesse panoramico ed ecologico, la rendono un'importante meta turistica. Particolarmente interessanti sono, infatti, per gli amanti della natura il vasto tavolato basaltico della Campeda, dal clima piuttosto freddo, ricco di boschi di lecci e roverelle, come pure di molte varietà di funghi. Tra le numerose manifestazioni in grado di richiamare visitatori dai dintorni si segnalano: la rassegna zootecnica regionale, a maggio; le fiere, a giugno, luglio e ottobre; la festa di Sant'Antonio da Padova, il 13 giugno, e quella della Madonna del Soccorso, l'8 settembre. La festa del Patrono, San Pantaleo, si celebra il 27 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Macomer in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.