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Descrizione

Comune di montagna, di origini medievali, con un’economia di tipo essenzialmente agricolo. I miogliesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più elevati della regione, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località Casone, Dogli, Fidelini e Giro. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 625 metri di quota. L’abitato, immerso nel verde, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo troncato semipartito. Nella prima sezione, a sfondo azzurro, sono rappresentati due leoni d’oro che afferrano, con le zampe anteriori, la lettera maiuscola M, dorata; la seconda parte si compone di cinque pali rossi in campo dorato; nella terza, infine, due api d’oro, ordinate in palo, campeggiano su uno sfondo verde.

Storia

Citata per la prima volta, come Meolia o Miolia, nel diploma della seconda metà del X secolo, col quale l’imperatore Ottone I istituì la marca aleramica, deriva probabilmente il toponimo dal personale latino MEVIOLUS, passato al femminile, per concordarlo con “villa”. Possedimento, sul finire del secolo XI, del marchese Bonifacio del Vasto, entrò poi a far parte delle proprietà dei Del Carretto che, nel Duecento, strinsero un accordo con la repubblica marinara di Genova. Inserita nel Monferrato, all’inizio del XV secolo, fu poco dopo occupata dai Visconti, duchi di Milano. Seguendo le vicende dei territori circostanti venne annessa al regno di Sardegna, nella prima metà del Settecento. Infeudata alla nobile famiglia degli Scarnafigi, verso la fine del XVIII secolo vide l’arrivo delle truppe napoleoniche, tornando sotto la signoria dei Savoia, all’indomani del congresso di Vienna. L’elemento di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, costruita a partire dalla metà del XVII secolo.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda alimentare ed edile, sono poco significative. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre, della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di boschi cedui di castagno lungo le pendici dei rilievi circostanti. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso la aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi la popolazione si rivolge anche per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili localmente. Tra le manifestazioni tradizionali, che richiamano numerosi visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la fiera del 1° maggio; la sagra delle fave e salame; la fiera di Sant’Antonio e la sagra delle frittelle, a giugno; la fiera di agosto; la sagra delle bugie; la fiera di San Simone e la sagra delle caldarroste. La festa del Patrono, Sant’Andrea, viene celebrata il 30 novembre.

Località

Casone, Dogli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mioglia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 526
  • Lat 44° 29' 31,15'' 44.49198611
  • Long 8° 24' 50,11'' 8.41391944
  • CAP 17040
  • Prefisso 019
  • Codice ISTAT 009039
  • Codice Catasto F226
  • Altitudine slm 354 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2384
  • Superficie 20.02 Km2
  • Densità 26,27 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 05:01
  • Tramonto 19:44
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