PRAGA EMILIO:
Poeta e scrittore nato a Gorla (attualmente nel comune di Milano) nel 1839 da una ricca famiglia della borghesia industriale. Fu uno degli esponenti di spicco del movimento della scapigliatura. Dopo alcuni viaggi in Francia, Svizzera e Olanda, subì il fascino delle nuove correnti pittoriche e letterarie, divenendo pittore egli stesso: nel 1859 allestì la sua prima mostra, a Brera (v. BRERA). All'età di ventisei anni la sua florida situazione economica subì un tracollo, ponendo fine alla sua promettente carriera artistica e sociale e obbligandolo ad accettare una cattedra di letteratura drammatica, al conservatorio di Milano. Il lavoro non lo appassionò e la vita sregolata che prese a condurre da quel momento ebbe effetti deleteri sul suo stato di salute. Morì infatti in giovane età, a Milano, nel 1875. La sua produzione comprende poesie, romanzi e opere teatrali, che risentono dell'influenza di Baudelaire e dei 'poeti maledetti', di Heine, di Musset e in cui si ritrovano le tematiche comuni a tutta la scapigliatura milanese, prima fra tutte una concezione della letteratura e dell'arte come esperienza appagante in sé, slegata da fini educativi o moralizzatori, in reazione al romanticismo italiano e in particolare alla sua matrice moderata e retorico-risorgimentale. La poetica di Praga e degli scapigliati accoglie invece le istanze più radicali del movimento romantico europeo, come l'opposizione alle convenzioni della società borghese e l'esaltazione delle esperienze estreme, allucinatorie, l'inclinazione a temi morbosi e la rappresentazione delle ossessioni della mente. Tra le opere di Praga vanno ricordate: la raccolta di poesie 'Penombre' (1864), 'Fiabe e leggende' (1867), 'Due destini', romanzo pubblicato a puntate sul Pungolo, giornale di Leone Fortis, tra la fine del 1867 e il 1868; fra le opere teatrali: 'L'avvocato Patelin' (1871), 'Altri tempi!' (1875) e 'Maria Tudor' (1879). Le poesie raccolte in 'Trasparenze' (1878) e il romanzo incompiuto 'Memorie del Presbiterio' (1881) furono pubblicati dopo la sua morte. Scrisse anche libretti per opere liriche. V. anche SCAPIGLIATURA