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Provincia di RAGUSA

Capoluogo: Ragusa

Scheda

 
Stemma della provincia Ragusa
   

Provincia di Ragusa - Ambiti

DEFINIZIONE Nella provincia possono essere distinti due ambiti, anche se non nettamente separati tra loro: uno più montuoso, verso le quote più alte dei Monti Iblei, dove si trovano solo tre comuni; un altro pianeggiante-collinare, costituito dai restanti nove comuni. Il primo ambito gravita tutto su Ragusa; gli altri comuni, oltre che sullo stesso capoluogo di provincia, gravitano (almeno alcuni) su Modica o Vittoria.

Monti Iblei: Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo.

Area collinare e pianeggiante: Acate, Còmiso, Ìspica, Mòdica, Pozzallo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli, Vittòria.

MONTI IBLEI

Territorio. È la zona di nord-est, maggiormente interessata dalla catena dei Monti Iblei, occupata dai comuni di più alta quota, tutti oltre i 500 metri sul livello del mare. Chiaramonte Gulfi e Monterosso si trovano entrambi su una collina circondata dalle montagne: la prima è detta “il balcone di Sicilia” poiché da ogni sua terrazza si gode di un panorama eccezionale che va da Gela all’Etna, abbracciando l’intera valle del fiume Ippari; la seconda è il comune più alto e più a nord dell’intera provincia. Anche Giarratana ha un primato: è il più piccolo centro abitato del territorio ibleo, perfettamente incastrato tra monti e pianura. È proprio qui che si trova la diga di Santa Rosalia, importante per soddisfare le esigenze idriche di questo e di altri comuni, oltre ad essere un’attrazione turistica per il lago panoramico che forma col suo sbarramento.

Comunicazioni. Due sono le strade statali che attraversano l’area: la strada statale n. 194 Ragusana e la strada statale 514 di Chiaramonte. Completano la rete viaria le strade provinciali. La ferrovia passa a valle, molto più a sud, al di fuori dell’ambito.

Storia. Questi comuni hanno una storia molto simile: tutti e tre affondano le loro radici nella preistoria (intorno al II millennio a.C.); per i primi insediamenti sembra accertata la presenza dei greci- siracusani e, anche se in tempi leggermente diversi, fecero parte tutti e tre della contea di Modica e perciò conobbero le gesta gloriose o sfortunate dei Chiaromonte e dei Cabrera. In comune ebbero anche la sciagura sismica del 1693, dopo la quale vennero interamente ricostruiti.

Struttura socio-economica. La zona è prettamente agricola, specializzata nella produzione di agrumi, cereali, mandorle, olive, vino, con alcuni prodotti tipici, come le ciliegie di Monterosso Almo e le cipolle di Giarratana. Meno sviluppato è il settore industriale, limitato ai comparti delle calzature e delle sedie (a Chiaramonte); va ricordato anche l’artigianato, con la lavorazione del ferro e dei marmi. Anche il turismo è una voce economica apprezzabile, grazie alle belle chiese di Giarratana (di San Bartolomeo Apostolo, di Sant’Antonio Abate e la chiesa madre), l’architettura barocca di Chiaramonte Gulfi e i siti archeologici di Monterosso Almo (necropoli di Calaforno).

AREA COLLINARE E PIANEGGIANTE

Territorio. Comprende i comuni di minore altitudine, alcuni dei quali prossimi al mare e pianeggianti, come Pozzallo (unica cittadina marittima della provincia) e Santa Croce Camerina. È una delle zone più fertili della Sicilia meridionale, grazie soprattutto alla presenza di fiumi, quali l’Acate e l’Ippari, di torrenti, come il Pozzo dei Pruni e lo Janni Mauro attorno a Modica, e di fiumare, tipo quella di Modica. I comuni collinari si trovano alle estreme propaggini degli Iblei, adagiati, comunque, in un paesaggio molto dolce.

Comunicazioni. I collegamenti terrestri si giovano della presenza delle tre strade statali che solcano il territorio provinciale: la strada statale n. 115 Sud Occidentale Sicula, la strada statale n. 194 Ragusana e la strada statale n. 514 di Chiaramonte. Direttamente o indirettamente si accede alla linea ferroviaria Agrigento-Canicattì-Gela-Ragusa-Siracusa, che ha stazioni in quasi tutti i comuni dell’ambito. Aeroporti e porti di riferimento sono quelli di cui si serve l’intera provincia ma Vittoria utilizza anche Porto Empedocle, in provincia di Agrigento.

Storia. I due ambiti sub-provinciali iblei non presentano sostanziali differenze per ciò che concerne la storia, dal momento che anche i nove comuni del sud hanno seguito le vicende secolari caratteristiche di tutta la zona, vantando anch’essi origini preistoriche, avendo conosciuto le dominazioni greca, romana e bizantina, nonché quelle successive, e avendo fatto parte dei territori dei Chiaromonte. Ben tre comuni di quest’ambito comprendono siti riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio culturale dell’umanità: Modica, Ragusa per l’antica Ibla e Scicli come sito della Val di Noto.

Struttura socio-economica. Il settore primario è cresciuto molto attraverso lo sviluppo della coltivazione nelle serre; i prodotti tipici sono: agrumi, frutta, primizie, carrube, olive, mandorle, tabacco e fiori; considerevole è anche l’allevamento bovino (famosi i bovini di razza modicana). Anche l’industria presenta una certa vivacità, soprattutto nei settori: estrattivo, lavorazione dei marmi (come la pietra di Comiso), conserve e altri prodotti alimentari (speciale la lavorazione della cioccolata a Modica, con sistemi antichissimi), siderurgico, edile e plastico. Resiste l’artigianato locale con i ricami e i lavori in ferro; i carretti siciliani di Vittoria sono noti in tutto il mondo. Il turismo d’arte, archeologico e costiero attira numerosi visitatori accolti da moderne strutture alberghiere.

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