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Provincia di MEDIO CAMPIDANO

Capoluoghi: Sanluri, Villacidro

Scheda

 
Stemma della provincia non disponibile
   

Provincia di Medio Campidano - Statistiche

Territorio. Situata nel sud-ovest della Sardegna, confina a nord con la provincia di Oristano, a nord est con quella di Nuoro, a sud e a sud-est con quella di Cagliari, a sud con quella di Carbonia Iglesias e ad ovest affaccia sul mare. Con le elezioni provinciali del 2005 ha trovato attuazione la legge n. 9 del 12 luglio 2001 tramite la quale le province della Sardegna sono passate da 4 a 8 e tramite cui è nata la provincia di Medio Campidano. I due capoluoghi, Villacidro e Sanluri si trovano entrambi nell'entroterra. Il territorio provinciale occupa buona parte del Campidano, il lungo e fertile corridoio pianeggiante che collega Oristano a Cagliari, mentre a nord-ovest si spinge fino ai piedi dell'altipiano calcareo del Sarcidano. Nell'entroterra si trova la regione della Bassa Marmilla, una zona collinare ricca di altipiani basaltici e nota sin dai tempi più remoti per la coltura del grano duro che deve il suo nome proprio al profilo "mammellare" delle dolci colline da cui è formata. Accanto alla Bassa Marmilla si trova l'altopiano della Giara di Gesturi, detto anche Sa Jara o Sa Jara Manna, un altopiano basaltico, parco naturale, che si estende per 42 km quadrati ad un altitudine di 550 metri sul livello del mare. Il panorama del Campidano è caratterizzato da un'altitudine media piuttosto bassa, con piccoli rilievi che si alternano alle vaste zone di pianura, coltivata soprattutto a cereali, vigneti e alberi da frutta. A sud della provincia si trova invece il gruppo montuoso del Monte Linas, una delle più antiche terre emerse d'Europa, che la divide dalla provincia di Carbonia Iglesias, formato da diverse cime, fra cui Punta Perda de sa Mesa, che con i suoi 1236 metri sul livello del mare è la più alta della Sardegna meridionale, il Monte Lisone (1082 metri sul livello del mare), Punta di San Miali (1062 metri) e infine Punta Magusu (1023 metri) Punta Magusu (1023 metri) e Punta Acqua Zinnigas (1136 metri). Nel comune di Arbus si trova invece il Monte Arcuentu (785 metri sul livello del mare). Il principale corso d'acqua è il Mannu, detto anche Flumini Mannu, e alcuni dei suoi affluenti fra cui il Riu Bellu e il Riu Sitzerri, che nascono dal gruppo del Monte Linas. Non vi sono invece laghi di particolare rilevanza. Sul Massiccio del Monte Linas numerosi sono i piccoli corsi d'acqua, che tuffandosi dalle alture danno origine a numerose cascate, come la cascata di Piscina Irgas e quella di Muru Mannu, la più alta della Sardegna. Anticamente la zona era ampiamente sfruttata a livello minerario a causa della conformazione, ed ora la antiche strutture estrattive sono divenute musei e luoghi di interesse storico. Sulla costa, nel comune di Arbus, si trova la Costa Verde che si estende da Capo Pecora a Capo Frasca per circa 47 km e che deve il suo nome alla tipica flora sarda delle zone rivierasche, formata da ginepro, corbezzolo e ginestra. Ampiamente diffuso su tutto il territorio è poi il sughero. La fauna del Medio Campidano è particolarmente varia grazie alla tutela del territorio, e vede una preponderanza di volpe, lepre, cervo sardo, cinghiale, muflone, falco pellegrino, aquila reale, poiana, sparviero, corvo imperiale e molte altre specie. Sull'altopiano della Giara di Gesturi vive poi allo stato brado un cavallino selvatico, incrocio fra un pony ed un cavallo, famoso per essere l'ultimo cavallo selvatico d'Europa.

Comunicazioni. Una fitta rete di strade statali e provinciali attraversa la provincia. La principale direttrice di traffico è la S.S. 131 Carlo Felice che attraversa longitudinalmente la pianura del Campidano collegando i capoluoghi di Oristano e Cagliari e che verso nord attraversa poi tutta l'isola. Numerose le strade statali che collegano i vari centri: la S.S. 197 di San Gavino e del Flumini che da Villamar si diparte verso nord est attraversando vari comuni fino alla provincia di Nuoro e verso ovest fino a Guspini, la S.S. 293 di Giba che attraversa Samassi, la S.S. 126 sud occidentale sarda collega Guspini a Iglesias, la S.S. 196 diramazione di Villacidro collega Samassi a Villasor. Le linee ferroviarie di riferimento sono la Cagliari-Ozieri/Chilivani e la Cagliari-Isili. Per i voli nazionali fa riferimento all'aeroporto di Cagliari/Elmas, mentre per i voli intercontinentali è servita da quello di Roma/Fiumicino. Il principale porto per il trasporto di merci e persone è a Cagliari.

Storia. La fertile pianura del Campidano fu sicuramente popolata sin dalla preistoria, come dimostrano vari reperti fra cui il complesso di Barumini. Era presente la cultura pre-nuragica e nuragica, testimoniate dai numerosi nuraghi, tombe dei giganti, pietre fitte, pozzi sacri e domus de janas presenti sul territorio. Successivamente venne conquistata dai fenici e poi da cartaginesi, non senza aspri conflitti. Insieme al resto dell'isola divenne poi una colonia romana dopo lo sbarco di Lucio Cornelio Scipione nel 259 a.C. Dopo il dominio bizantino, durato fino al VII secolo, la Sardegna conquistò una certa autonomia e così le sue province. Nel medioevo, con la divisione della Sardegna in giudicati, la zona del Medio Campidano venne divisa fra il Giudicato di Cagliari e quello d'Arborea e i comuni divisi fra le varie curatorie. È quindi complesso ricostruire una storia unitaria della provincia perché in realtà, almeno nel medioevo e nella prima età moderna, il Medio Campidano non è configurabile come una regione unitaria. Tutto cambia con l'arrivo dei Savoia avvenuto nel XVIII secolo, quando, con un editto regio nel 1807 l'isola venne divisa in prefetture, fra cui quella del Medio Campidano. Il capoluogo era Villacidro che venne a far parte, nel 1821, della provincia di Iglesias. Il resto è storia recente.

Struttura socio-economica. L'economia della fertile pianura del Medio Campidano si fondava, dall'antichità, prevalentemente sull'agricoltura , essendo il territorio particolarmente adatto allo sfruttamento, ma negli ultimi decenni l'agricoltura ha subito una discreta crisi, affiancata da un progressivo sviluppo dell'industria e del turismo. Ancora notevole però il volume delle coltivazioni e degli allevamenti data la natura del territorio. I prodotti della terra più diffusi sono cereali, uva, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo e alberi da frutta. Il settore industriale è molto diversificato nei diversi comparti quali l'alimentare, l'edilizio, dei materiali da costruzione, dei laterizi, dell'editoria, tessile, alimentare, lattiero-caseario, del legno, della fabbricazione di materiali in plastica, metallurgico, dell'estrazione della pietra, di gioielleria ed oreficeria.

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