Descrizione

Comune collinare di origine medievale; è dedito prevalentemente alle attività rurali ma mira a incrementare il commercio e i servizi in vista dei possibili sviluppi del turismo. La maggioranza dei villanovesi, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, è concentrata nel capoluogo comunale, situato in bella posizione sulla cima di un colle; la parte restante della comunità è suddivisa tra gli aggregati urbani elementari di Piani Viscose e Serro Palumbo e un elevato numero di case sparse. Il territorio comunale, caratterizzato da un profilo geometrico vario ma non aspro, è rivestito per lo più di seminativi semplici e arborati, che contendono lo spazio disponibile a una vegetazione ancora varia ed esuberante, formata in prevalenza da castagni, conifere e latifoglie.

Comune collinare di origine medievale; è dedito prevalentemente alle attività rurali ma mira a incrementare il commercio e i servizi in vista dei possibili sviluppi del turismo. La maggioranza dei villanovesi, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, è concentrata nel capoluogo comunale, situato in bella posizione sulla cima di un colle; la parte restante della comunità è suddivisa tra gli aggregati urbani elementari di Piani Viscose e Serro Palumbo e un elevato numero di case sparse. Il territorio comunale, caratterizzato da un profilo geometrico vario ma non aspro, è rivestito per lo più di seminativi semplici e arborati, che contendono lo spazio disponibile a una vegetazione ancora varia ed esuberante, formata in prevalenza da castagni, conifere e latifoglie.

Storia

Menzionata per la prima volta in fonti documentarie del XII secolo con il nome di Polcarino, venne annessa in epoca angioina della baronia di Vico e ne seguì le vicende storiche fino ai primi anni del XVI secolo. Rasa al suolo da un terribile terremoto nella seconda metà del Quattrocento, venne ricostruita e ripopolata da una colonia di schiavi slavi, giunti qui per volere di Pietro Del Balzo, signore del luogo. Separata dalla baronia di Vico nel 1515, passò al marchese di Corato e nel 1524 pervenne a Francesco Carafa, duca di Ariano. Nel 1694 fu devastata da un altro terremoto e, una volta ricostruita, assunse l’attuale denominazione: quest’ultima, citata nel Catalogus Baronum (1150-1168), deriva dal sostantivo latino VILLA, ‘dimora di campagna’, ‘fattoria’ o ‘piccola città’; la specificazione fa invece riferimento al Santo Patrono. La sua storia non presenta avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale, più volte distrutto dai terremoti (i più recenti sono quelli del 1930, del 1962 e del 1980) figura la parrocchiale di Santa Maria Assunta, interamente ricostruita in stile moderno dopo il sisma del 1980: all’interno sono custodite due interessanti tele di scuola giordanesca (XVIII secolo), raffiguranti il Battesimo e la Passione di Gesù.

Menzionata per la prima volta in fonti documentarie del XII secolo con il nome di Polcarino, venne annessa in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINA'>angioina</a> della baronia di Vico e ne seguì le vicende storiche fino ai primi anni del XVI secolo. Rasa al suolo da un terribile terremoto nella seconda metà del Quattrocento, venne ricostruita e ripopolata da una colonia di schiavi slavi, giunti qui per volere di Pietro <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=DELBALZO'>Del Balzo</a>, signore del luogo. Separata dalla baronia di Vico nel 1515, passò al marchese di Corato e nel 1524 pervenne a Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARAFA'>Carafa</a>, duca di Ariano. Nel 1694 fu devastata da un altro terremoto e, una volta ricostruita, assunse l’attuale denominazione: quest’ultima, citata nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a> (1150-1168), deriva dal sostantivo latino VILLA, ‘dimora di campagna’, ‘fattoria’ o ‘piccola città’; la specificazione fa invece riferimento al Santo Patrono. La sua storia non presenta avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale, più volte distrutto dai terremoti (i più recenti sono quelli del 1930, del 1962 e del 1980) figura la parrocchiale di Santa Maria Assunta, interamente ricostruita in stile moderno dopo il sisma del 1980: all’interno sono custodite due interessanti tele di scuola giordanesca (XVIII secolo), raffiguranti il Battesimo e la Passione di Gesù.

Economia

La comunità villanovese non ha allentato i vincoli con la tradizione e buona parte di essa continua a dedicarsi con profitto alle attività rurali; l’industria, ancora lontana dall’assumere un ruolo di rilievo, è rappresentata da alcune imprese di dimensione artigianale, legate ai tradizionali comparti alimentare, delle confezioni, del legno, della lavorazione dei metalli e dell’edilizia. In crescita appare il commercio, in parte stimolato anche dalla presenza di turismo stagionale, mentre il comparto dei servizi include le assicurazioni ma non quello bancario. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, è dotata delle scuole dell’obbligo e di una biblioteca comunale; l’apparato ricettivo, privo di strutture per il soggiorno, risulta poco sviluppato mentre soddisfacente è l’assistenza sanitaria, assicurata dalla farmacia, da un ufficio sanitario comunale, da un centro per le vaccinazioni, da un presidio di guardia medica e da un centro di medicina scolastica.

La comunità villanovese non ha allentato i vincoli con la tradizione e buona parte di essa continua a dedicarsi con profitto alle attività rurali; l’industria, ancora lontana dall’assumere un ruolo di rilievo, è rappresentata da alcune imprese di dimensione artigianale, legate ai tradizionali comparti alimentare, delle confezioni, del legno, della lavorazione dei metalli e dell’edilizia. In crescita appare il commercio, in parte stimolato anche dalla presenza di turismo stagionale, mentre il comparto dei servizi include le assicurazioni ma non quello bancario. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, è dotata delle scuole dell’obbligo e di una biblioteca comunale; l’apparato ricettivo, privo di strutture per il soggiorno, risulta poco sviluppato mentre soddisfacente è l’assistenza sanitaria, assicurata dalla farmacia, da un ufficio sanitario comunale, da un centro per le vaccinazioni, da un presidio di guardia medica e da un centro di medicina scolastica.

Relazioni

Il patrimonio forestale e la presenza di numerose sorgenti e fonti di acque sulfureo-ferraginose (Macchia di Faretro) oppure oligominerali (Contrada Fontana dei Salici) rappresentano un sicuro elemento di richiamo. I contatti con l’esterno sono favoriti anche da alcune manifestazioni all’insegna delle tradizioni sacre e profane, quali la sagra dei “cicatielli”, un tipo di pasta (agosto), e la festa di San Rocco (primo martedì di ottobre). La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno; i festeggiamenti popolari, che si protraggono fino al 29 dello stesso mese, prevedono anche una grande fiera.

Il patrimonio forestale e la presenza di numerose sorgenti e fonti di acque sulfureo-ferraginose (Macchia di Faretro) oppure oligominerali (Contrada Fontana dei Salici) rappresentano un sicuro elemento di richiamo. I contatti con l’esterno sono favoriti anche da alcune manifestazioni all’insegna delle tradizioni sacre e profane, quali la sagra dei “cicatielli”, un tipo di pasta (agosto), e la festa di San Rocco (primo martedì di ottobre). La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno; i festeggiamenti popolari, che si protraggono fino al 29 dello stesso mese, prevedono anche una grande fiera.

Località

Piani Viscose

Piani Viscose

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villanova del Battista rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.