Descrizione

Comune di montagna, di origine antica, probabilmente romana, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale e turistico. I vernantesi, che presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce in nuclei urbani minori nonché case sparse. Il territorio, comprendente l’area speciale Alpe (montagna disabitata che raggiunge i 2.637 metri di quota), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, circondato da un plurisecolare bosco di faggi, sorge sul fondovalle, allo sbocco della Val Grande ed è dominato dai ruderi dell’antico castello; interessato da una fase di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico montano.

Comune di montagna, di origine antica, probabilmente romana, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale e turistico. I vernantesi, che presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce in nuclei urbani minori nonché case sparse. Il territorio, comprendente l’area speciale Alpe (montagna disabitata che raggiunge i 2.637 metri di quota), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, circondato da un plurisecolare bosco di faggi, sorge sul fondovalle, allo sbocco della Val Grande ed è dominato dai ruderi dell’antico castello; interessato da una fase di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico montano.

Storia

La documentazione medievale relativa al toponimo riporta “Alvergnantus” e “Alvernantus”: si tratta di un derivato, mediante il suffisso -ANTE, dal celtico “verna”, cioè “ontano”, pianta molto diffusa nella valle. Di origini molto antiche, probabilmente romane, viene nominata per la prima volta in documenti ufficiali dell’XI secolo. Occupata dal comune di Cuneo, passa nel 1230 sotto i marchesi di Saluzzo e poi sotto i cinti di Tenda. Il periodo di maggior sviluppo coincide con il passaggio sotto la signoria dei Lascaris nel 1279. La contea di Tenda (Vernante compresa) rimane indipendente fino al 1581, quando passa sotto il dominio sabaudo. L’antico castello, costruito nel 1280 e detto “Turusela”, sovrasta l’abitato ed è un bell’esempio di castello recinto: le mura avvolgono la rupe che è dominata dal mastio, mozzato ai due terzi della sua altezza originaria. La parrocchiale di San Nicolao è decorata sulla facciata con affreschi. Passeggiando per le stradine del centro si possono ammirare un nutrito gruppo di murales (circa 90) narranti gli episodi salienti della fiaba di “Pinocchio”, dipinti sui muri più in vista di numerose abitazioni. Alcuni murales riproducono le illustrazioni ideate da Attilio Mussino, uno dei disegnatori più famosi del “Pinocchio” di Collodi.

La documentazione medievale relativa al toponimo riporta “Alvergnantus” e “Alvernantus”: si tratta di un derivato, mediante il suffisso -ANTE, dal celtico “verna”, cioè “ontano”, pianta molto diffusa nella valle. Di origini molto antiche, probabilmente romane, viene nominata per la prima volta in documenti ufficiali dell’XI secolo. Occupata dal comune di Cuneo, passa nel 1230 sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDISALUZZO'>marchesi di Saluzzo</a> e poi sotto i cinti di Tenda. Il periodo di maggior sviluppo coincide con il passaggio sotto la signoria dei Lascaris nel 1279. La contea di Tenda (Vernante compresa) rimane indipendente fino al 1581, quando passa sotto il dominio sabaudo. L’antico castello, costruito nel 1280 e detto “Turusela”, sovrasta l’abitato ed è un bell’esempio di castello recinto: le mura avvolgono la rupe che è dominata dal mastio, mozzato ai due terzi della sua altezza originaria. La parrocchiale di San Nicolao è decorata sulla facciata con affreschi. Passeggiando per le stradine del centro si possono ammirare un nutrito gruppo di murales (circa 90) narranti gli episodi salienti della fiaba di “Pinocchio”, dipinti sui muri più in vista di numerose abitazioni. Alcuni murales riproducono le illustrazioni ideate da Attilio Mussino, uno dei disegnatori più famosi del “Pinocchio” di Collodi.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente unicamente con la produzione di cereali e con l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole imprese che operano nei comparti alimentare, dell’estrazione di minerali non energetici, della lavorazione del legno, del vetro e degli oggetti in vetro, dell’industria meccanica e metallurgica e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione dei coltelli “vernantin”, con il manico in osso. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Le strutture sociali garantiscono assistenza agli anziani. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica “Bertetto Sertorio”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente unicamente con la produzione di cereali e con l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole imprese che operano nei comparti alimentare, dell’estrazione di minerali non energetici, della lavorazione del legno, del vetro e degli oggetti in vetro, dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=INDUSTRIAMECCANICA'>industria meccanica</a> e metallurgica e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione dei coltelli “vernantin”, con il manico in osso. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Le strutture sociali garantiscono assistenza agli anziani. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica “Bertetto Sertorio”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Rinomata stazione di villeggiatura, attira ogni anno numerosi turisti non solo per le bellezze del paesaggio naturale e del caratteristico borgo, ma anche per i prodotti tipici e le specialità locali che contribuiscono a renderla ancora più interessante. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure la manodopera del posto: diffuso è, infatti, il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si registrano significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Nicolao, si festeggia il 16 agosto.

Rinomata stazione di villeggiatura, attira ogni anno numerosi turisti non solo per le bellezze del paesaggio naturale e del caratteristico borgo, ma anche per i prodotti tipici e le specialità locali che contribuiscono a renderla ancora più interessante. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure la manodopera del posto: diffuso è, infatti, il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si registrano significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Nicolao, si festeggia il 16 agosto.

Località

Alpe, Folchi, Palanfrè, Tetti Cordero, Tetti Maron

Alpe, Folchi, Palanfrè, Tetti Cordero, Tetti Maron

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vernante rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.