TEANUM SIDICINUM fu fondata nel V-IV a.C. dai sidicini, popolo di stirpe sannitica. Eretta a colonia in età augustea e assai fiorente durante il periodo dell’impero, divenne sede vescovile nel IV secolo d.C.; nell’alto Medioevo fu capoluogo di una vasta contea longobarda e nel IX secolo offrì rifugio ai monaci dell’abbazia di Montecassino, devastata dai saraceni; quindi appartenne ai normanni e nei secoli successivi fu feudo di vari illustri signori, come i Dell’Aquila, i Del Balzo, i Marzano, i Carafa e i Gaetani di Sermoneta. Nelle sue vicinanze il 26 ottobre 1860, avvenne lo storico incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II, salutato come primo re d’Italia. Il toponimo ripete il nome dell’antico insediamento dei sidicini. Dell’abitato romano, più vasto di quello odierno e caratterizzato da pianta a scacchiera, si possono ammirare i resti della cinta muraria e di diversi edifici di epoca ellenistica e romana, tra cui il teatro, l’anfiteatro e le terme; in località Loreto si trovano inoltre le rovine di un grande santuario a terrazze di età preromana. Particolarmente ricco si mostra il patrimonio storico-architettonico. Notevoli opere d’arte sono custodite nel duomo intitolato a San Clemente, eretto nel XII secolo e rifatto nel Seicento e dopo la seconda guerra mondiale: di gran pregio sono il coro ligneo intarsiato (XVI secolo), il pergamo (XIII secolo), la tavola trecentesca raffigurante il Crocifisso e la settecentesca cappella di San Paride, che rappresenta quasi un’altra chiesa a sé stante. Degne di nota sono anche le chiese di San Benedetto (VIII-IX secolo), di San Francesco (XIV secolo) e di Santa Maria la Nova, la settecentesca chiesa barocca di Santa Caterina e, fuori dell’abitato, la chiesa romanica duecentesca di San Paride.