Descrizione

Centro di origini medievali ubicato in un'area montana, dedito principalmente al turismo e al commercio; i suoi abili artigiani, inoltre, realizzano mobili rustici di pregiata fattura. La comunità dei tagliacozzani, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, è sparpagliata in alcuni aggregati urbani minori e in numerose località (Colle San Giacomo, Gallo, Marsia, Nuovo Borgo, Poggetello, Poggio Filippo, Roccacerro, San Donato, Sorbo, Tremonti e Villa San Sebastiano) ma per lo più risiede nel capoluogo comunale o meglio nella sua moderna espansione a valle del centro storico; nelle zone più rinomate -la Piccola Svizzera e la Giorgina-, inoltre, è in atto un'opera indiscriminata di cementificazione, legata alla domanda turisticoresidenziale. Se si eccettua l'uniforme estensione dei Piani Palentini, solcati dal corso del fiume Imele, il resto del territorio comunale ha un profilo aspro. Il centro storico segue la conformazione di un ripido pendio che sorge in corrispondenza di una profonda spaccatura della montagna; le quote altimetriche elevate lo espongono ad inverni piuttosto rigidi ma anche ad estati mitigate da una gradevole frescura. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si fronteggiano due guerrieri, ciascuno dei quali sorregge con una mano un manto drappeggiato e con l'altra una spada; le lame sono incrociate.

Centro di origini medievali ubicato in un'area montana, dedito principalmente al turismo e al commercio; i suoi abili artigiani, inoltre, realizzano mobili rustici di pregiata fattura. La comunità dei tagliacozzani, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, è sparpagliata in alcuni aggregati urbani minori e in numerose località (Colle San Giacomo, Gallo, Marsia, Nuovo Borgo, Poggetello, Poggio Filippo, Roccacerro, San Donato, Sorbo, Tremonti e Villa San Sebastiano) ma per lo più risiede nel capoluogo comunale o meglio nella sua moderna espansione a valle del centro storico; nelle zone più rinomate -la Piccola Svizzera e la Giorgina-, inoltre, è in atto un'opera indiscriminata di cementificazione, legata alla domanda turisticoresidenziale. Se si eccettua l'uniforme estensione dei Piani Palentini, solcati dal corso del fiume Imele, il resto del territorio comunale ha un profilo aspro. Il centro storico segue la conformazione di un ripido pendio che sorge in corrispondenza di una profonda spaccatura della montagna; le quote altimetriche elevate lo espongono ad inverni piuttosto rigidi ma anche ad estati mitigate da una gradevole frescura. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si fronteggiano due guerrieri, ciascuno dei quali sorregge con una mano un manto drappeggiato e con l'altra una spada; le lame sono incrociate.

Storia

Il borgo medievale ebbe costantemente una funzione di controllo sulle vie di comunicazione e fu in principio dominio dei Berardi, a cui successero i De Pontibus. In epoca angioina il feudo, contrapponendosi nettamente alle contee di Celano e di Albe in un conflitto di potere e di interessi, individuò chiaramente i propri limiti territoriali. Gli Orsini ne entrarono in possesso nel 1270, ma furono scalzati nel XV secolo dai Colonna, che riunirono sotto il proprio controllo Tagliacozzo ed Albe. A 12 chilometri dall'abitato, nei Piani Palentini, si svolse nel 1268 la celebre battaglia tra Carlo d'Angiò e l'ultimo erede degli Svevi, Corradino. La bella piazza dell'Obelisco, armonica e scenografica, rappresenta il fulcro storico-architettonico del centro storico, che vanta strutture monumentali di grande pregio artistico: il palazzo ducale, eretto dagli Orsini nel XIV secolo, completato successivamente in stile rinascimentale e splendidamente affrescato; la chiesa coeva di S. Francesco, a cui è annesso l'ex-convento (1592-1605); la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, affiancata da un antico monastero benedettino; la chiesa del Soccorso, di antica costruzione ma ampliata e rimaneggiata nel XV e nel XVI secolo.

Il borgo medievale ebbe costantemente una funzione di controllo sulle vie di comunicazione e fu in principio dominio dei Berardi, a cui successero i De Pontibus. In epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ANGIOINA'>angioina</a> il feudo, contrapponendosi nettamente alle contee di Celano e di Albe in un conflitto di potere e di interessi, individuò chiaramente i propri limiti territoriali. Gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ORSINI'>Orsini</a> ne entrarono in possesso nel 1270, ma furono scalzati nel XV secolo dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=COLONNA'>Colonna</a>, che riunirono sotto il proprio controllo Tagliacozzo ed Albe. A 12 chilometri dall'abitato, nei Piani Palentini, si svolse nel 1268 la celebre battaglia tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARLODANGIA�'>Carlo d'Angiò</a> e l'ultimo erede degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=SVEVI'>Svevi</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CORRADINO'>Corradino</a>. La bella piazza dell'Obelisco, armonica e scenografica, rappresenta il fulcro storico-architettonico del centro storico, che vanta strutture monumentali di grande pregio artistico: il palazzo ducale, eretto dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ORSINI'>Orsini</a> nel XIV secolo, completato successivamente in stile rinascimentale e splendidamente affrescato; la chiesa coeva di S. Francesco, a cui è annesso l'ex-convento (1592-1605); la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, affiancata da un antico monastero <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=BENEDETTINO'>benedettino</a>; la chiesa del Soccorso, di antica costruzione ma ampliata e rimaneggiata nel XV e nel XVI secolo.

Economia

Lo stadio avanzato di sviluppo del comune non ha soffocato il respiro della tradizione né intaccato i ritmi tranquilli della vita che vi si conduce. Gli elevati valori del reddito sono il risultato di un'agricoltura intensiva, che produce grano, patate e ortaggi, delle numerose attività commerciali, che traggono alimento dal vivace turismo, e dell'abbondanza di servizi, inclusi il credito e le assicurazioni. La qualità della vita è discreta grazie ad un'adeguata dotazione di infrastrutture. Il comune è dotato di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e di una scuola di formazione professionale; ospita un consultorio familiare, un ospedale e un presidio multizonale di igiene e prevenzione; dispone di due biblioteche e di un museo di arte orientale allestito nel convento di Santa Maria Orientale; possiede residence, ostelli per la gioventù e campeggi accanto alle più tradizionali forme di ricettività; non mancano piscine con acquascivolo, maneggi e naturalmente un campo di calcio a disposizione della squadra locale (Tagliacozzo Società Sportiva), che milita nei campionati minori.

Lo stadio avanzato di sviluppo del comune non ha soffocato il respiro della tradizione né intaccato i ritmi tranquilli della vita che vi si conduce. Gli elevati valori del reddito sono il risultato di un'agricoltura intensiva, che produce grano, patate e ortaggi, delle numerose attività commerciali, che traggono alimento dal vivace turismo, e dell'abbondanza di servizi, inclusi il credito e le assicurazioni. La qualità della vita è discreta grazie ad un'adeguata dotazione di infrastrutture. Il comune è dotato di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e di una scuola di formazione professionale; ospita un consultorio familiare, un ospedale e un presidio multizonale di igiene e prevenzione; dispone di due biblioteche e di un museo di arte orientale allestito nel convento di Santa Maria Orientale; possiede residence, ostelli per la gioventù e campeggi accanto alle più tradizionali forme di ricettività; non mancano piscine con acquascivolo, maneggi e naturalmente un campo di calcio a disposizione della squadra locale (Tagliacozzo Società Sportiva), che milita nei campionati minori.

Relazioni

In estate il refrigerio del clima attira villeggianti nel centro abitato, in inverno le piste innevate, servite da seggiovie e sciovie, brulicano di sciatori: l'afflusso di turisti, soprattutto dalla capitale, non conosce significative battute di arresto per quasi tutto l'arco dell'anno. Nella stagione più calda sono concentrate le manifestazioni più significative: le fiere del 26 luglio e del 16 agosto si segnalano per il loro poderoso campionario di merci, il festival di mezza estate per la sua prestigiosa rassegna internazionale di balletto, cinema, prosa, opera, concerti. La festa del Patrono, Sant'Antonio da Padova, si celebra il 13 giugno.

In estate il refrigerio del clima attira villeggianti nel centro abitato, in inverno le piste innevate, servite da seggiovie e sciovie, brulicano di sciatori: l'afflusso di turisti, soprattutto dalla capitale, non conosce significative battute di arresto per quasi tutto l'arco dell'anno. Nella stagione più calda sono concentrate le manifestazioni più significative: le fiere del 26 luglio e del 16 agosto si segnalano per il loro poderoso campionario di merci, il festival di mezza estate per la sua prestigiosa rassegna internazionale di balletto, cinema, prosa, opera, concerti. La festa del Patrono, Sant'Antonio da Padova, si celebra il 13 giugno.

Località

Colle San Giacomo, Gallo, Marsia, Monte Cesalarga, Monte Forte, Monte la Difesa, Nuovo Borgo Villa San Sebastiano, Piccola Svizzera, Poggetello, Poggio Filippo, Roccacerro, San Donato, San Giovanni, San Giovanni Tremonti, Santa Maria d'Onente, Selve Piane, Sfratati, Sorbo, Tremonti, Villa San Sebastiano

Colle San Giacomo, Gallo, Marsia, Monte Cesalarga, Monte Forte, Monte la Difesa, Nuovo Borgo Villa San Sebastiano, Piccola Svizzera, Poggetello, Poggio Filippo, Roccacerro, San Donato, San Giovanni, San Giovanni Tremonti, Santa Maria d'Onente, Selve Piane, Sfratati, Sorbo, Tremonti, Villa San Sebastiano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Tagliacozzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.