SVEVI:
Nota in Italia come casa di Svevia e in Gertmania come casa degli Hohenstaufen, questa dinastia prende il nome dal castello costruito nel 1070 nel Giura Svevo. Si affacciò sulla scena italiana nel 1154 con Federico I Barbarossa I imperatore di Germania, la cui politica mirava a ristabilire l'autorità imperiale in Germania e in Italia e a limitare il potere temporale della Chiesa. Il figlio di Federico I Barbarossa, Enrico VI, sposò Costanza d'Altavilla, diventando re di Sicilia nel 1194, e il suo primogenito, Federico II (1194-1250), divenne a sua volta imperatore e re di Sicilia (1198). La vita politica di Federico II fu segnata dal conflitto sempre aperto con il Papato –venne scomunicato per tre volte- e con i comuni, ai quali tentava di imporre il potere imperiale privandoli dell'autonomia. È considerato lo statista più intelligente e moderno del Medioevo, impegnato in grandiose opere civili, tra le quali sono da ricordare l'università di Napoli e il ripristino della scuola medica di Salerno. Ma la sua figura è legata soprattutto alla corte siciliana, la “magna curia”, dove grazie al suo mecenatismo nacque la scuola poetica che fu detta siciliana e dove si composero le prime poesie in volgare della nostra tradizione letteraria. Egli stesso fu uomo coltissimo, conoscitore di sei lingue e poeta. Il figlio del secondogenito di Federico II, Corrado detto Corradino (1252-1268), ereditò il titolo di re di Sicilia; ultimo erede della dinastia sveva, fu sconfitto nei pressi di Scurcola Marsicana da Carlo I d'Angiò (1268). Catturato durante la fuga, fu decapitato il 29 ottobre sulla piazza del mercato di Napoli.