Descrizione

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. I serresi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 393 a un massimo di 662 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, domina una bella vallata ricca di oliveti; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. I serresi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 393 a un massimo di 662 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, domina una bella vallata ricca di oliveti; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Storia

Il toponimo, attestato dal 1341, è di probabile origine preromana; oscuro è il suo etimo. Fu abitata sin dall’età preistorica, come dimostrano i numerosi reperti archeologici rinvenuti sul suo territorio. Secondo la tradizione fu fondata dagli abitanti della città romana di Biora. In epoca medievale fu aggregata alla curatoria di Siurgus, nel Giudicato di Cagliari. Successivamente fu conquistata dai pisani e, dopo la battaglia di Macomer, passò sotto il dominio degli Aragonesi, i quali la concessero in feudo a Berengario Carroz. Passata sotto il governo dei Mandas, vi rimase fino al 1839, anno dell’abolizione del regime feudale. Tra le vestigia del suo antichissimo passato di notevole interesse è il villaggio di Santa Vittoria, uno dei più grandi di tutta la Sardegna. Costituito da due settori, presenta una parte che aveva funzioni politiche e amministrative e un’altra prettamente civile e religiosa. Il primo settore presenta i resti di grandi capanne, tra cui figura quella del consiglio e un altare sacrificale. Il secondo comprende il grande recinto delle riunioni al cui interno vi sono le fondamenta di capanne con tavoli in pietra e un portico, dove di svolgevano la fiera e il pranzo rituale. A poca distanza sono visibili il pozzo sacro, in pietra basaltica e calcarea, i resti di un tempio ipetrale (privo di copertura), la chiesetta di Santa Vittoria, in stile romanico, e la capanna del capo con avancorpo rettangolare. Nel centro storico si può visitare la parrocchiale a tre navate di San Basilio Magno, in stile romanico-pisano.

Il toponimo, attestato dal 1341, è di probabile origine preromana; oscuro è il suo etimo. Fu abitata sin dall’età preistorica, come dimostrano i numerosi reperti archeologici rinvenuti sul suo territorio. Secondo la tradizione fu fondata dagli abitanti della città romana di Biora. In epoca medievale fu aggregata alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Siurgus, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Cagliari. Successivamente fu conquistata dai pisani e, dopo la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BATTAGLIADIMACOMER'>battaglia di Macomer</a>, passò sotto il dominio degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>, i quali la concessero in feudo a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BERENGARIOCARROZ'>Berengario Carroz</a>. Passata sotto il governo dei Mandas, vi rimase fino al 1839, anno dell’abolizione del regime feudale. Tra le vestigia del suo antichissimo passato di notevole interesse è il villaggio di Santa Vittoria, uno dei più grandi di tutta la Sardegna. Costituito da due settori, presenta una parte che aveva funzioni politiche e amministrative e un’altra prettamente civile e religiosa. Il primo settore presenta i resti di grandi capanne, tra cui figura quella del consiglio e un altare sacrificale. Il secondo comprende il grande recinto delle riunioni al cui interno vi sono le fondamenta di capanne con tavoli in pietra e un portico, dove di svolgevano la fiera e il pranzo rituale. A poca distanza sono visibili il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=POZZOSACRO'>pozzo sacro</a>, in pietra basaltica e calcarea, i resti di un tempio ipetrale (privo di copertura), la chiesetta di Santa Vittoria, in stile romanico, e la capanna del capo con avancorpo rettangolare. Nel centro storico si può visitare la parrocchiale a tre navate di San Basilio Magno, in stile romanico-pisano.

Economia

È sede di Pro Loco. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, scarsamente sviluppata, è costituita da piccole aziende che operano solo nel comparto edile. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo, quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca “Ottocentosedici”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, scarsamente sviluppata, è costituita da piccole aziende che operano solo nel comparto edile. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo, quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca “Ottocentosedici”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Gli importantissimi reperti archeologici di età preistorica la rendono meta di un rilevante afflusso di visitatori, ai quali è offerta anche la possibilità di godere di un incontaminato ambiente naturale e di un’aria salubre. Per gli amanti dell’escursionismo naturalistico molto attraente è l’omonima giara di Serri, un altopiano molto simile a quello di Gesturi, di cui condivide l’origine geologica. Tra i consueti appuntamenti meritano di essere segnalati: la festa di Santa Lucia, la terza domenica di maggio e di settembre, e quella di Santa Vittoria, l’11 settembre. La festa del Patrono, San Basilio, si celebra il primo settembre.

Gli importantissimi reperti archeologici di età preistorica la rendono meta di un rilevante afflusso di visitatori, ai quali è offerta anche la possibilità di godere di un incontaminato ambiente naturale e di un’aria salubre. Per gli amanti dell’escursionismo naturalistico molto attraente è l’omonima giara di Serri, un altopiano molto simile a quello di Gesturi, di cui condivide l’origine geologica. Tra i consueti appuntamenti meritano di essere segnalati: la festa di Santa Lucia, la terza domenica di maggio e di settembre, e quella di Santa Vittoria, l’11 settembre. La festa del Patrono, San Basilio, si celebra il primo settembre.

Località