Descrizione

Comune di collina, di origine nuragica, che basa la sua economia soprattutto sulle attività agro-pastorali e industriali. I lussurgesi, che mostrano un indice di vecchiaia molto superiore alla media, si concentrano per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione vive nella località San Leonardo, nonché in poche case sparse. Il territorio, che offre un panorama di indiscutibile fascino, è ammantato da boschi di castagno, ciliegi e ulivi e presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.050 metri di quota. L'abitato, disposto ad anfiteatro entro un cono di origine vulcanica, ha conservato la sua impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra l'assenza di evidenti segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è tipico delle zone di collina.

Comune di collina, di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, che basa la sua economia soprattutto sulle attività agro-pastorali e industriali. I lussurgesi, che mostrano un indice di vecchiaia molto superiore alla media, si concentrano per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione vive nella località San Leonardo, nonché in poche case sparse. Il territorio, che offre un panorama di indiscutibile fascino, è ammantato da boschi di castagno, ciliegi e ulivi e presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.050 metri di quota. L'abitato, disposto ad anfiteatro entro un cono di origine vulcanica, ha conservato la sua impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra l'assenza di evidenti segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è tipico delle zone di collina.

Storia

Il toponimo riflette, con la fonetica dialettale, il culto di San Lussorio, martire cristiano ucciso forse nell'abitato, nei primi anni del IV secolo. Fondata in epoca nuragica, appartenne alla curatoria di Montiferru, del Giudicato di Torres e nel 1417 fu feudo di Guglielmo De Montagnana; successivamente fu dominio degli Amat, ai quali rimase fino al 1839. Offre notevoli tracce delle varie civiltà che si sono succedute nel suo territorio e che hanno dato luogo a una straordinaria sintesi culturale: si possono visitare numerosi siti archeologici di età prenuragica, nuragica, romana e medievale. Testimoniano questa presenza: diverse domus de janas, tra cui notevole per ampiezza e tecnica costruttiva è quella di Matziscula; i dolmen; numerosi resti nuragici tra i quali il nuraghe Silbanis e Sa Rocca de Zorzia; le belle torri di Piriccu, Elighe Onna, Adde s'Inferru e Oskera; molte tombe dei giganti, betili e pozzi sacri. Di notevole importanza anche i villaggi di Santa Vittoria Ittoria, Camputzola, Banzos, che attestano la frequentazione storica dei fenici, dei cartaginesi e infine dei Romani. Tra le altre opere architettoniche figurano: la chiesa di Santa Giusta, romanico-sarda, che conserva un tabernacolo nello stile del primo rinascimento romano e numerosi arredi sacri e la chiesa di Santa Maria degli Angeli, con all'interno un raffinato altare in legno del 1700 e una scultura lignea del 1500 raffigurante la Madonna.

Il toponimo riflette, con la fonetica dialettale, il culto di San Lussorio, martire cristiano ucciso forse nell'abitato, nei primi anni del IV secolo. Fondata in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=EPOCANURAGICA'>epoca nuragica</a>, appartenne alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MONTIFERRU'>Montiferru</a>, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Torres e nel 1417 fu feudo di Guglielmo De Montagnana; successivamente fu dominio degli Amat, ai quali rimase fino al 1839. Offre notevoli tracce delle varie civiltà che si sono succedute nel suo territorio e che hanno dato luogo a una straordinaria sintesi culturale: si possono visitare numerosi siti archeologici di età prenuragica, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, romana e medievale. Testimoniano questa presenza: diverse <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a>, tra cui notevole per ampiezza e tecnica costruttiva è quella di Matziscula; i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOLMEN'>dolmen</a>; numerosi resti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICI'>nuragici</a> tra i quali il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> Silbanis e Sa Rocca de Zorzia; le belle torri di Piriccu, Elighe Onna, Adde s'Inferru e Oskera; molte <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=TOMBEDEIGIGANTI'>tombe dei giganti</a>, betili e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=POZZISACRI'>pozzi sacri</a>. Di notevole importanza anche i villaggi di Santa Vittoria Ittoria, Camputzola, Banzos, che attestano la frequentazione storica dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FENICI'>fenici</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CARTAGINESI'>cartaginesi</a> e infine dei Romani. Tra le altre opere architettoniche figurano: la chiesa di Santa Giusta, romanico-sarda, che conserva un tabernacolo nello stile del primo rinascimento romano e numerosi arredi sacri e la chiesa di Santa Maria degli Angeli, con all'interno un raffinato altare in legno del 1700 e una scultura lignea del 1500 raffigurante la Madonna.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 13, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il perno dell'economia locale è l'agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo, frutteti e agrumi. Si pratica anche l'allevamento, in particolare di bovini (tra cui il Bue Rosso, bovino di razza sarda allevata al pascolo brado), ovini, caprini, equini, suini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti della produzione alimentare, del legno, del tessile, dell'energia, dell'elettricità, della metallurgia e dell'edilizia. Il settore artigianale è molto sviluppato: fiorente è l'attività legata alla lavorazione dei tessuti, del ferro battuto, del legno, dei coltelli, delle selle e finimenti per cavalli. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico per il turismo e un liceo linguistico; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale e dal museo della tecnologia contadina. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede del distretto scolastico n. 13, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il perno dell'economia locale è l'agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo, frutteti e agrumi. Si pratica anche l'allevamento, in particolare di bovini (tra cui il Bue Rosso, bovino di razza sarda allevata al pascolo brado), ovini, caprini, equini, suini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti della produzione alimentare, del legno, del tessile, dell'energia, dell'elettricità, della metallurgia e dell'edilizia. Il settore artigianale è molto sviluppato: fiorente è l'attività legata alla lavorazione dei tessuti, del ferro battuto, del legno, dei coltelli, delle selle e finimenti per cavalli. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico per il turismo e un liceo linguistico; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale e dal museo della tecnologia contadina. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Lo stupendo panorama, l'artigianato, i prodotti tipici (tra cui la crema di mirto, l'acquavite "filu e ferru", il formaggio “casizolu”) nonché il ricco patrimonio archeologico, attirano un notevole flusso turistico sul posto. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le numerose manifestazioni: il carnevale con la “Aa Carrela ‘e Nanti”; i riti della settimana Santa; la fiera regionale del cavallo, a giugno; il festival di musica antica, alla fine di agosto. La festa del Patrono, San Lussorio, si celebra il 21 agosto.

Lo stupendo panorama, l'artigianato, i prodotti tipici (tra cui la crema di mirto, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=LACQUAVITEFILUEFERRU'>l'acquavite "filu e ferru"</a>, il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FORMAGGIO'>formaggio</a> “casizolu”) nonché il ricco patrimonio archeologico, attirano un notevole flusso turistico sul posto. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le numerose manifestazioni: il carnevale con la “Aa Carrela ‘e Nanti”; i riti della settimana Santa; la fiera regionale del cavallo, a giugno; il festival di musica antica, alla fine di agosto. La festa del Patrono, San Lussorio, si celebra il 21 agosto.

Località

San Leonardo

San Leonardo

Fondi europei 2021-2027

Comune di Santu Lussurgiu in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.