Descrizione

Comune collinare di origine probabilmente molto antica, per il quale le tradizionali attività rurali costituiscono ancora una fondamentale risorsa economica. I piansanesi, che fanno registare un indice di vecchiaia nella media, mostrano un’evidente tendenza all’accentramento: la stragrande maggioranza di essi, infatti, vive concentrata nel capoluogo comunale; il resto della comunità risiede invece nel piccolo aggregato urbano di Marinello. Il territorio comunale, dal profilo geometrico dolcemente ondulato, è bagnato da due fossi confluenti, che delimitano il lungo e stretto sperone sul quale è disteso l’abitato. Il paesaggio circostante è caratterizzato dalle linee regolari e dai colori dei seminativi e dei vigneti, che occupano larga parte dell’agro piansanese, testimoniando la mitezza del clima e l’intervento dell’uomo; qua e là si distendono isole di vegetazione spontanea, costituita per lo più da macchia mediterranea.

Comune collinare di origine probabilmente molto antica, per il quale le tradizionali attività rurali costituiscono ancora una fondamentale risorsa economica. I piansanesi, che fanno registare un indice di vecchiaia nella media, mostrano un’evidente tendenza all’accentramento: la stragrande maggioranza di essi, infatti, vive concentrata nel capoluogo comunale; il resto della comunità risiede invece nel piccolo aggregato urbano di Marinello. Il territorio comunale, dal profilo geometrico dolcemente ondulato, è bagnato da due fossi confluenti, che delimitano il lungo e stretto sperone sul quale è disteso l’abitato. Il paesaggio circostante è caratterizzato dalle linee regolari e dai colori dei seminativi e dei vigneti, che occupano larga parte dell’agro piansanese, testimoniando la mitezza del clima e l’intervento dell’uomo; qua e là si distendono isole di vegetazione spontanea, costituita per lo più da macchia mediterranea.

Storia

Notizie storiche sicure sulla sua esistenza si hanno solo a partire dal XII secolo, quando entrò a far parte dei possedimenti della Chiesa; tuttavia, i resti archeologici rinvenuti in località Poggio di Re Metino sembrano confermare l’ipotesi secondo cui il territorio comunale fu sede di un insediamento etrusco, forse quello di MATERNUM. A lungo contesa tra la Chiesa e varie potenti famiglie desiderose di ampliare i loro domini, al tempo dell’esilio avignonese dei papi venne conquistata dai Prefetti di Vico, che la tennero fino al 1354, anno del ritorno a Roma dei pontefici; nel 1513 venne assegnata da papa Leone X ai Farnese, che già da tempo si erano impadroniti del castello e che nel 1534 la inclusero nel ducato di Castro, creato da papa Paolo III per il figlio Pier Luigi Farnese. Tornata alla Chiesa dopo la distruzione di Castro (1649), alla fine del Settecento venne data in enfiteusi al conte Alessandro Cardelli e a partire dal 1808 appartenne per quattordici anni al principe polacco Poniatowski. Il toponimo potrebbe derivare da un personale latino, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS; secondo un’altra interpretazione sarebbe un composto di “piano”, nel significato di ‘luogo pianeggiante’, e dell’aggettivo “sano”. Caratteristico è, nel centro storico, il palazzo comunale sei-settecentesco, abbellito da un portico barocco ornato da bizzarre sculture; degna di nota è anche la parrocchiale dedicata a San Bernardino da Siena, di antica fondazione ma rimaneggiata in forme settecentesche.

Notizie storiche sicure sulla sua esistenza si hanno solo a partire dal XII secolo, quando entrò a far parte dei possedimenti della Chiesa; tuttavia, i resti archeologici rinvenuti in località Poggio di Re Metino sembrano confermare l’ipotesi secondo cui il territorio comunale fu sede di un insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCO'>etrusco</a>, forse quello di MATERNUM. A lungo contesa tra la Chiesa e varie potenti famiglie desiderose di ampliare i loro domini, al tempo dell’esilio avignonese dei papi venne conquistata dai Prefetti di Vico, che la tennero fino al 1354, anno del ritorno a Roma dei pontefici; nel 1513 venne assegnata da papa Leone X ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARNESE'>Farnese</a>, che già da tempo si erano impadroniti del castello e che nel 1534 la inclusero nel ducato di Castro, creato da papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=PAOLOIII'>Paolo III</a> per il figlio Pier Luigi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARNESE'>Farnese</a>. Tornata alla Chiesa dopo la distruzione di Castro (1649), alla fine del Settecento venne data in enfiteusi al conte Alessandro Cardelli e a partire dal 1808 appartenne per quattordici anni al principe polacco Poniatowski. Il toponimo potrebbe derivare da un personale latino, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS; secondo un’altra interpretazione sarebbe un composto di “piano”, nel significato di ‘luogo pianeggiante’, e dell’aggettivo “sano”. Caratteristico è, nel centro storico, il palazzo comunale sei-settecentesco, abbellito da un portico barocco ornato da bizzarre sculture; degna di nota è anche la parrocchiale dedicata a San Bernardino da Siena, di antica fondazione ma rimaneggiata in forme settecentesche.

Economia

L’agricoltura vede ancora impegnata una larga fetta della popolazione attiva e produce soprattutto cereali, legumi e uva; anche l’allevamento di ovini trova un significativo spazio nell’ambito dell’economia locale, al contrario dell’industria, rappresentata da alcune imprese di dimensioni artigianali, attive nei comparti alimentare, tessile, del legno e della lavorazione dei metalli; appaiono invece commisurati alle esigenze della comunità il commercio e il comparto dei servizi –quest’ultimo comprende sportelli bancari e agenzie assicurative–. Nel comune si trovano gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri e scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; costituisce una seria lacuna l’assenza di strutture culturali di rilievo, di esercizi di ristoro e di strutture per il soggiorno; la farmacia provvede all’assistenza sanitaria.

L’agricoltura vede ancora impegnata una larga fetta della popolazione attiva e produce soprattutto cereali, legumi e uva; anche l’allevamento di ovini trova un significativo spazio nell’ambito dell’economia locale, al contrario dell’industria, rappresentata da alcune imprese di dimensioni artigianali, attive nei comparti alimentare, tessile, del legno e della lavorazione dei metalli; appaiono invece commisurati alle esigenze della comunità il commercio e il comparto dei servizi –quest’ultimo comprende sportelli bancari e agenzie assicurative–. Nel comune si trovano gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri e scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; costituisce una seria lacuna l’assenza di strutture culturali di rilievo, di esercizi di ristoro e di strutture per il soggiorno; la farmacia provvede all’assistenza sanitaria.

Relazioni

Non costituisce una meta turistica particolarmente frequentata, pur non mancando di attrattive: nelle vicinanze si trova il lago di Bolsena, dove si può praticare il windsurf o fare rilassanti gite in barca, ed è facilmente raggiungibile anche la Riserva naturale Selva del Lamone, cornice ideale per escursioni e passeggiate a contatto con un ambiente naturale incontaminato e spettacolare. Il numero dei visitatori aumenta sensibilmente in occasione di alcune manifestazioni tradizionali, come l’Infiorata del Corpus Domini e la festa della Madonna del Rosario, (dal 4 al 7 ottobre), accompagnata da processioni, spettacoli e dalla degustazione di specialità della gastronomia locale. La festa del Patrono San Bernardino da Siena si celebra il 20 maggio; i festeggiamenti popolari comprendono un corteo storico e il “Palio delle contrade”, oltre a spettacoli e fuochi d’artificio.

Non costituisce una meta turistica particolarmente frequentata, pur non mancando di attrattive: nelle vicinanze si trova il lago di Bolsena, dove si può praticare il windsurf o fare rilassanti gite in barca, ed è facilmente raggiungibile anche la Riserva naturale Selva del Lamone, cornice ideale per escursioni e passeggiate a contatto con un ambiente naturale incontaminato e spettacolare. Il numero dei visitatori aumenta sensibilmente in occasione di alcune manifestazioni tradizionali, come l’Infiorata del Corpus Domini e la festa della Madonna del Rosario, (dal 4 al 7 ottobre), accompagnata da processioni, spettacoli e dalla degustazione di specialità della gastronomia locale. La festa del Patrono San Bernardino da Siena si celebra il 20 maggio; i festeggiamenti popolari comprendono un corteo storico e il “Palio delle contrade”, oltre a spettacoli e fuochi d’artificio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piansano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.