Descrizione

Centro di montagna, di origine antica, che basa la sua economia sulla positiva coesistenza delle tradizionali attività agricole, di quelle industriali e del terziario. I perosini, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nella località di Jartousiere, nei nuclei urbani minori di Brandoneugna, Chiaime, Ciabot, Ciampano, Ciapella, Lageard, Passoir, Prageria, Rio Agrevo e Selvaggio, nonché in numerose case sparse. Il territorio, ricco di folta vegetazione e di estesi pascoli, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.231 metri di quota. L’abitato, con veduta sulla confluenza del torrente Germanasca nel Chisone, sviluppatosi inizialmente lungo la strada del Sestriere, mostra un forte incremento edilizio con prevalente espansione verso l’alto. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurate, su sfondo nero, tre pietre d’argento. Sotto lo scudo, su lista argentea, bifida e svolazzante, spicca il motto in lettere maiuscole nere: DANT FRUCTUS LAPIDES.

Centro di montagna, di origine antica, che basa la sua economia sulla positiva coesistenza delle tradizionali attività agricole, di quelle industriali e del terziario. I perosini, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nella località di Jartousiere, nei nuclei urbani minori di Brandoneugna, Chiaime, Ciabot, Ciampano, Ciapella, Lageard, Passoir, Prageria, Rio Agrevo e Selvaggio, nonché in numerose case sparse. Il territorio, ricco di folta vegetazione e di estesi pascoli, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.231 metri di quota. L’abitato, con veduta sulla confluenza del torrente Germanasca nel Chisone, sviluppatosi inizialmente lungo la strada del Sestriere, mostra un forte incremento edilizio con prevalente espansione verso l’alto. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurate, su sfondo nero, tre pietre d’argento. Sotto lo scudo, su lista argentea, bifida e svolazzante, spicca il motto in lettere maiuscole nere: DANT FRUCTUS LAPIDES.

Storia

Il toponimo si deve probabilmente ricondurre ad un sintagma del tipo “strata petrosa”, ‘(strada) acciottolata’. Le attestazioni più antiche sono “Petrosa”, dell’anno 1064, “Petruxia”, 1148, “Perusia”, dell’anno 1239, “Peruxia”, dell’anno 1239. Il determinante, da “argento”, si riferisce alla presenza di giacimenti d’argento, ormai esauriti. Probabilmente fu abitata dai celti, in epoca antica, durante il regno del re Cozio. Le prime notizie storiche scritte risalgono a un documento del 1064, che attesta la sua donazione da parte dalla contessa Adelaide di Susa al monastero di Santa Maria di Pinerolo. Alla morte della contessa fu teatro di sanguinose lotte per la successione. Dal 1286 fece parte dei territori degli Acaia, che diedero inizio alla costruzione di un castello. Nel 1350 passò sotto la giurisdizione dei signori di Provana di Carignano e poi dei fratelli Androne e Pietro dei Solari di Asti. Dopo il 1600 fu governata dai francesi, fin quando Vittorio Amedeo II ne ottenne nuovamente la giurisdizione. Durante il periodo della Restaurazione fece parte del Regno di Sardegna. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: i resti del castello degli Acaia e la parrocchiale di San Genesio, edificata nel 1239 e più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, nella quale sono custoditi pregevoli affreschi di Bongioanni di Aqui.

Il toponimo si deve probabilmente ricondurre ad un sintagma del tipo “strata petrosa”, ‘(strada) acciottolata’. Le attestazioni più antiche sono “Petrosa”, dell’anno 1064, “Petruxia”, 1148, “Perusia”, dell’anno 1239, “Peruxia”, dell’anno 1239. Il determinante, da “argento”, si riferisce alla presenza di giacimenti d’argento, ormai esauriti. Probabilmente fu abitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CELTI'>celti</a>, in epoca antica, durante il regno del re Cozio. Le prime notizie storiche scritte risalgono a un documento del 1064, che attesta la sua donazione da parte dalla contessa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ADELAIDE'>Adelaide</a> di Susa al monastero di Santa Maria di Pinerolo. Alla morte della contessa fu teatro di sanguinose lotte per la successione. Dal 1286 fece parte dei territori degli Acaia, che diedero inizio alla costruzione di un castello. Nel 1350 passò sotto la giurisdizione dei signori di Provana di Carignano e poi dei fratelli Androne e Pietro dei Solari di Asti. Dopo il 1600 fu governata dai francesi, fin quando <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VITTORIOAMEDEOII'>Vittorio Amedeo II</a> ne ottenne nuovamente la giurisdizione. Durante il periodo della Restaurazione fece parte del Regno di Sardegna. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: i resti del castello degli Acaia e la parrocchiale di San Genesio, edificata nel 1239 e più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, nella quale sono custoditi pregevoli affreschi di Bongioanni di Aqui.

Economia

È sede della Comunità montana, del distretto scolastico n. 42, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, ovini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: dell’estrazione della pietra e dei minerali non energetici, della produzione lattiero-casearia, alimentare, tessile, della confezione, del legno, della lavorazione della pietra, metallurgico, meccanico, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone oltre che di una buona rete commerciale anche dell’insieme dei servizi. Tra le strutture sociali si registra la presenza di asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e la biblioteca di Studi Occitani, specializzata in minoranze nazionali e linguistiche. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede della Comunità montana, del distretto scolastico n. 42, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, ovini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: dell’estrazione della pietra e dei minerali non energetici, della produzione lattiero-casearia, alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, della confezione, del legno, della lavorazione della pietra, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone oltre che di una buona rete commerciale anche dell’insieme dei servizi. Tra le strutture sociali si registra la presenza di asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e la biblioteca di Studi Occitani, specializzata in minoranze nazionali e linguistiche. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Immersa in uno scenario paesaggistico caratterizzato dalla vicinanza al Parco naturale Orsiera-Rocciavré e al Parco naturale Val Troncea, è meta prediletta degli amanti della natura e degli appassionati degli sport alpini. Offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare escursioni per i sentieri di montagna tra fitti boschi, di visitare i rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale e di gustare i semplici prodotti locali. Altro motivo di richiamo è venire a contatto con un ambiente dal fascino particolare, in cui ancora si conserva la lingua occitana. Tra le manifestazioni la fiera primaverile, a giugno, e la fiera autunnale, a ottobre. La festa in onore del Patrono, San Genesio, si celebra il lunedì successivo alla penultima domenica d’agosto. È gemellata dal 1994 con Plan de la Tour (Francia).

Immersa in uno scenario paesaggistico caratterizzato dalla vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PARCONATURALEORSIERAROCCIAVRE'>Parco naturale Orsiera-Rocciavré</a> e al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PARCONATURALEVALTRONCEA'>Parco naturale Val Troncea</a>, è meta prediletta degli amanti della natura e degli appassionati degli sport alpini. Offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare escursioni per i sentieri di montagna tra fitti boschi, di visitare i rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale e di gustare i semplici prodotti locali. Altro motivo di richiamo è venire a contatto con un ambiente dal fascino particolare, in cui ancora si conserva la lingua occitana. Tra le manifestazioni la fiera primaverile, a giugno, e la fiera autunnale, a ottobre. La festa in onore del Patrono, San Genesio, si celebra il lunedì successivo alla penultima domenica d’agosto. È gemellata dal 1994 con Plan de la Tour (Francia).

Località

Baisa, Bocciarda, Brandoneugna, Cassas, Chialme, Ciabot, Ciampano, Ciapella, Clot di Ciampiano, Jartousiere, Lageard, Passoir, Prageria, Rio Agrevo, Selvaggio

Baisa, Bocciarda, Brandoneugna, Cassas, Chialme, Ciabot, Ciampano, Ciapella, Clot di Ciampiano, Jartousiere, Lageard, Passoir, Prageria, Rio Agrevo, Selvaggio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Perosa Argentina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.