ADELAIDE:
Nacque nel 1015-16. Figlia di Olderico Manfredi, alla morte del padre andò in sposa a Ermanno duca di Svevia, fidato dell'imperatore Corrado il Salico, che volle conservare la marca di Torino alla Manfredi, per la fedeltà con cui il padre aveva sostenuto la dinastia sassone. Alla morte, di lì a poco, di Ermanno, fu fatta sposare con Enrico di Monferrato, per unire la marca di Torino con quella aleramica di Monferrato; morto anche questo marito, andò in sposa a Oddone di Savoia, figlio cadetto del vassallo borgognone Umberto Biancamano, fondatore della dinastia sabauda. Fra il 1046 e il 1091 le risultava sottoposta una estesa zona in cui erano comprese le contee di Torino, Auriate, Bredulo, Alba, Asti, Ivrea, Albenga, Ventimiglia: per la morte dei fratelli di Oddone, questi aveva unificato sotto il suo dominio la contea di Savoia e la marca di Torino. Governò per mezzo secolo la marca e la contea: prima affiancando il marito, poi i figli (Pietro e Amedeo) e in seguito i nipoti. Cattolicissima e amica di S. Pier Damiani, fu prodiga nell'elargire doni e privilegi al clero e nel sostenere e assistere la Chiesa e il monachesimo nella riforma morale voluta dal papa; ciò non le avrebbe impedito di mantenere fede all'imperatore, al punto di dare come sposa a Enrico IV la figlia Berta e di controllare i vescovi conti dei suoi territori, anche a costo di piegarli con la forza; analogamente si sarebbe schierata fra papa e imperatore a Canossa, insieme alla cugina Matilde di Toscana. Nella seconda metà dell'XI secolo più volte ordinò che si desse alle fiamme Asti, per assoggettarla, approfittando dei contrasti interni alla Chiesa del luogo, che vedeva coinvolti i suoi maggiori esponenti in un clima di corruzione dei costumi. Ma proprio durante il suo dominio nacquero coloro che si sarebbero ribellati al regime feudale: si originarono numerosi piccoli villaggi, che lottarono per ottenere libertà dai vincoli signoriali e autonomia dai signori del luogo; di qui si costituirono numerose "coniurationes" private, il cui scopo era di conferire una maggiore partecipazione politica a nobili minori, proprietari terrieri inurbati, borghesi. Alla sua morte, nel 1091, la marca di Torino divenne territorio d'ambizione per l'impero. Agli inizi del XII secolo si disgregò la marca e le terre di Adelaide si divisero fra gli Aleramici di Savona, che acquisirono i territori di pianura (i comitati meridionali), e i Savoia, che ottennero la zona da Susa ad Avigliana, nella valle della Dora Riparia: le valli di Susa e del pinerolese, la valle d'Aosta, la Moriana e la Savoia; da tale situazione, a loro volta, riuscirono a trarre privilegi e vantaggi anche Asti e Torino e i marchesati di Busca e di Saluzzo. V. anche SAVOIA