Descrizione

Centro rivierasco, di origine altomedievale, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, su quelle industriali e sul turismo. I mascalesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono nel capoluogo comunale –la maggior parte– e nelle varie altre località che costituiscono il comune, compresa l'isola amministrativa Tagliaborsa. Il territorio, complessivamente classificato collinare, presenta tre diverse caratteristiche altimetriche, pur senza bruschi sbalzi: quelle della fascia costiera, della zona propriamente collinare e della fascia alto-collinare e montana. Nella prima, caratterizzata dal largo arenile, si trovano le località Fondachello e Sant'Anna, immerse nei profumati agrumeti che si protendono verso la pianura; nella seconda le località Sant'Antonio e Nunziata –l'unico nucleo storico del comune, con la tipica impostazione medievale– nonché Portosalvo e Santa Venera; nella terza le frazioni di Puntalazzo e Montargano, con i caratteristici terrazzamenti con cui, dal Seicento in poi, è stata trasformata la natura selvaggia della vecchia Contea di Mascali. Evidenti sono i segni di espansione edilizia. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano sette torri d'oro, merlate alla ghibellina.

Centro rivierasco, di origine altomedievale, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, su quelle industriali e sul turismo. I mascalesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono nel capoluogo comunale –la maggior parte– e nelle varie altre località che costituiscono il comune, compresa l'isola amministrativa Tagliaborsa. Il territorio, complessivamente classificato collinare, presenta tre diverse caratteristiche altimetriche, pur senza bruschi sbalzi: quelle della fascia costiera, della zona propriamente collinare e della fascia alto-collinare e montana. Nella prima, caratterizzata dal largo arenile, si trovano le località Fondachello e Sant'Anna, immerse nei profumati <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> che si protendono verso la pianura; nella seconda le località Sant'Antonio e Nunziata –l'unico nucleo storico del comune, con la tipica impostazione medievale– nonché Portosalvo e Santa Venera; nella terza le frazioni di Puntalazzo e Montargano, con i caratteristici terrazzamenti con cui, dal Seicento in poi, è stata trasformata la natura selvaggia della vecchia Contea di Mascali. Evidenti sono i segni di espansione edilizia. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano sette torri d'oro, merlate alla ghibellina.

Storia

L'ipotesi più probabile sull'origine del toponimo riconduce al latino MASCHALA, a sua volta derivante dal greco “maschále”, ‘ascella'. Poco probabile, invece, è una derivazione dall'antroponimo arabo “Masqalah”. Il geografo Edrisi, nel XII secolo, cita “Masqalah”; un documento del 1266 cita le terre “S. Anastasiae et Mascalorum”. Circa la sua origine, il documento più antico è una lettera del papa Gregorio Magno, del 593 d.C., ma pare che il sito sia stato abitato fin dall'epoca dei greci e dei romani, per poi passare ai bizantini e quindi agli arabi. Il borgo, in seguito, fu occupato dai normanni, che nel 1092 lo infeudarono al vescovo di Catania. Nel XVI secolo Carlo V la insignì del titolo di contea, ancora una volta sotto i vescovi di Catania, che la detennero fino all'abolizione dei diritti feudali, nel 1812. Nel 1815 se ne staccarono i borghi di Giarre e Riposto, per costituirsi in comuni autonomi. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa madre, edificata nel periodo fascista dall'architetto Camillo Autore, con cupola e forme classicheggianti, al cui interno sono custodite pregevoli opere d'arte, come la statua settecentesca del Santo Patrono; il palazzo municipale, anch'esso di epoca fascista. Interessanti sono anche: la chiesa di Maria Santissima Assunta, in località Puntalazzo; l'antica chiesa della “Nunziatella”, con splendidi affreschi bizantini, e la chiesa settecentesca di S. Michele Arcangelo, in località Nunziata; il santuario ottocentesco di Santa Venera Alta, in località Santa Venera. Nel novembre del 1928 il centro abitato fu distrutto da una colata lavica; per la ricostruzione, avvenuta in epoca fascista, fu scelto un sito più a valle, tra la strada statale e la linea ferroviaria.

L'ipotesi più probabile sull'origine del toponimo riconduce al latino MASCHALA, a sua volta derivante dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> “maschále”, ‘ascella'. Poco probabile, invece, è una derivazione dall'antroponimo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABO'>arabo</a> “Masqalah”. Il geografo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=EDRISI'>Edrisi</a>, nel XII secolo, cita “Masqalah”; un documento del 1266 cita le terre “S. Anastasiae et Mascalorum”. Circa la sua origine, il documento più antico è una lettera del papa Gregorio Magno, del 593 d.C., ma pare che il sito sia stato abitato fin dall'epoca dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a> e dei romani, per poi passare ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINI'>bizantini</a> e quindi agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a>. Il borgo, in seguito, fu occupato dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>, che nel 1092 lo infeudarono al vescovo di Catania. Nel XVI secolo Carlo V la insignì del titolo di contea, ancora una volta sotto i vescovi di Catania, che la detennero fino all'abolizione dei diritti feudali, nel 1812. Nel 1815 se ne staccarono i borghi di Giarre e Riposto, per costituirsi in comuni autonomi. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa madre, edificata nel periodo fascista dall'architetto Camillo Autore, con cupola e forme classicheggianti, al cui interno sono custodite pregevoli opere d'arte, come la statua settecentesca del Santo Patrono; il palazzo municipale, anch'esso di epoca fascista. Interessanti sono anche: la chiesa di Maria Santissima Assunta, in località Puntalazzo; l'antica chiesa della “Nunziatella”, con splendidi affreschi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>, e la chiesa settecentesca di S. Michele Arcangelo, in località Nunziata; il santuario ottocentesco di Santa Venera Alta, in località Santa Venera. Nel novembre del 1928 il centro abitato fu distrutto da una colata lavica; per la ricostruzione, avvenuta in epoca fascista, fu scelto un sito più a valle, tra la strada statale e la linea ferroviaria.

Economia

È sede di Pro Loco. L'agricoltura produce foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta: vanto del luogo è la produzione di fagiolini e del vino Doc Nerello; è presente anche l'attività zootecnica. Il settore industriale è costituito da aziende che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, dell'abbigliamento, del legno, delle apparecchiature elettriche, della carrozzeria per autoveicoli, dell'edilizia, dei materiali da costruzione, dell'estrazione dell'argilla, ghiaia e sabbia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le sole classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. L'agricoltura produce foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta: vanto del luogo è la produzione di fagiolini e del vino Doc Nerello; è presente anche l'attività zootecnica. Il settore industriale è costituito da aziende che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, dell'abbigliamento, del legno, delle apparecchiature elettriche, della carrozzeria per autoveicoli, dell'edilizia, dei materiali da costruzione, dell'estrazione dell'argilla, ghiaia e sabbia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le sole classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

È meta di turismo balneare –località Fondachello– e offre la possibilità di effettuare belle escursioni sui monti alle spalle del Parco dell'Etna, dai quali si gode di un meraviglioso colpo d'occhio sul Mar Ionio. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi, limitandosi, sostanzialmente, a quelli determinati da motivi di studio o sanitari. Tra gli eventi ricorrenti meritano una citazione: la sagra del pesce, ad agosto; la sagra delle nocciole, a settembre; la sagra della mostarda, a ottobre; il presepe vivente, a Natale. La festa del Patrono, San Leonardo, si celebra il 6 novembre.

È meta di turismo balneare –località Fondachello– e offre la possibilità di effettuare belle escursioni sui monti alle spalle del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=PARCODELLETNA'>Parco dell'Etna</a>, dai quali si gode di un meraviglioso colpo d'occhio sul Mar Ionio. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi, limitandosi, sostanzialmente, a quelli determinati da motivi di studio o sanitari. Tra gli eventi ricorrenti meritano una citazione: la sagra del pesce, ad agosto; la sagra delle nocciole, a settembre; la sagra della mostarda, a ottobre; il presepe vivente, a Natale. La festa del Patrono, San Leonardo, si celebra il 6 novembre.

Località

Fondachello, Giarre (Pagliara), Montargano, Nunziata, Puntalazzo, Riposto, Sant'Anna, Sant'Antonino, Santa Lucia, Santa Venera, Santa Venera-Portosalvo, Tagliaborsa, Taverna, Torre Malorato

Fondachello, Giarre (Pagliara), Montargano, Nunziata, Puntalazzo, Riposto, Sant'Anna, Sant'Antonino, Santa Lucia, Santa Venera, Santa Venera-Portosalvo, Tagliaborsa, Taverna, Torre Malorato

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mascali rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.