Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si basa su attività agricole e industriali. I meolesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale –in forte espansione edilizia– e nelle località: Capo d’Argine, Losson della Battaglia e Marteggia; il resto della popolazione si distribuisce in numerosissimi aggregati urbani minori nonché in case sparse. Il territorio, di origine paludosa, bonificato nel XV e XVI secolo, ricco di corsi d’acqua e ricoperto da una fitta vegetazione offre un incantevole paesaggio di verdi campagne e presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Analogamente l’abitato, il cui centro urbano è caratterizzato da un intervallarsi di portici e costruzioni, con un misto di antico e moderno, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante.

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si basa su attività agricole e industriali. I meolesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale –in forte espansione edilizia– e nelle località: Capo d’Argine, Losson della Battaglia e Marteggia; il resto della popolazione si distribuisce in numerosissimi aggregati urbani minori nonché in case sparse. Il territorio, di origine paludosa, bonificato nel XV e XVI secolo, ricco di corsi d’acqua e ricoperto da una fitta vegetazione offre un incantevole paesaggio di verdi campagne e presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Analogamente l’abitato, il cui centro urbano è caratterizzato da un intervallarsi di portici e costruzioni, con un misto di antico e moderno, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante.

Storia

Il toponimo richiama la parola latina META (‘mucchio’), probabilmente per sottolineare la particolare conformazione geologica del territorio. Numerosi reperti archeologici lasciano ipotizzare l’esistenza di insediamenti in età paleoveneta; probabilmente, però, il territorio era già abitato in età romana, perché punto di passaggio della via Annia che raccordava Roma con Aquileia. Il centro urbano vero e proprio risale al X secolo con la donazione delle terre da parte dei patriarchi d’Aquileia agli Ezzelino. Nel XIV secolo, sotto la dominazione di Treviso, fu soggetta a numerosi saccheggi da parte delle famiglie dei da Camino, dei Della Scala e, addirittura, rischiò di scomparire nel 1411 a seguito di un feroce saccheggio dell’imperatore Sigismondo. Il suo passaggio a Venezia, nel XV secolo, segnò l’inizio di un periodo di pace e tranquillità conclusosi con l’arrivo di Napoleone che, bloccando i trasporti fluviali, ne danneggiò l’economia. In questi ultimi anni è soggetta a operazioni di valorizzazione del territorio per far accrescere l’affluenza dei turisti, cercando di sfruttare la vicinanza ai centri balneari veneti. Al periodo della dominazione di Venezia risale la costruzione di numerose ville che furono utilizzate come nobiliari residenze estive. Del 1400 sono palazzo Cappello, sede del comune, villa Malipiero e villa Corner. Del 1500 è villa Priuli mentre del 1600 sono palazzo del Maschio e villa Dreina. La parrocchiale di San Giovanni Battista, che ospita l’affresco de Il battesimo di Gesù a opera di Gian Domenico Tiepolo, villa De Marchi-Nardari e villa Folco, invece, risalgono al 1700. Quest’ultima ha acquistato importanza storica poiché ha ospitato il passaggio dei poteri tra Cadorna e Diaz durante la prima guerra mondiale.

Il toponimo richiama la parola latina META (‘mucchio’), probabilmente per sottolineare la particolare conformazione geologica del territorio. Numerosi reperti archeologici lasciano ipotizzare l’esistenza di insediamenti in età paleoveneta; probabilmente, però, il territorio era già abitato in età romana, perché punto di passaggio della via Annia che raccordava Roma con Aquileia. Il centro urbano vero e proprio risale al X secolo con la donazione delle terre da parte dei patriarchi d’Aquileia agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=EZZELINO'>Ezzelino</a>. Nel XIV secolo, sotto la dominazione di Treviso, fu soggetta a numerosi saccheggi da parte delle famiglie dei da Camino, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=DELLASCALA'>Della Scala</a> e, addirittura, rischiò di scomparire nel 1411 a seguito di un feroce saccheggio dell’imperatore Sigismondo. Il suo passaggio a Venezia, nel XV secolo, segnò l’inizio di un periodo di pace e tranquillità conclusosi con l’arrivo di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a> che, bloccando i trasporti fluviali, ne danneggiò l’economia. In questi ultimi anni è soggetta a operazioni di valorizzazione del territorio per far accrescere l’affluenza dei turisti, cercando di sfruttare la vicinanza ai centri balneari <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=VENETI'>veneti</a>. Al periodo della dominazione di Venezia risale la costruzione di numerose ville che furono utilizzate come nobiliari residenze estive. Del 1400 sono palazzo Cappello, sede del comune, villa Malipiero e villa Corner. Del 1500 è villa Priuli mentre del 1600 sono palazzo del Maschio e villa Dreina. La parrocchiale di San Giovanni Battista, che ospita l’affresco de Il battesimo di Gesù a opera di Gian Domenico <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=TIEPOLO'>Tiepolo</a>, villa De Marchi-Nardari e villa Folco, invece, risalgono al 1700. Quest’ultima ha acquistato importanza storica poiché ha ospitato il passaggio dei poteri tra Cadorna e Diaz durante la prima guerra mondiale.

Economia

L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, particolarmente avvantaggiata dalla fertilità del suo territorio, si coltivano cereali (in particolare foraggio), alberi da frutta, ortaggi, e soprattutto la vite, a cui si dedica la maggior parte della popolazione; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. La vita che vi si conduce è piuttosto calma ma sempre attenta a cogliere le novità. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, lattiero-caseario, tessile, del legno, cartario, del vetro, dall’industria metallurgica, elettrica, cantieristica, della fabbricazione di mobili, di giocattoli ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e di servizi, tra cui quello bancario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo. Nelle scuole del posto s’impartisce la sola istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, che comprendono un’azienda agrituristica, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, particolarmente avvantaggiata dalla fertilità del suo territorio, si coltivano cereali (in particolare foraggio), alberi da frutta, ortaggi, e soprattutto la vite, a cui si dedica la maggior parte della popolazione; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. La vita che vi si conduce è piuttosto calma ma sempre attenta a cogliere le novità. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, lattiero-caseario, tessile, del legno, cartario, del vetro, dall’industria metallurgica, elettrica, cantieristica, della fabbricazione di mobili, di giocattoli ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e di servizi, tra cui quello bancario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo. Nelle scuole del posto s’impartisce la sola istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, che comprendono un’azienda agrituristica, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

È poco frequentata sia per turismo che per lavoro; di conseguenza, i rapporti con i comuni vicini non sono rilevanti; ad essi, comunque, la popolazione si rivolge per le necessità sanitarie, per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti ricorrenti vanno segnalati: il Carnevale Meolese, con sfilate di carri e maschere, a febbraio; la fiera dei fiori e dell’artigianato, ad aprile; “cinema e teatro sotto le stelle”, a luglio; la mostra degli uccelli e quella canina, a settembre. Il Patrono, San Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno con una sagra paesana. È gemellata dal 1989 con Berre l’Etang (Francia).

È poco frequentata sia per turismo che per lavoro; di conseguenza, i rapporti con i comuni vicini non sono rilevanti; ad essi, comunque, la popolazione si rivolge per le necessità sanitarie, per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti ricorrenti vanno segnalati: il Carnevale Meolese, con sfilate di carri e maschere, a febbraio; la fiera dei fiori e dell’artigianato, ad aprile; “cinema e teatro sotto le stelle”, a luglio; la mostra degli uccelli e quella canina, a settembre. Il Patrono, San Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno con una sagra paesana. È gemellata dal 1989 con Berre l’Etang (Francia).

Località

Capo d'Argine, La Fossetta, Losson della Battaglia, Marteggia

Capo d'Argine, La Fossetta, Losson della Battaglia, Marteggia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Meolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.