Descrizione

Città di origine medievale, capoluogo di provincia, è situata, suggestivamente, su un poggio, dominato da una rocca malaspiniana. La sua è un'economia di tipo industriale e commerciale, con una recente espansione nel settore turistico. La popolazione dei massesi (o massetani), il cui indice di vecchiaia è contenuto entro i valori medi nazionali, si distribuiscono in diverse altre località, quali: Altagnana, Antona, Aronte, Bergiola Maggiore, Caglieglia, Canevara, Casania, Casette, Forno, Gronda, Pariana, Pian della Fioba, Ponte di Gronda, Resceto, San Carlo Terme, Castagnole, Mirteto, Ortola, san Carlo Po. Dal punto di vista urbanistico, è caratteristica la sovrapposizione della città cinquecentesca sull'originario nucleo medievale; tutt'intorno si è estesa la città moderna, in seguito all'espansione edilizia che ha avuto inizio a partire dagli anni'60. Da un punto di vista naturalistico è caratterizzata, oltre che dalla vicinanza delle Apuane, dalla presenza, nel suo territorio, di sorgenti di acque oligominerali. Il centro abitato si inserisce in un territorio piuttosto vario, che alterna elementi caratteristici del paesaggio montano ad altri propri del paesaggio collinare. Lo stemma, concesso con Regio Decreto, può definirsi "parlante", in quanto l'immagine raffigurata rappresenta una mazza ferrata, che per assonanza ricorda appunto il nome di Massa. La banda e la sbarra che si incrociano si riferiscono probabilmente a due clave erculee.  

Città di origine medievale, capoluogo di provincia, è situata, suggestivamente, su un poggio, dominato da una rocca malaspiniana. La sua è un'economia di tipo industriale e commerciale, con una recente espansione nel settore turistico. La popolazione dei massesi (o massetani), il cui indice di vecchiaia è contenuto entro i valori medi nazionali, si distribuiscono in diverse altre località, quali: Altagnana, Antona, Aronte, Bergiola Maggiore, Caglieglia, Canevara, Casania, Casette, Forno, Gronda, Pariana, Pian della Fioba, Ponte di Gronda, Resceto, San Carlo Terme, Castagnole, Mirteto, Ortola, san Carlo Po. Dal punto di vista urbanistico, è caratteristica la sovrapposizione della città cinquecentesca sull'originario nucleo medievale; tutt'intorno si è estesa la città moderna, in seguito all'espansione edilizia che ha avuto inizio a partire dagli anni'60. Da un punto di vista naturalistico è caratterizzata, oltre che dalla vicinanza delle Apuane, dalla presenza, nel suo territorio, di sorgenti di acque oligominerali. Il centro abitato si inserisce in un territorio piuttosto vario, che alterna elementi caratteristici del paesaggio montano ad altri propri del paesaggio collinare. Lo stemma, concesso con Regio Decreto, può definirsi "parlante", in quanto l'immagine raffigurata rappresenta una mazza ferrata, che per assonanza ricorda appunto il nome di Massa. La banda e la sbarra che si incrociano si riferiscono probabilmente a due clave erculee.  

Storia

Non molto si sa dell'epoca dei Romani, che vi installarono loro insediamenti; è dal periodo medievale in poi, invece, che abbiamo notizie più certe dell'evoluzione storica di questa città. Nell'882 era infatti feudo dei vescovi di Luni, sotto la cui egemonia restò finché, nella seconda metà del mille, divenne feudo degli Obertenghi. Contesa a lungo tra lucchesi e pisani, nel 1442, insieme con Carrara, passò ai Malaspina. Nel 1553 passò al ramo Cybo dei Malaspina ma, nel 1741, il matrimonio di una dei Malaspina con il Duca Ercole d'Este segnò la sua annessione al Ducato di Modena. Nel 1806 fu aggregata, come feudo di Elisa Baiocchi, al Principato di Lucca, ma nel 1815 tornò agli Estensi, per essere infine ammesso al regno di Piemonte nel 1859. I resti monumentali relativi al periodo medievale si limitano a qualche bastione delle mura della città alta e al nucleo originario della Rocca che, nel corso dei secoli XV e XVI, fu in gran parte trasformata in un vasto palazzo rinascimentale. La cattedrale, pur risalendo al XIV secolo, deve però il suo aspetto attuale ad un rifacimento seicentesco. Anche il palazzo Cybo Malaspina fu trasformato, nella seconda metà del 1500, da antica villa in palazzo di corte. Sono numerose, inoltre, le chiese settecentesche.  

Non molto si sa dell'epoca dei Romani, che vi installarono loro insediamenti; è dal periodo medievale in poi, invece, che abbiamo notizie più certe dell'evoluzione storica di questa città. Nell'882 era infatti feudo dei vescovi di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LUNI'>Luni</a>, sotto la cui egemonia restò finché, nella seconda metà del mille, divenne feudo degli Obertenghi. Contesa a lungo tra lucchesi e pisani, nel 1442, insieme con Carrara, passò ai Malaspina. Nel 1553 passò al ramo Cybo dei Malaspina ma, nel 1741, il matrimonio di una dei Malaspina con il Duca Ercole d'Este segnò la sua annessione al Ducato di Modena. Nel 1806 fu aggregata, come feudo di Elisa Baiocchi, al Principato di Lucca, ma nel 1815 tornò agli Estensi, per essere infine ammesso al regno di Piemonte nel 1859. I resti monumentali relativi al periodo medievale si limitano a qualche bastione delle mura della città alta e al nucleo originario della Rocca che, nel corso dei secoli XV e XVI, fu in gran parte trasformata in un vasto palazzo rinascimentale. La cattedrale, pur risalendo al XIV secolo, deve però il suo aspetto attuale ad un rifacimento seicentesco. Anche il palazzo Cybo Malaspina fu trasformato, nella seconda metà del 1500, da antica villa in palazzo di corte. Sono numerose, inoltre, le chiese settecentesche.  

Economia

È sede di quasi tutti gli uffici di livello provinciale. L'economia spazia dal settore industriale, molto avanzato e diversificato (lavorazione del marmo, prodotti chimici e farmaceutici, metallurgici, metalmeccanici, mobilio e alimentari), al terziario, che nel turismo, in particolare, ha fatto registrare una forte espansione, grazie soprattutto alle risorse paesaggistiche ed artistiche. Anche le sue specialità culinarie (testaroli, panigacci, tortelli di cavolo con le fette, polenta di castagne con la ricotta, la pattona, fagiano alla carne secca, torte di erbe) rappresentano un notevole richiamo turistico. Le strutture finalizzate alla ricettività, al tempo libero ed allo sport riescono a soddisfare ogni esigenza. Sono infatti presenti alberghi, ostelli per la gioventù, campeggi, numerosi esercizi di ristoro, piscine, campi da tennis, maneggi, porti turistici, aeroclub, ed inoltre uno stadio ed un palazzetto dello sport, nonché la squadra di calcio "Massese". Anche il settore medico-sanitario può contare sulla presenza di strutture particolari, oltre agli ospedali, ai poliambulatori e alle farmacie. Culturalmente piuttosto vivace, ospita musei, biblioteche, cinema e teatri. Le strutture scolastiche abbracciano ogni ordine e grado.  

È sede di quasi tutti gli uffici di livello provinciale. L'economia spazia dal settore industriale, molto avanzato e diversificato (lavorazione del marmo, prodotti chimici e farmaceutici, metallurgici, metalmeccanici, mobilio e alimentari), al terziario, che nel turismo, in particolare, ha fatto registrare una forte espansione, grazie soprattutto alle risorse paesaggistiche ed artistiche. Anche le sue specialità culinarie (testaroli, panigacci, tortelli di cavolo con le fette, polenta di castagne con la ricotta, la pattona, fagiano alla carne secca, torte di erbe) rappresentano un notevole richiamo turistico. Le strutture finalizzate alla ricettività, al tempo libero ed allo sport riescono a soddisfare ogni esigenza. Sono infatti presenti alberghi, ostelli per la gioventù, campeggi, numerosi esercizi di ristoro, piscine, campi da tennis, maneggi, porti turistici, aeroclub, ed inoltre uno stadio ed un palazzetto dello sport, nonché la squadra di calcio "Massese". Anche il settore medico-sanitario può contare sulla presenza di strutture particolari, oltre agli ospedali, ai poliambulatori e alle farmacie. Culturalmente piuttosto vivace, ospita musei, biblioteche, cinema e teatri. Le strutture scolastiche abbracciano ogni ordine e grado.  

Relazioni

È caratterizzata da rapporti intensi con i paesi vicini. Notevole attrattiva costituiscono, tra l'altro, le tipiche feste e ricorrenze, come la "Quintiana", torneo cavalleresco durante il quale si sfidano i cinque quartieri della città. Tra le manifestazioni: la Rassegna di spettacoli, che si tiene nei mesi di luglio e agosto in Piazza Mercurio e alla Rocca, e in dicembre la stagione di prosa, al teatro Guglielmi. A Marina di Massa, da segnalare, in agosto, l'assegnazione del premio di poesia San Domenichini, oltre ad una serie di feste e spettacoli. La festa del Patrono S. Francesco si celebra il 4 ottobre. Dal 1960 la città è gemellata con Bad Kissingen (Germania).

È caratterizzata da rapporti intensi con i paesi vicini. Notevole attrattiva costituiscono, tra l'altro, le tipiche feste e ricorrenze, come la "Quintiana", torneo cavalleresco durante il quale si sfidano i cinque quartieri della città. Tra le manifestazioni: la Rassegna di spettacoli, che si tiene nei mesi di luglio e agosto in Piazza Mercurio e alla Rocca, e in dicembre la stagione di prosa, al teatro Guglielmi. A Marina di Massa, da segnalare, in agosto, l'assegnazione del premio di poesia San Domenichini, oltre ad una serie di feste e spettacoli. La festa del Patrono S. Francesco si celebra il 4 ottobre. Dal 1960 la città è gemellata con Bad Kissingen (Germania).

Località

Altagnana, Antona, Bargana, Bergiola Maggiore, Caglieglia, Canevara, Casania, Casette, Forno, Gronda, Guadine, Pariana, Prati della Ciocca, Redicesi, Resceto, Serretta, Tombara

Altagnana, Antona, Bargana, Bergiola Maggiore, Caglieglia, Canevara, Casania, Casette, Forno, Gronda, Guadine, Pariana, Prati della Ciocca, Redicesi, Resceto, Serretta, Tombara

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Massa rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.