Descrizione

Centro montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. Gli aliesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, contiguo alle località Vacco e Fontana Murata del comune di Sclafani Bagni; il resto della popolazione è distribuita nel nucleo urbano minore di Chianchitelle e in numerose case sparse. Il territorio, caratterizzato da una folta vegetazione boschiva, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge in posizione elevata sopra un’interessante scenografia di rocce con bella vista sulla valle, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è attraversato da uno scaglione d’argento, accompagnato, nei cantoni del capo, da un grappolo d’uva bianca e da un covone d’oro e, in punta, da un crescente d’oro.

Centro montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. Gli aliesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, contiguo alle località Vacco e Fontana Murata del comune di Sclafani Bagni; il resto della popolazione è distribuita nel nucleo urbano minore di Chianchitelle e in numerose case sparse. Il territorio, caratterizzato da una folta vegetazione boschiva, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge in posizione elevata sopra un’interessante scenografia di rocce con bella vista sulla valle, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è attraversato da uno scaglione d’argento, accompagnato, nei cantoni del capo, da un grappolo d’uva bianca e da un covone d’oro e, in punta, da un crescente d’oro.

Storia

Gli studiosi sono per lo più concordi nel vedere alla base del toponimo un antroponimo, derivato dal greco “Ales”, a sua volta riconducibile all’arabo “Ali”, ‘cavaliere’. La sua origine risale all’epoca medievale, come testimoniano reperti archeologici della zona, risalenti al periodo della dominazione araba. Grazie agli arabi, il primitivo nucleo abitato, si sviluppò conoscendo lustro e decoro. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione dell’antico feudo risalgono, però, a un documento del XVI secolo, e precisamente dell’anno 1557, quando il territorio fu acquistato dal nobile feudatario spagnolo Luca Cifuense. Dopo le nozze della figlia di quest’ultimo, Francesca, il borgo passò nelle mani del marchese di Santa Croce, Pietro Celestri. Gli ultimi signori che esercitarono la loro giurisdizione sul feudo furono i Sant’Elia, nel XIX secolo, fino all’abolizione dei diritti feudali. Tra le testimonianze storico-architettoniche interessanti sono: la chiesa madre, dedicata a Maria Santissima delle Grazie, edificata nel XVII secolo, restaurata e ampliata nel corso dei secoli; il Palazzo baronale dei Santa Croce, del Seicento; la masseria Porcheria, costruita nel 1880; la masseria Montagna, del Cinquecento; la Cuba araba, che è un’enorme cisterna collocata a poche decine di metri dalla Croce di Pietra; le Grotte della Gurfa, una vera e propria architettura rupestre scavata nella collina, dell’età del rame.

Gli studiosi sono per lo più concordi nel vedere alla base del toponimo un antroponimo, derivato dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> “Ales”, a sua volta riconducibile all’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABO'>arabo</a> “Ali”, ‘cavaliere’. La sua origine risale all’epoca medievale, come testimoniano reperti archeologici della zona, risalenti al periodo della dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>. Grazie agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a>, il primitivo nucleo abitato, si sviluppò conoscendo lustro e decoro. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione dell’antico feudo risalgono, però, a un documento del XVI secolo, e precisamente dell’anno 1557, quando il territorio fu acquistato dal nobile feudatario spagnolo Luca Cifuense. Dopo le nozze della figlia di quest’ultimo, Francesca, il borgo passò nelle mani del marchese di Santa Croce, Pietro Celestri. Gli ultimi signori che esercitarono la loro giurisdizione sul feudo furono i Sant’Elia, nel XIX secolo, fino all’abolizione dei diritti feudali. Tra le testimonianze storico-architettoniche interessanti sono: la chiesa madre, dedicata a Maria Santissima delle Grazie, edificata nel XVII secolo, restaurata e ampliata nel corso dei secoli; il Palazzo baronale dei Santa Croce, del Seicento; la masseria Porcheria, costruita nel 1880; la masseria Montagna, del Cinquecento; la Cuba <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>, che è un’enorme cisterna collocata a poche decine di metri dalla Croce di Pietra; le Grotte della Gurfa, una vera e propria architettura rupestre scavata nella collina, dell’età del rame.

Economia

I settori economici primario e industriale sono presenti con i comparti tipici delle zone interne siciliane, con aziende di dimensioni solitamente modeste. Interessante è l’artigianato, con prodotti come: tessuti ricamati, “Frazate” (tappeti realizzati a mano), articoli in ferro battuto e cesti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera un orfanotrofio. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare le scuole dell’obbligo e un istituto tecnico commerciale. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e il museo antropologico ed etno-antropologico. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche un’emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione una piscina, campi da tennis, da bocce, di calcio e da pallavolo. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

I settori economici primario e industriale sono presenti con i comparti tipici delle zone interne siciliane, con aziende di dimensioni solitamente modeste. Interessante è l’artigianato, con prodotti come: tessuti ricamati, “Frazate” (tappeti realizzati a mano), articoli in ferro battuto e cesti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera un orfanotrofio. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare le scuole dell’obbligo e un istituto tecnico commerciale. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e il museo antropologico ed etno-antropologico. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche un’emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione una piscina, campi da tennis, da bocce, di calcio e da pallavolo. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Posta in uno scenario paesaggistico incantevole, domina un ampio paesaggio che va dall’Etna alle Isole Eolie; offre, tra l’altro, la possibilità di gustare i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale, tra cui i dolci “le scattate”, di mandorle e cannella, le “sfinci”, vini e liquori, i prelibati pomodori secchi, i pecorini, la “tuma” e formaggi aromatizzati con spezie. Tra le manifestazioni meritano di essere citati: i festeggiamenti del carnevale; la processione del Venerdì Santo “Mortorio di Filippo Orioles”; la “Fiera del bestiame”, a giugno, luglio e settembre; la festa della Madonna Addolorata, a settembre. La festa della Patrona, Maria Santissima delle Grazie, si celebra il 2 luglio. Ha dato i natali al filosofo Francesco Orestano (1873-1945).

Posta in uno scenario paesaggistico incantevole, domina un ampio paesaggio che va dall’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETNA'>Etna</a> alle Isole Eolie; offre, tra l’altro, la possibilità di gustare i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale, tra cui i dolci “le scattate”, di mandorle e cannella, le “sfinci”, vini e liquori, i prelibati pomodori secchi, i pecorini, la “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=TUMA'>tuma</a>” e formaggi aromatizzati con spezie. Tra le manifestazioni meritano di essere citati: i festeggiamenti del carnevale; la processione del Venerdì Santo “Mortorio di Filippo Orioles”; la “Fiera del bestiame”, a giugno, luglio e settembre; la festa della Madonna Addolorata, a settembre. La festa della Patrona, Maria Santissima delle Grazie, si celebra il 2 luglio. Ha dato i natali al filosofo Francesco Orestano (1873-1945).

Località

Chianchitelle

Chianchitelle

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Alia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.