Descrizione

Centro montano, di origine antica; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una buona presenza dei settori industriale e terziario. I francavillesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito in case sparse. Il territorio, fertile e produttivo per la presenza di sorgive, caratterizzato da suggestive bellezze paesaggistiche, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.337 metri di quota. L'abitato, che sorge su un dolce declivio, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico lineare. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto Ministeriale si rappresenta un castello dorato.

Centro montano, di origine antica; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una buona presenza dei settori industriale e terziario. I francavillesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito in case sparse. Il territorio, fertile e produttivo per la presenza di sorgive, caratterizzato da suggestive bellezze paesaggistiche, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.337 metri di quota. L'abitato, che sorge su un dolce declivio, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico lineare. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto Ministeriale si rappresenta un castello dorato.

Storia

Il toponimo, molto diffuso in Italia, è probabilmente d'epoca normanna ed è un composto di tipo germanico che presenta la consueta anticipazione dell'aggettivo rispetto al sostantivo cui si riferisce. La specificazione “di Sicilia” è stata aggiunta nel 1863 per ovviare agli inconvenienti dell'omonimia. Nel dialetto locale è “Francavigghia”. L'origine dell'insediamento risale all'epoca della colonizzazione greca, come testimoniano i rinvenimenti archeologici della zona. Nei secoli successivi fu conquistata e amministrata dagli arabi, come dimostra un documento del 1093. In seguito la giurisdizione dell'antico borgo fu esercitata dai normanni, che fecero erigere un monastero basiliano. Nel 1130 da Ruggero II l'amministrazione del feudo fu concessa a suo figlio Guglielmo I, per poi passare a Ruggero di Lauria. Nel 1535 l'imperatore Carlo V cedette il borgo al nobile Antonio Balsamo, dalle cui mani, per eredità, la proprietà passò al nipote Jacopo Ruffo. Nel 1678 Carlo II concesse al feudo il titolo di città. Il suo patrimonio artistico è costituito da: Palazzo Cagnone, edificato nel XVI secolo; Fontana Vena, nota anche come fontana dei 18 zampilli, costruita nel 1400; Fontana San Paolo, del Seicento; il ponte di Santa Maria delle Preci, realizzato nel 1639 in pietra lavica; il convento dei Cappuccini, eretto nel 1570; la parrocchiale dell'Annunziata, del 1550; la chiesa matrice, del XV secolo, accanto alla quale si erge una torre campanaria eretta nel 1852; la chiesa del Carmine, costruita nel Seicento; la piccola cappella del Santo Spirito, del XVI secolo.

Il toponimo, molto diffuso in Italia, è probabilmente d'epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNA'>normanna</a> ed è un composto di tipo germanico che presenta la consueta anticipazione dell'aggettivo rispetto al sostantivo cui si riferisce. La specificazione “di Sicilia” è stata aggiunta nel 1863 per ovviare agli inconvenienti dell'omonimia. Nel dialetto locale è “Francavigghia”. L'origine dell'insediamento risale all'epoca della colonizzazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a>, come testimoniano i rinvenimenti archeologici della zona. Nei secoli successivi fu conquistata e amministrata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a>, come dimostra un documento del 1093. In seguito la giurisdizione dell'antico borgo fu esercitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>, che fecero erigere un monastero basiliano. Nel 1130 da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RUGGEROII'>Ruggero II</a> l'amministrazione del feudo fu concessa a suo figlio Guglielmo I, per poi passare a Ruggero di Lauria. Nel 1535 l'imperatore Carlo V cedette il borgo al nobile Antonio Balsamo, dalle cui mani, per eredità, la proprietà passò al nipote Jacopo Ruffo. Nel 1678 Carlo II concesse al feudo il titolo di città. Il suo patrimonio artistico è costituito da: Palazzo Cagnone, edificato nel XVI secolo; Fontana Vena, nota anche come fontana dei 18 zampilli, costruita nel 1400; Fontana San Paolo, del Seicento; il ponte di Santa Maria delle Preci, realizzato nel 1639 in pietra lavica; il convento dei Cappuccini, eretto nel 1570; la parrocchiale dell'Annunziata, del 1550; la chiesa matrice, del XV secolo, accanto alla quale si erge una torre campanaria eretta nel 1852; la chiesa del Carmine, costruita nel Seicento; la piccola cappella del Santo Spirito, del XVI secolo.

Economia

È sede di Pro Loco e del distretto scolastico n. 34. L'agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, caprini ed equini. L'industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, cartario, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, della fabbricazione delle macchine per l'agricoltura, dei gioielli, della produzione e distribuzione del gas e dell'edilizia. Interessante è l'artigianato, in particolare quello specializzato nella produzione di spago e corda. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale (che soddisfa le esigenze primarie della comunità) oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, come quello bancario. Le strutture scolastiche locali offrono la possibilità di frequentare le classi dell'obbligo e il liceo scientifico. L'arricchimento culturale è agevolato dalla biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e del distretto scolastico n. 34. L'agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, caprini ed equini. L'industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, cartario, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, della fabbricazione delle macchine per l'agricoltura, dei gioielli, della produzione e distribuzione del gas e dell'edilizia. Interessante è l'artigianato, in particolare quello specializzato nella produzione di spago e corda. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale (che soddisfa le esigenze primarie della comunità) oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, come quello bancario. Le strutture scolastiche locali offrono la possibilità di frequentare le classi dell'obbligo e il liceo scientifico. L'arricchimento culturale è agevolato dalla biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

L'aria salubre, la genuinità dei prodotti del luogo, le bellezze dell'ambiente naturale, la vicinanza alle Gole di Alcantara, nonché i monumenti sparsi sul suo territorio costituiscono motivo di attrazione per un discreto numero di turisti. I rapporti con i comuni vicini non sono, comunque, molto intensi, anche perché i francavillesi li raggiungono, per lo più, per l'espletamento di pratiche burocratiche, oltre che per motivi di studio. Tra le manifestazioni folcloristiche e gli altri eventi ricorrenti, in grado di attirare anche visitatori dai dintorni, si ricordano: il carnevale; i suggestivi riti della Settimana Santa; la fiera del bestiame, la festa di Sant'Euplio, la seconda domenica di agosto, e vari spettacoli inclusi nel cartellone dell'”agosto francavillese”. La Patrona, Santa Barbara, si festeggia il 4 dicembre.

L'aria salubre, la genuinità dei prodotti del luogo, le bellezze dell'ambiente naturale, la vicinanza alle Gole di Alcantara, nonché i monumenti sparsi sul suo territorio costituiscono motivo di attrazione per un discreto numero di turisti. I rapporti con i comuni vicini non sono, comunque, molto intensi, anche perché i francavillesi li raggiungono, per lo più, per l'espletamento di pratiche burocratiche, oltre che per motivi di studio. Tra le manifestazioni folcloristiche e gli altri eventi ricorrenti, in grado di attirare anche visitatori dai dintorni, si ricordano: il carnevale; i suggestivi riti della Settimana Santa; la fiera del bestiame, la festa di Sant'Euplio, la seconda domenica di agosto, e vari spettacoli inclusi nel cartellone dell'”agosto francavillese”. La Patrona, Santa Barbara, si festeggia il 4 dicembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Francavilla di Sicilia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.