Descrizione

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Ponte. Di origine antica, basa la sua economia sulla positiva coesistenza di attività zootecniche e industriali, affiancate da un turismo in crescita. I formazzini, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Canza, Chiesa, Fracchie-Fondovalle, San Michele e Valdo. Il territorio, classificato di montagna, comprendente le aree speciali Monte Giove e Sabbioni, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, si adagia nella parte più pittoresca della valle. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, una bilancia d’oro accompagnata, in punta, da un monte d’argento a tre cime.

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Ponte. Di origine antica, basa la sua economia sulla positiva coesistenza di attività zootecniche e industriali, affiancate da un turismo in crescita. I formazzini, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Canza, Chiesa, Fracchie-Fondovalle, San Michele e Valdo. Il territorio, classificato di montagna, comprendente le aree speciali Monte Giove e Sabbioni, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, si adagia nella parte più pittoresca della valle. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, una bilancia d’oro accompagnata, in punta, da un monte d’argento a tre cime.

Storia

Il toponimo sembrerebbe costituire un probabile derivato in -aceus, dal sostantivo latino FORMA, con il significato di ‘condotto d’acqua’, allusivo a qualche particolare del territorio, connesso forse alle cascate, data la sua posizione geografica presso la cascata del Toce. Il primo insediamento nella Valle Formazza di popolazioni walser risale al XII secolo, quando l’intera valle era sottoposta al dominio dei De Rodis Baceno. Le successive vicende storiche del XV secolo videro il territorio formazzino, sempre soggetto a frequenti scorrerie da parte delle popolazioni vallesane, entrare a far parte integrante del ducato di Milano. In questo la popolazione walser poté godere sempre di una certa autonomia, poi sancita in via definitiva da Galeazzo Maria Sforza nel 1486; seguì l’anno dopo la redazione degli statuti comunali. La sua storia successiva non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo e ricalca quella dei territori circostanti. Povera è la presenza di monumenti: non vi sono infatti edifici di particolare valore storico-architettonico, fatta eccezione per: la casa forte, edificio in pietra, sede del museo etnografico civiltà walser; la casa Scilligo, costruzione lignea risalente al 1603; la parrocchiale, seicentesco edificio dedicato a San Bernardo.

Il toponimo sembrerebbe costituire un probabile derivato in -aceus, dal sostantivo latino FORMA, con il significato di ‘condotto d’acqua’, allusivo a qualche particolare del territorio, connesso forse alle cascate, data la sua posizione geografica presso la cascata del Toce. Il primo insediamento nella Valle Formazza di popolazioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=WALSER'>walser</a> risale al XII secolo, quando l’intera valle era sottoposta al dominio dei De Rodis Baceno. Le successive vicende storiche del XV secolo videro il territorio formazzino, sempre soggetto a frequenti scorrerie da parte delle popolazioni vallesane, entrare a far parte integrante del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>. In questo la popolazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=WALSER'>walser</a> poté godere sempre di una certa autonomia, poi sancita in via definitiva da Galeazzo Maria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SFORZA'>Sforza</a> nel 1486; seguì l’anno dopo la redazione degli statuti comunali. La sua storia successiva non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo e ricalca quella dei territori circostanti. Povera è la presenza di monumenti: non vi sono infatti edifici di particolare valore storico-architettonico, fatta eccezione per: la casa forte, edificio in pietra, sede del museo etnografico civiltà <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=WALSER'>walser</a>; la casa Scilligo, costruzione lignea risalente al 1603; la parrocchiale, seicentesco edificio dedicato a San Bernardo.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede di Pro Loco; poiché sul posto manca la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell’economia locale il settore primario è presente unicamente con l’allevamento dei bovini, con forte predilezione per la razza bruno-alpina. Un vanto della gastronomia locale è senza dubbio il famoso formaggio d’alpeggio “battelmat”, cui è stato riconosciuto il marchio DOP. Il settore economico secondario è rappresentato da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, delle confezioni, della lavorazione del legno, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’estrazione della pietra. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole del posto assicurano soltanto l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale si segnala la presenza del museo “Casa Forte”, che raccoglie l’etnografia locale e i ricordi sportivi dello sci club, fondato negli anni Venti del Novecento. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede di Pro Loco; poiché sul posto manca la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell’economia locale il settore primario è presente unicamente con l’allevamento dei bovini, con forte predilezione per la razza bruno-alpina. Un vanto della gastronomia locale è senza dubbio il famoso formaggio d’alpeggio “battelmat”, cui è stato riconosciuto il marchio DOP. Il settore economico secondario è rappresentato da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, delle confezioni, della lavorazione del legno, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’estrazione della pietra. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole del posto assicurano soltanto l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale si segnala la presenza del museo “Casa Forte”, che raccoglie l’etnografia locale e i ricordi sportivi dello sci club, fondato negli anni Venti del Novecento. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Apprezzata meta di villeggiatura sia estiva che invernale, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambientale naturale e paesaggistico quali la cascata del Toce, la grande conca dell’Alpe Devero e i laghi di Morasco, Toggia e Castel nonché del comprensorio sciistico locale, che mette a disposizione piste da discesa e di fondo. Tra le manifestazioni culturali o ricreative, che allietano la comunità e richiamano visitatori dai dintorni, si segnala: la fiaccolata sugli sci, il 31 dicembre; la rievocazione dei canti walser, all’inizio di agosto, e la mostra mercato bovini a Valdo, l’ultima decade del mese di settembre. Il mercato settimanale si svolge il giovedì. Il Patrono, San Bernardo, si festeggia il 15 giugno.

Apprezzata meta di villeggiatura sia estiva che invernale, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambientale naturale e paesaggistico quali la cascata del Toce, la grande conca dell’Alpe Devero e i laghi di Morasco, Toggia e Castel nonché del comprensorio sciistico locale, che mette a disposizione piste da discesa e di fondo. Tra le manifestazioni culturali o ricreative, che allietano la comunità e richiamano visitatori dai dintorni, si segnala: la fiaccolata sugli sci, il 31 dicembre; la rievocazione dei canti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=WALSER'>walser</a>, all’inizio di agosto, e la mostra mercato bovini a Valdo, l’ultima decade del mese di settembre. Il mercato settimanale si svolge il giovedì. Il Patrono, San Bernardo, si festeggia il 15 giugno.

Località

Basodino, Canza, Chiesa, Fondovalle, Fracchie, Grovella, Laghi, Monte Giove, Ponte, Sabbioni, San Michele, Valdo

Basodino, Canza, Chiesa, Fondovalle, Fracchie, Grovella, Laghi, Monte Giove, Ponte, Sabbioni, San Michele, Valdo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Formazza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.