Descrizione

Centro collinare, di costruzione moderna ma di origini antiche, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una discreta presenza di iniziative industriali. I cerdesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito in numerose case sparse. Il territorio, ricco di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico ondulato ed è interessato da espansione edilizia anche a causa dell’incremento demografico, dovuto a un rilevante saldo attivo del movimento naturale, solo in parte controbilanciato da quello negativo del movimento migratorio.

Centro collinare, di costruzione moderna ma di origini antiche, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una discreta presenza di iniziative industriali. I cerdesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito in numerose case sparse. Il territorio, ricco di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico ondulato ed è interessato da espansione edilizia anche a causa dell’incremento demografico, dovuto a un rilevante saldo attivo del movimento naturale, solo in parte controbilanciato da quello negativo del movimento migratorio.

Storia

Ancora incerte sono le origini del toponimo, che alcuni studiosi hanno messo in relazione con il greco moderno “kèrdos”, ‘guadagno, profitto’, e con il reggino “cerda”, ‘pausa, riposo’, sebbene non sia possibile cogliere alcuna affinità semantica tra le forme in questione. Anticamente era nota come Tavernanova. Quel che risulta è che per un certo tempo la giurisdizione del borgo fu esercitata dalla nobile famiglia dei Ventimiglia e che la data di fondazione dell’attuale nucleo urbano risale al 7 dicembre 1526, precisamente quando l’imperatore Carlo V concesse la “licentia populandi” al nobile Salvatore Bardi. Successivamente, nell’anno 1656, il potere passò nelle mani di Giuseppe Santostefano, marchese di Cerda, il quale si interessò dello sviluppo economico del feudo. La popolazione locale visse in modo diretto le vicende della dominazione spagnola. Ottenne l’autonomia amministrativa come comune nel XIX secolo. Per il resto, la sua storia si accomuna a quella di tutta la Sicilia, con le vicende che portarono alla caduta dei borboni, prima, e all’unificazione dell’Italia, poi, per giungere, quindi, all’istituzione della repubblica e all’autonomia regionale. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, meritano una segnalazione: la chiesa madre, edificata tra il Cinquecento e il Seicento, al cui interno sono custodite pregevoli opere d’arte e notevoli dipinti; il palazzo baronale e Casa La Mantia, costruita nel XVIII secolo.

Ancora incerte sono le origini del toponimo, che alcuni studiosi hanno messo in relazione con il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> moderno “kèrdos”, ‘guadagno, profitto’, e con il reggino “cerda”, ‘pausa, riposo’, sebbene non sia possibile cogliere alcuna affinità semantica tra le forme in questione. Anticamente era nota come Tavernanova. Quel che risulta è che per un certo tempo la giurisdizione del borgo fu esercitata dalla nobile famiglia dei Ventimiglia e che la data di fondazione dell’attuale nucleo urbano risale al 7 dicembre 1526, precisamente quando l’imperatore Carlo V concesse la “licentia populandi” al nobile Salvatore Bardi. Successivamente, nell’anno 1656, il potere passò nelle mani di Giuseppe Santostefano, marchese di Cerda, il quale si interessò dello sviluppo economico del feudo. La popolazione locale visse in modo diretto le vicende della dominazione spagnola. Ottenne l’autonomia amministrativa come comune nel XIX secolo. Per il resto, la sua storia si accomuna a quella di tutta la Sicilia, con le vicende che portarono alla caduta dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BORBONI'>borboni</a>, prima, e all’unificazione dell’Italia, poi, per giungere, quindi, all’istituzione della repubblica e all’autonomia regionale. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, meritano una segnalazione: la chiesa madre, edificata tra il Cinquecento e il Seicento, al cui interno sono custodite pregevoli opere d’arte e notevoli dipinti; il palazzo baronale e Casa La Mantia, costruita nel XVIII secolo.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri oltre che degli uffici del municipio e della posta. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi (soprattutto carciofi), foraggi, viti, olivi, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti: tessile, del legno, della plastica, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensionistici. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e un istituto tecnico industriale. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri oltre che degli uffici del municipio e della posta. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi (soprattutto carciofi), foraggi, viti, olivi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti: tessile, del legno, della plastica, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensionistici. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e un istituto tecnico industriale. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre, a chiunque vi si rechi, la possibilità di effettuare piacevoli e rilassanti escursioni nei dintorni: in particolar modo costituisce comodo punto di partenza per la visita del vicino Parco delle Madonie. I rapporti con i comuni vicini, comunque, non sono molto intensi: si limitano, per lo più, agli spostamenti determinati da motivi di studio o sanitari oppure dalla necessità di espletare pratiche burocratiche. Tra gli eventi ricorrenti, civili o religiosi, in grado non solo di coinvolgere la comunità locale ma anche di richiamare visitatori dai dintorni, si annoverano: il carnevale; le fiere mostra-mercato dell’artigianato, ad aprile, maggio, agosto e settembre; la sagra del carciofo, ad aprile; la festa dell’Ascensione e la festa dell’Addolorata, ad agosto; la festa della Madonna dei Miracoli, a settembre; le feste di Sant’Eligio, dell’Immacolata e di Santa Lucia, a dicembre. La Patrona, Beata Vergine Addolorata, si festeggia il 16 agosto. Ha dato i natali al giurista Vito La Mantia (1822-1904).

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre, a chiunque vi si rechi, la possibilità di effettuare piacevoli e rilassanti escursioni nei dintorni: in particolar modo costituisce comodo punto di partenza per la visita del vicino <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=PARCODELLEMADONIE'>Parco delle Madonie</a>. I rapporti con i comuni vicini, comunque, non sono molto intensi: si limitano, per lo più, agli spostamenti determinati da motivi di studio o sanitari oppure dalla necessità di espletare pratiche burocratiche. Tra gli eventi ricorrenti, civili o religiosi, in grado non solo di coinvolgere la comunità locale ma anche di richiamare visitatori dai dintorni, si annoverano: il carnevale; le fiere mostra-mercato dell’artigianato, ad aprile, maggio, agosto e settembre; la sagra del carciofo, ad aprile; la festa dell’Ascensione e la festa dell’Addolorata, ad agosto; la festa della Madonna dei Miracoli, a settembre; le feste di Sant’Eligio, dell’Immacolata e di Santa Lucia, a dicembre. La Patrona, Beata Vergine Addolorata, si festeggia il 16 agosto. Ha dato i natali al giurista Vito La Mantia (1822-1904).

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cerda rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.