Descrizione

Centro montano, le cui origini si perdono nella preistoria, che basa la sua economia prevalentemente sulle tradizionali attività agricole. I castronovesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nel nucleo urbano minore di Marcata Bianco e in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.319 metri di quota. L’abitato, caratterizzato da vicoli, archi e cortili, non mostra segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Centro montano, le cui origini si perdono nella preistoria, che basa la sua economia prevalentemente sulle tradizionali attività agricole. I castronovesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nel nucleo urbano minore di Marcata Bianco e in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.319 metri di quota. L’abitato, caratterizzato da vicoli, archi e cortili, non mostra segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Storia

Il toponimo ha le sue origini nel latino CASTRUM NOVUM, in riferimento alla fortezza fatta costruire, così come l’abitato che sovrasta, dal Conte Ruggero. Il determinante è stato aggiunto nel 1862. La sua fondazione come nucleo urbano risale all’epoca antica: infatti fu abitata dai romani e dagli arabi. Molto probabilmente, nella zona l’uomo fece la sua comparsa in epoche precedenti, come testimoniano i reperti archeologici dell’età preistorica. Le attestazioni documentate certe a proposito della sua costituzione sono esigue, così come sono prive di eventi e pagine memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Nel periodo medievale gli arabi furono sconfitti e cacciati dai normanni, nel 1077, capeggiati dal conte Ruggero I d’Altavilla, il quale si occupò anche della giurisdizione del borgo. Tra le altre famiglie che si occuparono dell’amministrazione del casale si ricordano: i Chiaromonte, i Moncada e i Ventimiglia. Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano di essere segnalate: la chiesa madre, edificata nel 1404 e ristrutturata nel corso dei secoli, al cui interno si possono ammirare pregevoli stucchi decorativi del Settecento, un altare in marmo, in stile rinascimentale; la chiesa della Madonna del Rosario, con un portale in stile barocco; la chiesa di Santa Caterina, eretta nel XVI secolo, i ruderi dell’antico castello. Poco lontano dal centro abitato è possibile ammirare anche un sito archeologico, con notevoli resti.

Il toponimo ha le sue origini nel latino CASTRUM NOVUM, in riferimento alla fortezza fatta costruire, così come l’abitato che sovrasta, dal Conte Ruggero. Il determinante è stato aggiunto nel 1862. La sua fondazione come nucleo urbano risale all’epoca antica: infatti fu abitata dai romani e dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a>. Molto probabilmente, nella zona l’uomo fece la sua comparsa in epoche precedenti, come testimoniano i reperti archeologici dell’età preistorica. Le attestazioni documentate certe a proposito della sua costituzione sono esigue, così come sono prive di eventi e pagine memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Nel periodo medievale gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a> furono sconfitti e cacciati dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>, nel 1077, capeggiati dal conte <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RUGGEROI'>Ruggero I</a> d’Altavilla, il quale si occupò anche della giurisdizione del borgo. Tra le altre famiglie che si occuparono dell’amministrazione del casale si ricordano: i Chiaromonte, i Moncada e i Ventimiglia. Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano di essere segnalate: la chiesa madre, edificata nel 1404 e ristrutturata nel corso dei secoli, al cui interno si possono ammirare pregevoli stucchi decorativi del Settecento, un altare in marmo, in stile rinascimentale; la chiesa della Madonna del Rosario, con un portale in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>; la chiesa di Santa Caterina, eretta nel XVI secolo, i ruderi dell’antico castello. Poco lontano dal centro abitato è possibile ammirare anche un sito archeologico, con notevoli resti.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivi, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Vanto della produzione locale è una pregevole uva da mosto. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti: dei mobili, dell’edilizia, estrattivo (dalle sue cave di marmo sono state prelevate le 98 colonne e il ciborio che adornano il maestoso portico e la cappella palatina della Reggia di Caserta). Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e quella parrocchiale “Santissima Trinità”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero è a disposizione un campo di calcio. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Vanto della produzione locale è una pregevole uva da mosto. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti: dei mobili, dell’edilizia, estrattivo (dalle sue cave di marmo sono state prelevate le 98 colonne e il ciborio che adornano il maestoso portico e la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=CAPPELLAPALATINA'>cappella palatina</a> della Reggia di Caserta). Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e quella parrocchiale “Santissima Trinità”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero è a disposizione un campo di calcio. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Circondata da un suggestivo paesaggio montano, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli soggiorni ed escursioni nei dintorni; interessanti sono il bosco di Santa Caterina, dotato di un’area attrezzata, e il fiume Platani, costeggiato dai resti di mulini ad acqua che un tempo costituivano l’elemento trainante dell’economia castronovese. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: i riti della Settimana Santa; la festa della Madonna della Bagnara, a settembre; la fiera del bestiame e la festa della Madonna del Rosario, a ottobre; la festa di Santa Elisabetta, a novembre. Il Patrono, San Vitale, si festeggia il 9 marzo; altri festeggiamenti in onore del Santo si hanno ad agosto per il ritorno degli emigranti. Ha dato i natali allo scrittore Antonio Pepi (1746-1811).

Circondata da un suggestivo paesaggio montano, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli soggiorni ed escursioni nei dintorni; interessanti sono il bosco di Santa Caterina, dotato di un’area attrezzata, e il fiume Platani, costeggiato dai resti di mulini ad acqua che un tempo costituivano l’elemento trainante dell’economia castronovese. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: i riti della Settimana Santa; la festa della Madonna della Bagnara, a settembre; la fiera del bestiame e la festa della Madonna del Rosario, a ottobre; la festa di Santa Elisabetta, a novembre. Il Patrono, San Vitale, si festeggia il 9 marzo; altri festeggiamenti in onore del Santo si hanno ad agosto per il ritorno degli emigranti. Ha dato i natali allo scrittore Antonio Pepi (1746-1811).

Località

Marcato Bianco

Marcato Bianco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castronovo di Sicilia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.