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Descrizione
Cittadina di montagna le cui origini risalgono alla preistoria; località di villeggiatura nota a livello internazionale, la cui economia è sostenuta principalmente dal turismo (molto sviluppati anche l’agricoltura, l’industria e il commercio). I rivani hanno un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e risiedono in maggioranza nel capoluogo comunale; la restante parte vive nelle località di Campi e Fabbrica di Cemento, nonché in case sparse e piccoli agglomerati. Del comune fa parte anche l’isola amministrativa Pregasina, tra Molina di Ledro, Nago-Tòrbole e la provincia di Brescia, in Lombardia. È in atto una certa espansione edilizia. Il territorio comunale possiede un profilo geometrico caratterizzato da variazioni altimetriche molto accentuate. Alle spalle dell’abitato, che sorge sulla sponda nord-occidentale del lago, si trova la Rocchetta.
Storia
La prima parte del toponimo fa riferimento alla posizione topografica sulla riva, RIPA, del lago. Garda, che oggi è il nome del lago chiamato BENACUS dai romani, riflette il “garda” che entra in molti toponimi come variante di “guardia”, alludendo originariamente a un ‘posto di guardia’, dal germanico *warda, risalente ai longobardi o ai goti. La prima attestazione, del 937, è già “Ripa”. I primi insediamenti umani sono dell’età del bronzo. Un documento sancisce il passaggio da Ottone re di Germania ai vescovi veronesi. Verso la fine del X secolo passò al ducato di Carantania, che faceva parte del Sacro Romano Impero. Passò poi al principato vescovile di Trento, come quasi tutta la zona. Nei secoli sono stati molti i casati che hanno regnato sulla comunità: gli Scaligeri, i Visconti e i conti del Tirolo, per passare, dal 1441 al 1509, ai veneziani. Fu poi conquistata dal principe vescovo di Neydeck ma nel 1521 tornò a Trento. Occupata dalle truppe francesi durante la discesa di Napoleone, divenne quindi dominio della Baviera e solo nel 1810 tornò a essere italiana. Già dal XIX secolo diviene una celebre mèta turistica. La chiesa dell’Inviolata fu eretta nel 1603 ed è in stile barocco. L’edificio è esternamente un quadrilatero mentre la piante interna è ottagonale. Ospita cinque altari e la volta è impreziosita da splendidi affreschi. L’altare maggiore, marmoreo, ospita un affresco raffigurante la Madonna, mentre alle sue spalle vi è una raffigurazione pittorica della Crocifissione. Numerosi i dipinti, le pale e le opere d’arte sacra. La chiesa dell’Assunta, sede di pieve, fu riedificata nel 1728. All’interno, con volta a un’unica navata, si trovano affreschi, pale e ben nove altari in stile barocco. La statua dell’Addolorata che si trova sull’altare maggiore è cinquecentesca. La piccola chiesa dei Ss. Rocco e Vigilio è cinquecentesca. Fra le costruzioni civili si annoverano il municipio, il Palazzo Pretorio e soprattutto la Torre Apponale, costruzione del Duecento alta 34 metri, sovrastata da un angioletto dorato chiamato l’Anzolin de la Tor.
Economia
È sede della Comunità montana. Tanto il settore primario quanto il secondario sono molto sviluppati. Le coltivazioni più diffuse sono quelle dei cereali, uliveti, frutteti, frumento, ortaggi, foraggio e vitigni. I comparti industriali maggiormente produttivi sono: il lattiero-caseario, l’alimentare, dell’abbigliamento, della pelletteria, del legno, della carta, dell’editoria, della stampa, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione, il metallurgico-meccanico, l’elettronico, della fabbricazione di apparecchi medicali, strumenti ottici e fotografici, della cantieristica, del mobile, dell’oreficeria e gioielleria, degli articoli sportivi, dell’energia elettrica e dell’edilizia. La rete commerciale e quella dei servizi sono buone. Sono inoltre presenti: il servizio bancario, con assicurazioni e fondi pensione; un’emittente radiotelevisiva; case di riposo; le scuole materne, elementari e medie nonché istituti di istruzione secondaria di secondo grado; musei, pinacoteche e biblioteche-emeroteche; una massiccia quantità di alberghi e ristoranti; l’ospedale.
Relazioni
È meta di un costante afflusso di persone e merci durante tutto l’anno, con una massiccia presenza di turisti, provenienti anche dall’estero. Numerosi gli eventi organizzati: folcloristici, gastronomici, nautici, culturali, fieristici, musicali. Il mercato è mensile da ottobre a maggio e si tiene il secondo mercoledì del mese; è invece quindicinale da giugno a settembre e si tiene il secondo e quarto mercoledì. Il Patrono Sant’Andrea si festeggia il 30 novembre. È gemellata dal 1988 con Bensheim in Germania.
Località
Campi, Ceole, Deva, Fabbrica di Cemento, Gavazzo Nuova, Lago di Garda, Pregasina, Righi
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Riva del Garda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 16.926
- Lat 45° 53' 14,35'' 45.88731944
- Long 10° 50' 39,6'' 10.84418333
- CAP 38066
- Prefisso 0464
- Codice ISTAT 022153
- Codice Catasto H330
- Altitudine slm 73 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2276 - Superficie 42.45 Km2
- Densità 398,73 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 04:47
- Tramonto 19:38
- Adalberto Mosaner
- Piazza Tre Novembre, 5
- 38066 (TN) Trentino Alto Adige
- comune.rivadelgarda.tn.it@cert.legalmail.it
- info@comune.rivadelgarda.tn.it
- www.comune.rivadelgarda.tn.it
- 84001170228
Nome | Indirizzo |
---|---|
AMICI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA DEL RIONE DEGASPERI | LARGO CADUTI DELLE FOIBE 2 |
ARCOBALENO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE | VIA S NAZZARO 47 |
ASS.NE CROCE BIANCA ALTO GARDA ONLUS | VIA SAN NAZZARO 78 |
ASSOCIAZIONE AVULSS ALTO GARDA E LEDRO ? ONLUS | VIA PILATI 5/A |
ASSOCIAZIONE COMITATO GIACOMO CIS ONLUS | VIA BASTIONE 4 |
ASSOCIAZIONE LA CREDENZA | VIA ZUCCHETTI 7 CAMPI |
ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA JUDO STAR RIVA | VIA MAROCCO 29 |
BANCO DI SOLIDARIETA' ALTO GARDA E LEDRO ONLUS | VIA FILANDA 12 |
CITTADINANZATTIVA DEL TRENTINO ONLUS | VIA CONCORDIA 25 |
COMITATO ALLEGRIA S. ALESSANDRO | VIA LUIGI PIGARELLI 32/B |
ELIODORO SOCIETA' COOP.SOC.ONLUS | VIA VENEZIA 47 |
ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA JUDO STAR RIVA | VIA MAROCCO 29 |
BANCO DI SOLIDARIETA' ALTO GARDA E LEDRO ONLUS | VIA FILANDA 12 |
CITTADINANZATTIVA DEL TRENTINO ONLUS | VIA CONCORDIA 25 |
COMITATO ALLEGRIA S. ALESSANDRO | VIA LUIGI PIGARELLI 32/B |
ELIODORO SOCIETA' COOP.SOC.ONLUS | VIA VENEZIA 47 |
FRATERNITA' SAN GIUSEPPE | LARGO CADUTI DELLE FOIBE |
GARDA 2015 SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE | VIA SAN NAZZARO N 47 |
LE VIE DEGLI ASINI | VIA BALLINO N 11/C |
LOVE | VIALE ROMA GALLERIA SAN MARCO 20 |
MITHRA ONLUS | VIA CIS 3/A |
OASI TANDEM S.C. SOCIALE ? ONLUS | VIA VENEZIA 47 |
ORGANIZZAZIONE GIOVANI ALBANESI RINIA | VIA SCALIGERO 2 |
SCUOLA MATERNA DI VARONE | VARONE VIA SEGA 5 |
SCUOLA MATERNA GIARDINO D'INFANZIA | VIALE ROMA 32 |
SOLIDARMONDO TRENTINO | VIA VENEZIA 47/M |
V.I.A.?VARONE INSIEME PER GLI ALTRI | PIAZZA DELLA CHIESA 12 |
VIRTUTE ANIMATI ROMANIAE OBLATIONES MITTIMUS | VIA VENEZIA 47 |
Visite al Castello di Arco
Al castello tutti i giorni fino a domenica Si ricorda che fino a domenica 14 gennaio (anziché, come di norma, fino al 7 gennaio) il castello di Arco è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 16, con ultimo ingresso alle 15. Si ricorda che il castello di Arco è raggiungibile dal centro storico con una passeggiata di circa 20 minuti e per un dislivello di circa 120 metri attraverso l’olivaia; si raccomanda di dotarsi di abbigliamento confortevole e calzature adatte a una facile escursione. Dal 15 gennaio alle fine di febbraio il castello sarà aperto solo nei fine settimana, sabato e domenica dalle 10 alle 16 (ultimo ingresso alle ore 15). L’ingresso costa 5 euro l’intero, 3 euro il ridotto (persone con età oltre 12 e fino a 18 anni e oltre 65 anni; gruppi di almeno 15 persone; gruppi prenotati; possessori di fidelity card. Ingresso gratuito per bambine e bambini fino a 12 anni, scolaresche con insegnante, persone con disabilità e un accompagnatore, residenti ad Arco (la lista completa delle riduzioni e delle gratuità è sul sito del Comune di Arco). Il diritto alla riduzione e alla gratuità va documentato e segnalato all'atto della richiesta di biglietto.
Info
Giovedì la fiera patronale di Sant’Andrea
Giovedì 30 novembre torna a Riva del Garda l'antica fiera patronale di Sant’Andrea: dalle 7.30 alle 18 nelle vie e nelle piazze del centro storico saranno allestite 242 bancarelle. L’area rimane la stessa degli anni scorsi: via Bastione (il tratto compreso tra via Lavino e via Fiume), viale Prati (tra viale Dante e via Pilati), viale Roma (il tratto a sud, dall'intersezione con via Pilati fino a Porta San Michele), viale Dante, viale Martiri del 28 Giugno (tra viale Dante e via Madruzzo), viale Alberti Lutti, viale Damiano Chiesa (tra largo Bensheim e l'intersezione con viale Pernici), viale San Francesco, piazza Garibaldi, piazza della Costituzione, via Mazzini, largo Marconi (a Sud della chiesa dell’Inviolata), piazza Cavour e, infine, il vialetto dei giardini Verdi che collega viale Dante e viale San Francesco. I parcheggi dedicati Per tutta la giornata della fiera e fino alle ore 20 sono a disposizione alcuni parcheggi supplementari gratuiti dedicati: ● alla Comunità di valle e Cendtro per i servizi sanitari, le aree parcheggio con accesso da viale Antonio Rosmini, come indicato in loco; ● alle Cartiere del Garda sulle aree di via Treviso a uso parcheggio. Modifiche alla viabilità ● In viale della Liberazione divieto di transito veicolare, a eccezione dei tassisti e degli ambulanti che si devono recare in piazza Garibaldi e piazza Battisti, con regolamentazione a senso unico alternato e priorità alla direzione ovest-est. I fruitori degli stalli di sosta in via Scaligero e del garage del condominio Giardini Verdi potranno utilizzare viale della Liberazione esclusivamente in uscita; ● in viale Madruzzo senso unico in direzione est/ovest (verso viale Roma) per consentire l'accesso al parcheggio interrato Terme Romane; per lo stesso motivo in viale Roma è istituito il senso unico in direzione nord/sud fino all'intersezione con via Pilati. ● Allo scopo di consentire la fermata degli autobus di linea, è istituito il divieto di sosta con rimozione forzata in viale Martiri del 28 Giugno, nel tratto fra l'intersezione con via Madruzzo (lato ovest) e via Baruffaldi per cinque stalli di sosta; nei tre stalli di viale Pernici ovest, lato nord, all’altezza dell’intersezione con viale Martiri; e in viale Vannetti sud, nei tratti in prossimità delle intersezioni con viale Pernici (due stalli di sosta sul lato sinistro) e con viale Carducci (due stalli di sosta sul lato destro). Le associazioni d'impegno sociale Anche quest'anno sono presenti alcune associazioni d'impegno sociale con i loro stand d'informazione e di raccolta fondi: ● in largo Marconi al sagrato della chiesa dell'Inviolata ci sono le associazioni La Bacionela, Comitato Allegria Sant’Alessandro, Together con Roberto, Vivirione, In Cammino e la Croce Rossa Alto Garda e Ledro. ● in viale Dante (all'altezza dei giardini Verdi) l’Admo onlus (Associazione donatori di midollo osseo).
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«Like»: l’Istituto comprensivo per un nuovo equilibrio comunicativo.
Mercoledì 29 novembre all’auditorium dell’oratorio San Gabriele l’Istituto comprensivo di Arco propone lo spettacolo di Stefano Santomauro «Like». Comunicare è diventato più semplice, più veloce, più efficace. La tecnologia ci ha cambiato la vita, in alcuni casi l’ha proprio stravolta. Cosa ha voluto in cambio per tanto benessere? Tutto. Gli studiosi della Columbus University calcolano che arriviamo a toccare il nostro smartphone 400 volte nell’arco della giornata. Si parte fin da giovanissimi, tra 11 e 12 anni, e stiamo con il cellulare in mano anche sei ore al giorno. Numeri impressionanti. Si parla di “sindrome di Capitan Uncino”: usare il solo pollice di una mano esclusivamente per lo smartphone quasi avessimo un uncino come il famoso pirata di James Matthew Barrie. Le nevrosi del nuovo millennio sono servite: sentire squillare il cellulare anche quando non lo fa, entrare nel panico se non si ha rete, svegliarsi la notte e controllare se sono arrivate notifiche. Sono questi, e molti altri, gli spunti che Stefano Santomauro e Francesco Niccolini hanno sviscerato e attraversato per poterli servire in questo monologo divertentissimo e cinico allo stesso momento. Spunti di riflessione, virate improvvise, situazioni al limite del paradosso prendono lo spettatore fin dai primi minuti e non lo lasciano sino alle ultime parole. L’abilità narrativa di Santomauro è straordinaria e, grazie al suo tipico tocco surreale, riesce a far di «Like» uno spettacolo che non lascia indifferenti, riuscendo a portare a teatro circa 25 mila spettatori. Di e con Stefano Santomauro, scritto in collaborazione con Francesco Niccolini, regia di Daniela Morozzi. «Lo spettacolo -scrive l’Istituto comprensivo di Arco- vuole essere un momento di riflessione su come l’utilizzo dello smartphone stia modificando i nostri comportamenti e la nostra capacità relazionale. È opportuno che, in un momento storico caratterizzato da una crescente fragilità nelle relazioni, tutta la comunità educante ri-costruisca insieme un nuovo equilibrio comunicativo. Attraverso lo spettacolo “Like” di cercheremo insieme di ragionare su questo tema». Lo spettacolo, selezionato al Torino Fringe Festival e al festival Montagne Racconta, vincitore del premio della critica al Festival nazionale della comicità di Modena e vincitore del Kilowatt Festival (Sansepolcro), è proposto nell’ambito delle attività di Educazione alla pace e alle relazioni, l’Istituto comprensivo di Arco. L’inizio è alle ore 20.30, l’ingresso libero.
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Nell’ambito della redazione del Peba, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali, è organizzato un percorso di partecipazione rivolto agli stakeholder.
Nell’ottobre 2022 la Giunta municipale ha dato avvio al percorso di redazione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali, strumento legislativo che prevede l’analisi del territorio e degli edifici pubblici per individuare e rimuovere le barriere e gli impedimenti a una loro fruizione autonoma e sicura da parte di tutte le persone, con particolare riferimento a chi si trova in una situazione di limitata capacità motoria o sensoriale, anche provvisoria (per infortunio o malattia) o dovuta all’età (sia bambini sia anziani). In concreto l’obiettivo è accrescere il grado di accessibilità a tutti gli spazi, fisici e virtuali, della città, così da garantire a tutti le medesime opportunità in tema di esperienze, mobilità e socialità. Uno strumento multidisciplinare che a Riva del Garda coinvolge, in questa fase, gli assessorati alle politiche sociali e alla qualità urbana. Trattandosi di una materia specialistica, il comune di Riva del Garda ha affidato un incarico a un professionista esterno, individuato nell’arch. Chiara Dallaserra del Collettivo Architutti di Trento. La prima tappa pubblica del percorso è stata nel dicembre dell’anno scorso: una serata di presentazione alla cittadinanza del percorso progettuale. Ora la seconda, un ciclo di due incontri dedicato agli stakeholder e all’obiettivo di identificare una serie di luoghi sensibili quali elementi di forte identità, luoghi di aggregazione e incontro sociale. Nel primo incontro, mercoledì 29 novembre con inizio alle 20.30 (la durata è prevista in circa due ore), i tecnici dello studio Collettivo Architutti presenteranno il Peba e, in sintesi, i risultati dell’attività di rilievo delle barriere architettoniche e sensoriali individuate finora nel centro storico. Quindi saranno raccolte dai presenti le indicazioni dei luoghi sensibili, con una modalità di lavoro informale e partecipativa del tipo world café. Nel corso del secondo incontro, sabato 2 dicembre con inizio alle 10.30 (in questo caso la durata è stimata in circa cinque ore, compresa una pausa per il pranzo), i partecipanti visiteranno i luoghi sensibili identificati, analizzando e studiando, insieme e in loco, le possibili soluzioni. Questo momento sarà preceduto da una piccola attività di sensibilizzazione e immedesimazione rispetto al punto di vista di soggetti in condizione di fragilità. Agli incontri l’amministrazione comunale ha invitato una platea di soggetti di riferimento, ovvero rappresentanti di associazioni di categoria, di associazioni del sociale, della cultura e dello sport, membri del Distretto famiglia Alto Garda, consiglieri comunali e amministratori. Tuttavia la partecipazione è aperta a chiunque abbia voglia di offrire il proprio contributo.
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La principessa viaggiante
Lo spettacolo di burattini e figure «La principessa viaggiante» è la nuova proposta, domenica 26 novembre al teatro parrocchiale di Dro, della rassegna per ragazzi «Teatro a gonfie vele». Inizio alle ore 16.30, età consigliata da 4 anni in su. Chiunque creda ancora che le principesse siano tutte leziose e noiose e che aspettino soltanto di essere sposate dal primo principe che arriva, dovrebbe ascoltare la storia della principessa con la grande valigia da viaggio: una vera principessa, che viaggia per il mondo, balla dove le piace e sa una cosa per certo: non deve nulla a nessuno! Lo spettacolo è portato in scena dalla compagnia di Eva Sotriffer; regia di Bernd Lang, musica originale di Simone Oberrauch. Ideazione e animazione di Eva Sotriffer. L’ingresso costa 4 euro (posto unico) e i biglietti si possono acquistare in teatro il giorno dello spettacolo a partire dalle 15.30 oppure in prevendita online sul sito www.trentinospettacoli.it. La rassegna La rassegna di teatro per ragazzi «Teatro a gonfie vele» è organizzata dai comuni di Nago-Torbole (capofila), Arco, Riva del Garda, Dro, Ledro e Tenno. La direzione artistica è della compagnia teatrale Bottega buffa circovacanti di Trento in collaborazione con il Coordinamento teatrale trentino.
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Parole di cittadinanza
Per la rassegna «Diritti e libertà» venerdì 24 novembre è ospite della biblioteca civica di Riva del Garda Francesco Pugliese, autore di «Parole di cittadinanza» (Helios Futura, 2022). Il libro (il cui sottotitolo è «Glossario di diritto ed economia e pratiche di cittadinanza, per i diritti dell'uomo e della terra») è stato generato in ambito didattico a partire da un piccolo glossario per studenti. Parole del lessico giuridico ed economico, storie di cittadinanza attiva e protagonisti individuali e collettivi della bellezza dell’impegno civico e della cura del pianeta e della vita. Voci di protesta e di proposta, spunti per approfondimenti per una visione ecologica e globale della cittadinanza. Tante domande, parole per pensare, per suscitare indignazione. Pensieri di conforto e per confronti, problemi e temi dimenticati. Una piccola enciclopedia civile e della memoria. Francesco Pugliese, insegnante di Diritto ed economia al liceo Filzi di Rovereto e ricercatore indipendente, da sempre è impegnato sulle questioni della pace, dell’ambiente e dei diritti umani. Pratica la scrittura come impegno civile e partecipazione sociale. Tra i suoi libri: «I giorni dell'arcobaleno. Diario-cronologia del movimento per la pace. Settembre 2002-maggio 2003» (Grafiche Futura, 2004, con prefazione di Alex Zanotelli); «Per Eirene. Percorsi bibliografici su pace e guerra, diritti umani, economia sociale» (Grafiche Futura, 2008); «Abbasso la guerra. Persone e movimenti per la pace dall’800 a oggi» (Grafiche Futura, 2013, con mostra fotografica e documentaria omonima itinerante); «Carovane per Sarajevo. Promemoria sulle guerre contro i civili, la dissoluzione della ex Jugoslavia, i pacifisti, l'Onu (1990-1999)» (Mimesis, 2015). Ha promosso e curato varie altre pubblicazioni, grazie alla diffusione delle quali ha contribuito a raccolte fondi per la costruzione di pozzi per acqua potabile in Africa o a sostegno di Emergency. L’incontro, moderato da Walter Piombini, inizia alle 20.30, l’ingresso è libero.
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La biblioteca civica «Bruno Emmert» propone un percorso di teatroterapia per persone over 60 in cinque tappe nei giovedì dal 23 novembre al 21 dicembre.
Il percorso, dal titolo «Le mie narrAZIONI», si sperimenteranno attività legate al mondo del teatro con l’obiettivo di esplorare e raccontare la propria storia con sguardi e parole nuove. Attraverso la sperimentazione di attività pratiche i partecipanti avranno l’opportunità di scavare nella memoria e ricreare nuovi scenari scoprendo un nuovo modo di raccontarsi e di conoscersi. Il progetto, condotto da Silvia Cozzini, teatroterapeuta in formazione, ha finalità educativa e di crescita personale. Nel percorso esperienziale si scopriranno nuove narrazioni di sé, nuovi personaggi e si lavorerà sulla consapevolezza di sé, del proprio corpo e della propria storia in un contesto relazionale positivo e stimolante. Gli incontri si terranno in biblioteca dalle 18 alle 20, la partecipazione è gratuita con iscrizione obbligatoria. Per informazioni e iscrizioni chiamare il numero 0464 516115 o scrivere a biblioteca@comune.arco.tn.it
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Sabato 25 novembre alla biblioteca civica di Riva del Garda Matteo Macuglia presenta il suo libro «Il male dentro»
È il tardo pomeriggio del 4 gennaio 2021, quando nella tranquilla città di Bolzano si perdono le tracce di Peter Neumair e Laura Perselli. A denunciarne la scomparsa, il giorno dopo, è il figlio Benno. Da quel momento il trentenne, all’apparenza gentile e collaborativo, mette in atto un’impressionante serie di depistaggi, mentendo e manipolando. Costruisce nei giorni una sequenza di bugie, raccontate ai giornalisti così come ai suoi parenti. Bugie raccolte e smascherate anche con questa inchiesta, confluita nel fascicolo di indagine degli inquirenti. Come inviato della trasmissione Quarto Grado, Matteo Macuglia si troverà, a partire da quei primi giorni di gennaio, a seguire le tracce dei protagonisti, incontrando più volte Benno e l’altra figlia dei coniugi Neumair, Madé, e ad assistere alle ricerche dei corpi prima e al processo dopo. Una storia controversa come controverso sarà il dibattimento tra difesa e pubblici ministeri. Di questa violenta vicenda rimangono le macerie di quanto accaduto nell’appartamento al secondo piano di via Castel Roncolo; un ergastolo che cancella ogni futuro possibile per colui che si è macchiato del più atroce dei delitti; il futuro di una figlia che prova a rifarsi una vita dopo aver perso ciò che aveva di più caro al mondo; due esistenze spazzate via, impossibili da riparare. E resta questo racconto, a ricordare quanto il male possa annidarsi tra le pieghe delle nostre relazioni più care, e rimanere in attesa di colpire per anni, cancellando ogni cosa in un ultimo, estremo tentativo di sopraffazione. L’incontro, moderato dal giornalista dell’Alto Adige Paolo Tagliente, è proposto nell’ambito di Spa, lo Spazio libero autori autogestito. Inizio alle ore 16.30, ingresso libero.
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«She Leads»: Pallavolo C9 per l’equità di genere nello sport
Lunedì 20 novembre Pallavolo C9 Arco-Riva ha presentato alle amministrazioni di Arco e Riva del Garda il progetto «She Leads» per l’equità di genere nello sport. La società, la più grande del Trentino per quanto riguarda la pallavolo, è tra le pochissime ad avere due gruppi di allenamento, quello maschile e quello femminile, dall’under 12 fino all’under 19. Questo avviene anche nei campionati di categoria: Pallavolo C9 infatti schiera la prima e la terza divisione femminile, due serie D maschili così come la serie C femminile e la serie C maschile. Dieci squadre femminili e nove maschili per un totale di più di 200 atleti, che superano i 400 se si considera anche il minivolley. «Proprio per questa peculiarità, i nostri atleti e le nostre atlete ci sembrano il “terreno” ideale su cui provare ad approfondire i temi del rispetto e della parità di genere -ha spiegato, per il direttivo, Luisa Malpaga- in gruppi misti e in una situazione positiva qual è lo stare in palestra. Questo partendo dalla consapevolezza che la violenza contro la donna è un fallimento di tutta la società, per il quale il nostro direttivo si è interrogato su cosa potesse fare per dare un contributo a quel cambiamento culturale che ci appare sempre più necessario per arginare questo drammatico fenomeno. La risposta che ci siamo dati è che vogliamo provare a educare al rispetto e alla parità all’interno della nostra società sportiva partendo da concetti chiave come il body shaming, l’equità di genere e il contrasto a pratiche discriminatorie contro le donne». La società si è affidata alla dott.ssa Alessia Tuselli, sociologa, ricercatrice all’università di Trento nonché ex giocatrice di pallavolo, con la quale si è formalizzata l’iscrizione dell’iniziativa all’interno del progetto più ampio «She leads», promosso dal Centro studi interdisciplinari di genere dell’università di Trento e coordinato dalla stessa Tuselli. Focus: la leadership femminile all’interno dello sport. Il progetto si concretizzerò all’inizio del prossimo anno, nei mesi di gennaio e febbraio, in diverse iniziative. Ci sarà una serata di presentazione del progetto agli allenatori e ai dirigenti della società per approfondire il tema del linguaggio e riflettere su come possa rafforzare stereotipi di genere, condividendo nuovi linguaggi inclusivi per costruire spazi sportivi paritari, plurali e rispettosi. Quindi, due incontri per ogni gruppo misto (ragazze e ragazzi) di allenamento (per un totale di 16 incontri) suddivisi in una parte teorica, tema le pari opportunità nello sport, e una parte pratica, per promuovere lo stare insieme con corpi diversi per raggiungere un obiettivo comune. «L’obiettivo è promuovere una maggiore consapevolezza rispetto alla parità di genere nello sport a partire dalle nuove generazioni -spiega Malpaga- per prevenire e contrastare discriminazioni, retoriche tossiche e violenze. La parte pratica degli incontri in palestra ha l’obiettivo di allenarsi insieme facendo esperienza delle differenze come opportunità e non come limite». Infine, una serata aperta ai genitori, in cui parlare del progetto, dei suoi obiettivi e di come atlete e atleti hanno risposto, e una aperta alle altre società sportive, per illustrare «She Leads» con l’obiettivo di farne un «progetto pilota» del territorio altogardesano. Per finanziare l’iniziativa Pallavolo C9 ha organizzato una lotteria, sostenuta da diversi sponsor del territorio, cui si partecipa acquistando uno speciale calendario dell’Avvento: 1500 pezzi che sono già quasi esauriti. Diversi di questi sono stati acquistati dalle due amministrazioni, per le quali a incontrare la referente della società ad Arco c’erano gli assessori Dario Ioppi e Francesca Modena con Tommaso Ulivieri, consigliere comunale con delega all'inclusione; e a Riva del Garda il sindaco Cristina Santi e il vicesindaco Silvia Betta.
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La Palma: giovedì c’è Sara Maino
Il 23 novembre è ospite dei giovedì del circolo di cultura La Palma la poliedrica artista di Arco Sara Maino, che in conversazione con Sergio Ragnolini propone una serata di proiezioni video e racconti internazionali a sfondo poetico. Sara Maino in questo periodo sta presentando in Italia, in Belgio e negli Stati Uniti due suoi libri: il romanzo «Quaderno Armeno» (Nous, 2023) e il saggio «Andar per erbe» (Grafica 5, 2023, scritto con Maria Pia Macchi e Fiorenza Tisi), oltre a una installazione sonora sul tema dei ghiacciai e due performance di poesia. L’artista racconterà parte della sua attività di questi ultimi anni, e lo farà mostrando e commentando una serie di video poetici, alcuni dei quali hanno vinto dei premi nazionali e internazionali. Tra questi, una videoinstallazione che è stata proiettata alla galleria civica «Giovanni Segantini» nel 2011 con la curatela di Giovanna Nicoletti. L’incontro si svolge all’auditorium di Palazzo dei Panni con inizio alle ore 20.45 e ingresso libero.
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CamminiAmo per dire… Mai più!
I sette Comuni dell’Alto Garda e Ledro invitano tutti a una camminata da Drena ad Arco, sabato 25 novembre, per dire «mai più» alla violenza sulle donne. Con questa iniziativa il territorio altogardesano e la valle di Ledro aderiscono anche quest’anno in modo unitario alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre del 1999. La camminata istituzionale, che si svolge ogni anno alternativamente in uno dei sette territori, è nata nel 2019 all'indomani dell'efferato assassinio, a Nago, di Eleonora Perraro, quando tutti i sette comuni e la Comunità di Valle presero parte, il 15 settembre, a una camminata da Nago paese fino al luogo del delitto, in testa i gonfaloni di tutti i comuni e tra i partecipanti anche i genitori di Alba Chiara Baroni (vittima di femminicidio a Tenno nel luglio del 2017) e la madre di Eleonora Perraro. Il ritrovo è alle 10 al parco giochi comunale di Drena, la camminata parte alle 10.15 e percorre via Corradini, via Tre Novembre, via di Vespiai, via al Gac e il cammino dei Ricci. Verso le 11.30 è previsto l’arrivo alla località Open Air Gallery al confine con il comune di Arco (dove si trova il cippo confinario con la Braila), dove avrà luogo un momento conviviale a cura delle associazioni di Drena con vendita di manufatti realizzati da volontarie, Anffas e Luogo Comune, il cui ricavato sarà devoluto alla fondazione Pangea onlus, che contrasta in tutto il mondo la discriminazione di genere e si oppone alla violenza e all’oppressione (https://pangeaonlus.org).
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C’è un futuro per le palme nella città delle palme?
Si tiene venerdì 24 novembre all’auditorium di Palazzo dei Panni la serata pubblica dal titolo «C’è un futuro per le palme nella città delle palme?» Inizio alle ore 20, la cittadinanza è invitata. Il problema è noto, a causarlo è la diffusione della castnide delle palme, nome scientifico Paysandisia archon, una farfalla di origine sudamericana avvistata in Europa nel 2001, oggi presente anche in gran parte d’Italia e nell’Alto Garda. Il lepidottero vive e si riproduce su diversi generi di palme ornamentali: le larve scavano gallerie all’interno del fusto e sulle foglie che causano un generale deperimento della pianta e molto spesso la sua morte. Anche ad Arco, nota come «città delle palme», il problema si sta diffondendo in modo preoccupante, al punto da far temere la scomparsa di questa pianta dal territorio. La sollecitazione a una simile iniziativa è venuta dal prof. Massimo Bertamini, arcense e docente del Centro agricoltura, alimenti e ambiente all'Università di Trento, subito accolta dall’amministrazione comunale. Il prof. Bertamini farà da moderatore alla serata e introdurrà con l'intervento dal titolo «Cosa sta succedendo? Perché preoccuparsi delle palme?» A seguire il dott. Costantino Bonomi, conservatore di botanica al Muse, parlerà di «Profilo botanico della palma cinesee sua diffusione nel Basso Sarca»; l’arch. Franco Bresciani tratterà il tema «Le palme nel paesaggio urbano e naturale di Arco»; la dott.ssa Rachele Nieri, ricercatrice in entomologia alCentro agricoltura, alimenti e ambiente all'Università di Trento, spiegherà «Cosa sappiamo della falena delle palme? Ciclo biologico, monitoraggio»; infine, il dott Lorenzo Tosi del Centro studi Agrea di Verona tratterà «L'esperienza del Veneto e nel basso lago di Garda». A seguire il dibattito pubblico. «La serata è molto importante -spiega il vicesindaco Roberto Zampiccoli- perché parte delle palme del nostro territorio si trova su terreni privati, e senza il contributo di tutti non è possibile tenere sotto controllo il problema. Con il rischio che le palme scompaiano e l’aspetto stesso del nostro territorio si trasformi in modo rilevante. Come amministrazione comunale abbiamo assegnato l’incarico a una ditta specializzata, ci sarà da rimuovere un centinaio di palme morte, che contenendo le larve anch’esse costituiscono un rischio, e da trattarne circa 400. I normali trattamenti però non sono efficaci perché le larve sono deposte in posti difficilmente raggiungibili, l’unica possibilità è utilizzare dei parassiti che vanno a cercare le larve in profondità e se ne cibano, e questo va fatto due volte all’anno, in primavera e in autunno, perché servono condizioni climatiche precise». «Occorre rendersi conto che d’ora in poi questi trattamenti saranno sempre e costantemente necessari -aggiunge il vicesindaco- se vogliamo tenere sotto controllo la diffusione del lepidottero e salvare le palme. Che hanno parte del nostro panorama e non possiamo permetterci di perdere. La serata, della quale dobbiamo ringraziare il prof. Bertamini, serve per sensibilizzare anche i privati che hanno delle palme perché anche loro facciano i trattamenti, che purtroppo sono costosi e vanno ripetuti nel tempo».
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Ad Arco un dolce Natale con Segantini
Sono la novità dell’edizione 2023 del mercatino di Natale di Arco: i «Cioccolantini», ovvero i cioccolatini di Giovanni Segantini, il grandissimo pittore di nascita arcense. Sono disponibili al latte e fondenti (tecnicamente si tratta di «sfere latte e noci» e di «sfere fondenti e noci»), sia sciolti sia in scatola. Le noci sono trentine, così come la ditta che li produce, la Ciocomiti di Malè in val di Sole. Sulla confezione è riprodotto uno dei dipinti più celebri di Segantini, l’olio su tela del 1891 «Mezzogiorno sulle Alpi», conservato al Segantini Museum St. Moritz (che ha collaborato con una consulenza sulla corretta riproduzione dei colori in fase di stampa), e l’utilizzo della firma del pittore è stato concesso dalla nipote Gioconda Segantini in persona. La nota storica sulla confezione è curata dallo storico di Arco prof. Romano Turrini. I «Cioccolantini» sono disponibili negli esercizi del centro storico di Arco che aderiscono al progetto. «Un’idea che viene da lontano -ha spiegato il presidente di Assocentro Andrea Cobbe alla cerimonia di inaugurazione del mercatino di Natale di Arco, nella serata di sabato 18 novembre al ristorante La Lega- se ne parla almeno dal 2015, l’idea è dell’allora presidente Bruno Lunelli, ma il progetto era molto complesso e solo adesso è stato possibile portarlo a compimento. Ci è costato comunque due anni di lavoro, coordinato dal vicepresidente Giovanni Cazzaniga. È stato necessario uno studio sia dolciario, sia della confezione, sia della grafica (a cura di Grafica 5). Lo abbiamo voluto per onorare la figura di Giovanni Segantini, uno dei maggiori pittori del Novecento, una delle figure in assoluto più importanti della nostra città». «Nonostante i tempi brevi imposti dal bando comunale -ha aggiunto Cobbe- siamo riusciti a organizzare un mercatino all’altezza, abbiamo fatto un ottimo lavoro e le persone da ringraziare sono tantissime, in particolare il nostro staff». Il sindaco Alessandro Betta ha criticato fortemente la complessità inestricabile raggiunta dalla burocrazia, per la quale il bando di affidamento è stato pubblicato con grande ritardo rispetto ai tempi ragionevolmente necessari, e ha espresso il sentimento di frustrazione della Giunta, lanciando un allarme rispetto alla possibilità che di questo passo, non solo ad Arco ma in generale nelle pubbliche amministrazioni, si arrivi a una sorta di paralisi. E si è complimentato con Assocentro per essere riuscito comunque a organizzare una manifestazione di livello. «Assocentro sta dimostrando sempre più di avere un ruolo di traino per i mercatini del nostro territorio -ha detto il presidente dell’Apt Garda Dolomiti- le manifestazioni di successo sono quelle organizzate da associazioni come la vostra che davvero si danno da fare. È lì che l’Apt può intervenire e fare la sua parte di sostegno e promozione. Vi auguro il meglio, buoni mercatini 2023». Il mercatino di Natale di Arco, aperto venerdì 17 novembre, è tornato con un numero di casette superiore al passato (disposte nel cuore del centro storico, attorno alla chiesa Collegiata), una nuova area gastronomica e tante iniziative, fra le quali l’apprezzatissima fattoria degli animali, con la possibilità dell’ormai classica passeggiata con gli asinelli. Non mancherà il sempre atteso spettacolo pirotecnico dell’Immacolata Concezione, al castello, che quest’anno sarà sabato 9 dicembre. Per chi visiterà Arco nei mesi finali dell’anno ci sarà anche la possibilità di visitare la nuova mostra «Segantini a Milano: la serie dei Navigli (1880-1881)», la nuova mostra allestita fino al 12 maggio alla galleria civica «Giovanni Segantini», che si sofferma su un periodo breve ma intenso e di grande importanza per quello che diventerà il maestro del Divisionismo. In quei due anni Segantini abita e lavora a Milano, sul naviglio di San Marco. A questo periodo risale il prezioso olio su tela «Nevicata sul naviglio» (60 per 30 centimetri), ultima, recente acquisizione del comune di Arco, al quale la galleria civica ha accostato, per la cura di Niccolò D’Agati e grazie a prestigiosi prestiti internazionali, gli altri dipinti noti della serie dei navigli: il «Ritratto della signora Torelli» (1880, 99 per 73 centimetri), che i proprietari tedeschi, ebrei, hanno portato con sé negli Stati Uniti, dove si sono rifugiati all’inizio della seconda guerra mondiale per sfuggire alle persecuzioni naziste. Gli altri sono «Il naviglio sotto la neve» (46 per 70,5 centimetri, collezione privata, courtesy Bottegantica, Milano), il «Naviglio a ponte San Marco» (76 per 52,5 centimetri, collezione privata) e il «Giovane donna in via San Marco» (52 per 34 centimetri, collezione privata). La mostra è aperta alla visita dal martedì alla domenica (chiuso lunedì) dalle 10 alle 18 fino al 12 maggio 2024. Chiusa dal 24 al 26 dicembre, il 31 dicembre e il 1° gennaio. Dal 1° febbraio al 22 marzo è aperta solo per le scuole e le visite guidate di gruppo, su prenotazione.
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Outdoor: dalla Cina ad Arco a studiare il modello di sviluppo
Una delegazione della città cinese di Shaoxing guidata dalla sindaca Hu Min e da Chen Qin, governatrice del distretto di Keqiao, ha incontrato giovedì 16 novembre a Palazzo Marcabruni-Giuliani il sindaco Alessandro Betta. Tema: il business degli sport outdoor. Shaoxing è una città-prefettura della Cina centro orientale di 5 milioni di abitanti (ma l’area metropolitana supera i 13 milioni) nella provincia dello Zhejiang, 200 chilometri a sud di Shanghai. Qui dal 23 settembre all'8 ottobre si sono tenuti i diciannovesimi Giochi asiatici (originariamente in programma dal 10 al 25 settembre 2022, ma rinviati causa covid), evento sportivo organizzato dal Consiglio olimpico d'Asia (Oca) con la supervisione del Comitato olimpico internazionale (Cio). Con le sue 29 pratiche (tra cui l’arrampicata) è il secondo più grande evento multisportivo dopo le Olimpiadi. Per poter ospitare i Giochi il comune di Shaoxing ha costruito, nel villaggio di Yangshan, un centro di arrampicata su roccia di quasi 19 mila metri quadrati costato più di 235 milioni di yuan (circa 30 milioni di euro), al centro di un grande parco a tema sportivo. Ora, la municipalità di Shaoxing e il distretto di Keqiao, con le enormi presenza di sportivi creata dalla nuova struttura, hanno intenzione di organizzare un’economia legata agli sport outdoor, in particolare al climbing, e per farlo hanno deciso di contattare due città europee che ha valutato come le più avanzate e quindi interessanti in termini di modello di sviluppo: oltre ad Arco, Innsbruck (la cui visita era in programma il giorno seguente). All’incontro erano presenti anche Angelo Seneci, direttore tecnico del Rock Master, e Stefano Tamburini, presidente dell’associazione Rock Master 20.20. «Sono già stato in Cina più volte -spiega Seneci- a descrivere l’esperienza di Arco e il modello di sviluppo fondato sugli sport outdoor. Di recente mi hanno contattato per questa visita, che ancora una volta testimonia come Arco sia un punto di riferimento di valenza mondiale. Li ho portati a vedere il territorio, le falesie, il Climbing Stadium. Ma anche le vie del centro con il gran numero di negozi dedicati all’arrampicata. Dappertutto erano colpiti e molto interessati, ma in partecipare sono rimasti a bocca aperta davanti alle bellezze del nostro territorio». «Un incontro importante del quale credo che tutti gli arcensi dovrebbero essere orgogliosi -dice il sindaco Betta- se pensiamo che una città così enorme e con strutture sportive d’avanguardia ha scelto Arco come modello da studiare. Ormai lo sappiamo, che in tema di arrampicata sportiva siamo un riferimento per il mondo, ma forse a volte ce ne dimentichiamo. Il pensiero mi corre alle tante persone che hanno avuto la visione giusta, tanti anni fa, tra tutti ricordo Albino Marchi, e le tantissime che ci hanno creduto e hanno lavorato perché tutto questo diventasse realtà. E penso al nostro Climbing Stadium, che stiamo ristrutturando per portarlo al passo con i tempi e con le sfide che lo attendono». La sindaca Hu Min e la governatrice Chen Qin hanno invitato il sindaco a una visita alla città di Shaoxing e alle sue strutture sportive, e hanno proposto di valutare qualche forma di formalizzazione di un rapporto di amicizia o gemellaggio ispirata all’arrampicata sportiva.
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«Pagine del Garda»: inaugurata l’edizione del trentennale
È stata inaugurata nel pomeriggio di giovedì 16 novembre nel salone delle feste del Casinò municipale la 30ª edizione della rassegna dell'editoria gardesana «Pagine del Garda». Dopo la parentesi della pandemia, l’ormai storica rassegna organizzata dall’associazione culturale Il Sommolago e dal comune di Arco (con il sostegno di Amsa, l’Azienda municipale sviluppo Arco, e della Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto) sta lentamente crescendo: tredici quest’anno le case editrici a esporre i loro volumi, tra queste il Museo Alto Garda e la Fondazione Museo storico del Trentino con numerose pubblicazioni, alcune ormai di rara reperibilità, e poi associazioni culturali come Judicaria, Mnemoteca e Asar, oltre allo stesso Sommolago. Inoltre, Artimedia, Cierre, Isenzatregua, Osiride, Studi Trentini, Tangram e Stephan Wünderlich. I libri esposti sono circa duemila per 570 titoli, con la novità della sezione dedicata agli autori locali, nove. «In un mondo in cui il self publishing è ormai diffusissimo -ha detto l’assessore alla cultura Guido Trebo- dare spazio e visibilità agli editori è davvero importante. L’editore ha un ruolo insostituibile, seleziona i libri che meritano la pubblicazione, un libro edito dà quindi garanzie di avere un valore. Se poi consideriamo la rapidità con cui si va diffondendo, anche nella scrittura, l’utilizzo dei programmi basati sull’intelligenza artificiale, per cui con poche indicazioni e premendo un tasto chiunque in pochi minuti può scrivere un libro, si comprende come questa rassegna sia una iniziativa culturale preziosa. Della quale voglio ringraziare, anche a nome dell’amministrazione comunale, tutti i volontari del Sommolago, con una sottolineatura particolare a Romano Turrini, la cui instancabile e fitta attività è per la nostra città di grandissima importanza». Romano Turrini che ha ricordato come trent’anni fa la nuova rassegna fosse stata poco più che un timido esperimento, che invece ha avuto successo e ha percorso ben tre decenni. E visto che nel 1993 la prima edizione propose un convegno sul Kurort, domenica, in conclusione dell’edizione numero trenta, lo stesso Turrini e lo storico Mauro Grazioli proporranno una carrellata di tutte le pubblicazioni proposte su questa epoca felice di Arco. «La pandemia ci ha bloccati -ha detto Turrini- e la ripresa è stata difficile, ma già quest’anno va molto meglio, siamo stati contattai anche da editori nuovi, il che non era scontato. Un ringraziamento è d’obbligo a tutti i volontari che si fanno in quattro per dare vita a questo appuntamento culturale». A seguire, le presentazioni del libro di Alessandra Zendri «La chiesa di Santa Lucia in Pratis a Bezzecca di Ledro» (Il Sommolago) e di quello di Maria Pia Macchi, Sara Maino e Fiorenza Tisi «Andar per erbe, la circolarità di un’antica tradizione» (Centro studi Judicaria in collaborazione con Magia verde onlus). La mostra del libro rimarrà aperta fino a domenica 19 novembre: venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19. Le presentazioni librarie seguenti Venerdì 17 novembre, ore 17.30 Epiche quotidiane. storie di donne che fanno mondo a cura di Tiziana Calzà Video narrazione a cura di Tiziana Calzà e Laura Robustelli Edizioni Mnemoteca del Basso Sarca Sabato 18 novembre, ore 16 Il libro dei conti di Goethe durante il viaggio in Italia di Paolo Boccafoglio Edizioni Il Sommolago in collaborazione con il comune di Malcesine presentazione a cura dell'autore Domenica 19 novembre, ore 16 Il Kurort ad Arco excursus editoriale de Il Sommolago a trent'anni dalla prima edizione della rassegna dell'editoria gardesana a cura di Mauro Grazioli e Romano Turrini
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Leggere Calvino
Secondo appuntamento, mercoledì 15 novembre, con «Leggere Calvino», il ciclo di incontri tenuti dal professor Franco Brunelli in biblioteca ad Arco. Inizio alle 17.30, ingresso libero. Per festeggiare i suoi vent’anni di attività il gruppo di lettura della biblioteca «Il piacere dell'incontro» propone, nel centenario della nascita, una riflessione su uno dei maggiori autori del Novecento italiano, Italo Calvino. Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985) è stato uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento. Ha seguito molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal neorealismo al postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un percorso di ricerca personale e coerente. I numerosi campi d'interesse toccati dal suo percorso letterario sono meditati e raccontati attraverso capolavori quali la trilogia «I nostri antenati», le raccolte di novelle «Marcovaldo» e «Le cosmicomiche» e il romanzo «Se una notte d'inverno un viaggiatore», uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la società contemporanea. Calvino ha scritto circa duecento racconti.
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Francesco II di Borbone ad Arco
Si intitola «Francesco II di Borbone ad Arco: la sua vicenda e il suo tempo» la conferenza di Marco Ascione che si tiene giovedì 16 novembre all’auditorium di Palazzo dei Panni per i giovedì del circolo culturale La Palma. La vita e il tempo di Francesco II di Borbone, ultimo re del Regno delle due Sicilie, morto ad Arco. Al riguardo lo studioso e ricercatore Marco Ascione presenta, tra gli altri, materiali inediti. Nel corso della serata il maestro Luca Baldessari eseguirà al piano dei famosi temi musicali dell’Italia del Sud con variazioni e improvvisazioni. Ingresso libero, inizio alle ore 20.45.
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Filosofie politiche, guerra, informazione e disinformazione
Venerdì 17 novembre è ospite della biblioteca civica di Riva del Garda Francesco Agnoli, autore del libro «La politica. Filosofie politiche, guerra, informazione e disinformazione». L’incontro, moderato da Graziano Riccadonna, è proposto nell’ambito della rassegna «Diritti e libertà». Inizio alle ore 20.30, ingresso libero. L’uomo è naturalmente portato per stare con gli altri, per vivere nella polis, come sostenevano i filosofi greci e medievali, oppure è “un lupo per l’altro uomo”, come voleva Thomas Hobbes? Lo Stato garantisce i diritti di tutti, riconoscendo una verità che gli è superiore, oppure è esso stesso autore ultimo della legge? Allo Stato bisogna sempre ubbidire, oppure una simile concezione, non sempre condivisa nella storia, porta alla statolatria e al totalitarismo? Come i filosofi e i politici hanno interpretato la guerra nei secoli? Perché alcuni l’hanno considerata inevitabile, altri necessaria, altri ancora l’hanno combattuta in ogni modo? Chi per primo ha costruito una città democratica, e quali sono le differenze tra la democrazia ateniese, quella dei comuni medievali e quella odierna? Quanto la stampa, i giornali e i media contribuiscono alla democrazia, e quanto sono invece strumento del potere per etero-dirigere i popoli? Di questo tratta il libro di Francesco Agnoli, pubblicato nel 2023 da Reverdito. Nato a Bologna il 20 giugno 1974, Francesco Agnoli collabora con L’Upra, il Pontificio ateneo Regina Apostolorum, sui temi della scienza. Collabora con i quotidiani Avvenire, Il Foglio, La Verità e con il mensile Il Timone. Autore di numerosi saggi, si dedica in particolare alla storia e alla filosofia della scienza. Nel 2023 ha pubblicato anche «L'anima c'è e si vede. 18 prove che l'uomo non è solo materia» (Il Timone).
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Una folla per i navigli di Segantini
Grande partecipazione, nella serata di sabato 11 novembre, alla cerimonia di inaugurazione di «Segantini a Milano: la serie dei Navigli (1880-1881)», la nuova mostra allestita fino al 12 maggio alla galleria civica «Giovanni Segantini». Per l'amministrazione comunale c'erano il sindaco Alessandro Betta con l’assessore alla cultura Guido Trebo e la Giunta al completo, una rappresentanza del Consiglio comunale con il presidente Flavio Tamburini, la responsabile dell’Ufficio cultura Giancarla Tognoni e il direttore della biblioteca civica «Bruno Emmert» Alessandro Demartin. Presenti anche numerosi ex amministratori di Arco, tra cui ben tre ex assessori alla cultura: Ruggero Morandi, Massimiliano Floriani e Stefano Miori. La nuova mostra si sofferma su un periodo breve, il biennio del 1880 e del 1881, ma intenso e di grande importanza per quello che diventerà il maestro del Divisionismo. In quei due anni Segantini abita e lavora a Milano, nel complesso delle case operaie, un fabbricato di moderna edilizia sociale che costeggia il naviglio di San Marco. Il naviglio, con i suoi colori brillanti e l'atmosfera di festa, diventa quindi per Segantini un'immagine familiare, ma soprattutto gli consente di studiare dal vero gli effetti della luce e del suo riverberarsi sulle acque dei canali, cogliendo sul vero gli effetti atmosferici. Preparando la svolta della sua produzione più nota. A questo periodo risale il prezioso olio su tela «Nevicata sul naviglio» (60 per 30 centimetri), ultima, recente acquisizione del comune di Arco, al quale la galleria civica ha accostato, per la cura di Niccolò D’Agati e grazie a prestigiosi prestiti internazionali, gli altri dipinti noti della serie dei navigli: il «Ritratto della signora Torelli» (1880, 99 per 73 centimetri), che i proprietari tedeschi, ebrei, hanno portato con sé negli Stati Uniti, dove si sono rifugiati all’inizio della seconda guerra mondiale per sfuggire alle persecuzioni naziste. Gli altri sono «Il naviglio sotto la neve» (46 per 70,5 centimetri, collezione privata, courtesy Bottegantica, Milano), il «Naviglio a ponte San Marco» (76 per 52,5 centimetri, collezione privata) e il «Giovane donna in via San Marco» (52 per 34 centimetri, collezione privata). «Siamo davvero orgogliosi di inaugurare questa importante mostra, ben 34 opere di Segantini -ha detto l’assessore Trebo- che dimostra come siamo riusciti a crescere, facendo a ogni mostra qualcosa in più, e di presentare il nostro ultimo acquisto, lo splendido dipinto “Nevicata sul naviglio”, che ci è servito come gancio per avere in prestito altri dipinti. Tra questi, il famoso “Ritratto della signora Torelli”, che il museo di St. Moritz ha appena acquistato e che ci ha prestato. Noi contraccambieremo portando la nostra mostra a St. Moritz, e questo è la seconda volta che accade. Una cosa che ci fa davvero onore, e che dimostra come piano piano iniziamo a essere riconosciuti come autorità nel mondo dell’arte moderna». «Quando il “Ritratto della signora Torelli” è arrivato a St. Moritz -ha spiegato il dott. D’Agati- la direttrice mi ha chiamato per curarne la presentazione. Io ne ho approfittato per chiederlo in prestito, prestito che ci è stato accordato. Un fatto davvero eccezionale perché questo dipinto in Europa è stato visto pochissimo, se n’è andato infatti negli Stati Uniti negli anni Trenta, assieme ai suoi proprietari, ebrei in fuga dalle persecuzioni naziste. È rientrato l’anno scorso ed è stato presentato in maggio. Ho chiesto questo dipinto anche perché nel frattempo ad Arco siamo riusciti a concludere l’acquisizione della “Nevicata”, che Segantini ha realizzato in contemporanea alla signora Torelli. Da lì l’idea di riunire tutte le opere di quel periodo, quelle sopravvissute, che sono cinque. Opere inusuali per Segantini, sconnesse dal resto della sua produzione. La mostra nasce con un portato di ricerca e genesi di questa opere, i cui esiti renderemo noti tra un mesetto, alla conclusione degli esami diagnostici». Oltre alla sezione principale, nelle altre sale sono esposte le opere della collezione permanente della galleria civica di Arco e altri prestigiosi prestiti del Segantini Museum di St. Moritz, della Fondazione Otto Fischbacher – Giovanni Segantini Stiftung di St. Moritz, del Mart, il Museo d’arte contemporanea di Trento e Rovereto, e della Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto. Da segnalare, tra gli altri, il «Ritratto di uomo anziano» (anch’esso del 1880), proveniente da una collezione privata e mai esposto prima. «Una mostra che inizia con il migliore degli auspici -ha detto Giancarla Tognoni- ovvero il grande successo, non solo di pubblico ma anche della più qualificata critica, della precedente “Orizzonti di luce”, che ha superato per numero di presenze tutte le precedenti. Questa nuova mostra sul nostro illustre concittadino Giovanni Segantini rappresenta un ulteriore, prestigioso passo nella direzione che ci siamo dati, entrare di diritto dentro una rete museale internazionale, con particolare riferimento al Segantini Museum di St. Moritz, con il quale sempre più si sta consolidando uno stretto rapporto di collaborazione e di fiducia». La mostra è aperta alla visita dal martedì alla domenica (chiuso lunedì) dalle 10 alle 18 fino al 12 maggio 2024. Chiusa dal 24 al 26 dicembre, il 31 dicembre e il 1° gennaio. Dal 1° febbraio al 22 marzo è aperta solo per le scuole e le visite guidate di gruppo, su prenotazione. Contatti 0464 583653
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Brucia la notte
Tiffany Vecchietti e Michela Monti con il loro romanzo «Brucia la notte» (Mondadori, 2023) chiudono sabato 11 novembre in biblioteca a Riva del Garda il festival Giallo Garda. L’incontro, moderato da Carlo Zaza, inizia alle 10.45, l’ingresso è libero. A seguire aperitivo. “Nessuno entra. Nessuno esce”. Questa è la scritta che può leggere chiunque si avvicini all'area di comando del campo di raccolta dove sono rinchiuse Ani e Bianca. Qualcuno, sotto queste due laconiche frasi, ne ha incisa una terza: “Noi siamo nessuno”. Perché le raccoglitrici di sale, che qui si fanno prosciugare il corpo e l'anima per ottenere l'oro bianco, l'unica risorsa energetica rimasta in un pianeta ormai depredato ed esausto, sono proprio questo, nessuno, per chi governa il campo e il Paese. Semplici mattoni, tutti uguali, che una volta rotti possono essere sostituiti senza battere ciglio. Mattoni di un’utopia cieca e feroce, nel nome della quale si sprecano vite, si esercita quotidianamente la violenza e si esaltano egoismo e apparenza. Ma questo Ani e Bi lo hanno capito fin dal loro arrivo, molti anni prima. Entrambe, ancora adolescenti, sono state portate lì con la forza, come tante altre prima di loro, perché considerate elementi pericolosi per la società. Ormai cresciute e diventate l'una il punto fermo dell'altra, sono determinate a fuggire da quel luogo abominevole, che le donne le prende, le mastica e le sputa. Dentro di loro, ragazze diversissime, una che sorride poco e ragiona forse troppo, l'altra esuberante e sfacciata, ma di certo non stupida, si alimenta silenzioso un fuoco che attende solo di divampare e travolgere tutto il marcio che le circonda. Quando accadrà, il mondo che troveranno fuori sarà molto diverso da come si aspettano, deludente e sorprendente allo stesso tempo. Ma in quel mondo dovranno sforzarsi di costruire il loro posto, ricucire le ferite del passato, lottare per la libertà delle compagne ancora recluse insieme a chi, fuori dal campo, ancora resiste, e abbracciare finalmente ciò che sono davvero. Tiffany Vecchietti, traduttrice e art director, online parla di libri attraverso la sua identità (poco) segreta, aka Miss Fiction. Vive a Bologna insieme a due gattoni e al partner. I suoi hobby preferiti sono la lotta di classe e il transfemminismo. Michela Monti con il romanzo d’esordio “83500”, primo di una trilogia a cui sono seguiti “M.T.V.M.” e “Otto (Triskell)”, ha vinto il premio Giallo Garda 2018. Ha partecipato anche al progetto editoriale “Salvataggi” a sostegno delle donne afghane, per Pangea Onlus. Romagnola, vive a Sant’Agata sul Santerno (Ravenna), ama i gatti, il cibo e rompere le scatole per le questioni riguardanti il femminismo e i diritti umani.
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«CamminiAmo» da Tenno a Canale
Nuovo appuntamento, sabato 11 novembre, con «CamminiAmo», serie di anticipazioni della grande marcia istituzionale del 25 novembre contro la violenza sulle donne. La passeggiata parte alle 8.30 dalla stele in memoria di Alba Chiara, al parco in località Grom a Tenno, per giungere alla Casa degli artisti a Canale, dove alle 10.30 si svolge «Dietro lo schermo», terza edizione del convegno «Arte donna», quest’anno dedicato al cinema. Saranno presenti Katia Bernardi, regista, Luana Bisesti, direttrice del Trento Film Festival, e Ludovic Maillet, storico del cinema. In caso di pioggia la camminata sarà annullata. In vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, il tavolo territoriale della Comunità Alto Garda e Ledro ha organizzato una serie di passeggiate, «CamminiAmo», di avvicinamento alla grande marcia istituzionale che si svolge tutti gli anni dal 2020, dopo che l’anno precedente, in settembre, un marcia contro la violenza sulle donne si era svolta a Nago in memoria di Eleonora Perraro, vittima di femminicidio nella notte tra il 4 e il 5 settembre 2019 nei terrazzamenti subito a valle del paese, a due anni dal femminicidio di Alba Chiara Baroni, a Tenno il 31 luglio 2017.
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Venerdì la sfilata delle lanterne di San Martino
L’associazione nazionale famiglie numerose propone venerdì 11 novembre, giorno di San Martino, la tradizionale sfilata delle lanterne a Sant’Alessandro. Il ritrovo è al centro sportivo di Sant’Alessandro in tempo per la partenza della sfilata, in programma alle 17.30. Il tragitto di quest’anno: via Mazzoldi, via Brione (sulla pista ciclabile) fino all’intersezione con via Filanda, quindi in via Filanda fino all’intersezione con via Longa (ciclopedonale), via Longa (direzione Colombera), attraversamento di via Brione, via Mazzoldi e ingresso al parco giochi di Sant’Alessandro per la conclusione della sfilata (prevista verso le 19). L’iniziativa, rivolta a tutte le famiglie e a tutti i bambini, riprende l’antica tradizione popolare della sfilata di San Martino, che apre il periodo natalizio. A chi partecipa è richiesto di utilizzare lanterne a batteria, dato che le candele sono escluse per motivi di sicurezza. L’iniziativa è organizzata dall’associazione nazionale famiglie numerose in collaborazione con la locale Pro loco, che al termine della sfilata offrirà a tutti i partecipanti cioccolata e tè caldi.
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Al cinema all’oratorio
Due le proposte della rassegna cinematografica all’oratorio San Gabriele per il fine settimana: venerdì 10 novembre alle 21 la commedia sentimentale «Asteroid City» (Usa, 2023, durata 104 minuti), regia di Wes Anderson, con Jason Schwartzman, Scarlett Johansson, Tom Hanks, Jeffrey Wright, Tilda Swinton; e domenica 12 novembre alle 16 la commedia «Me contro te – Vacanze in Transilvania» (Italia, 2023, durata 69 minuti), regia di Gianluca Leuzzi, con Sofia Scalia, Luigi Calagna, Angelo Donato Colombo, Amy Boda, Michele Savoia. Il biglietto costa 7 euro l’intero, 5 euro il ridotto. È possibile acquistare i biglietti anche online, senza costi aggiuntivi e con la possibilità di scegliere il posto: https://ticket.cinebot.it/arco L’auditorium dove si tengono le proiezioni si trova presso l’oratorio di Arco in via Pomerio 15, dove è disponibile un ampio parcheggio interno. La rassegna è proposta dal Comune di Arco in collaborazione con l’associazione Noi Oratorio Arco, quest’anno in sinergia con la rassegna intercomunale organizzata dalla Comunità di valle Alto Garda e Ledro e dai Comuni di Arco, Drena, Ledro, Nago-Torbole, Riva del Garda e Tenno, per la direzione artistica del Coordinamento teatrale trentino.
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Voyage au Cameroun
Sette ragazzi, volontari dell'associazione culturale Six Events, sono in questi giorni a Yaoundé, la capitale del Camerun, nell’ambito di un progetto di sostegno alla scuola Père Monti. I sette ragazzi sono Emanuele Nicolodi, presidente dell’associazione, Matteo Zanoni, vice, Matilde Giupponi, Lorenzo Carmellini (fotografo e reporter del viaggio), Andrea Zucchelli, Edoardo Bombardelli e Riccardo Bronzini. «Era il pomeriggio del 12 giugno 2014 -spiegano i ragazzi- quando un tragico incidente ci ha separati da Lorenzo Santoni, un giovane di 17 anni. Lorenzo era solare, sorridente, gentile, intelligente e sempre disponibile per aiutare gli altri; ma soprattutto una persona vera che abbiamo l’onore di poter chiamare “amico”. Fin da piccolo Lorenzo ha sempre avuto una grandissima passione per la pallacanestro, che nel corso degli anni lo ha portato a diventare un ottimo giocatore. Quanto successo ha lasciato un segno in ciascuno di noi e al tempo stesso la voglia di ricordare ci ha uniti, dandoci la forza di creare quella che è oggi l’associazione Six Events. Da allora ogni anno organizziamo tanti eventi e collaboriamo con numerosi altri, su tutti il Santo Day, torneo di basket in giugno. Six Events è ora orgogliosa di annunciare l'arrivo del team, composto da sette volontari a Yaoundé, in Camerun. Un sogno che diventa realtà per l’associazione che nel 2018 ha inaugurato il progetto “Voyage au Cameroun” con l'obiettivo di aiutare la scuola Père Monti della capitale camerunense, sostenendo l'educazione e il benessere di 4000 studenti e studentesse. Grazie al sostegno della comunità dell'Alto Garda, attraverso eventi di raccolta fondi, l'associazione è stata in grado di finanziare diverse iniziative cruciali nella scuola, inclusi la ristrutturazione di due pozzi d’acqua, la realizzazione di una rete idrica e l'acquisto di forniture scolastiche. Nel 2022, sono iniziati i lavori per realizzare un campo da basket, progetto che ha recentemente ricevuto ulteriori finanziamenti per il completamento dell’opera». «Dopo cinque anni di sostegno a distanza siamo finalmente riusciti a raggiungere il collegio Père Monti -dice il presidente Emanuele Nicolodi- dove stiamo vivendo in prima persona delle emozioni incredibili. Il calore della gente ci riempie il cuore e sentiamo finalmente come ogni singolo sforzo sia valso davvero la pena. Sorrisi, sguardi, abbracci; questa gente ci sta dando molto di più di quanto potessimo immaginare. Siamo grati per il sostegno incredibile della nostra comunità senza la vicinanza dei nostri sostenitori nulla di tutto ciò sarebbe possibile. Questo viaggio ci darà sicuramente nuovi strumenti per poter migliorare l'efficacia del nostro aiuto e siamo davvero entusiasti di scoprire quali nuovi progetti avremo la fortuna di trasformare in realtà». «Il primo sentimento che proviamo è quello di gratitudine -dice il referente e contatto diretto dell'istituto Père Monti, padre Elvis Lukong, sacerdote della congregazione dei Figli dell'immacolata concezione, ormai un caro amico di Six Events.- Ci fa piacere il vostro atto di fiducia, e per noi è un onore e una responsabilità assicurare che tutto vada bene. Potete conoscere in prima persona la nostra realtà e quindi contribuire con più consapevolezza, ricordandoci che comunque questo scambio non inizia oggi con la vostra presenza, ma va avanti da cinque anni. Quando la gente del villaggio ha sentito e visto l'inizio dei lavori del campo da basket c'è stato grande entusiasmo e fermento. Sarà chiamato Lorenzo Santoni multipurpose court e sarà un simbolo eterno di aggregazione per la nostra comunità». Padre Elvis è stato preside della scuola, costruita dalla sua congregazione, fino a due anni fa, e ancora oggi è ben voluto da tutti. Per ulteriori informazioni sul progetto «Voyage au Camerun» e per seguire gli aggiornamenti diretti da Yaounde si può seguire il canale instagram @sixevents6 o la pagina facebook https://www.facebook.com/sixvents6.
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La Traviata… cantata e raccontata
Per i giovedì del circolo di cultura La Palma, la maestra Sabrina Modena e la sua classe di canto della Scuola musicale Alto Garda propongono il 9 novembre all’auditorium di Palazzo dei Panni «La Traviata… cantata e raccontata». Ingresso libero, inizio alle ore 20.45.
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Tracce nella nebbia
Per la rassegna «Diritti e libertà» venerdì 10 novembre è ospite della biblioteca civica di Riva del Garda Vincenzo Passerini, autore di «Tracce nella nebbia: cento storie di testimoni» (Vita Trentina, 2021). «Sono tracce nella nebbia, sono impronte nel deserto, sono segnali nel buio -scrive il curatore del libro, il noto giornalista, saggista e conduttore televisivo Marco Damilano- ti mostrano la strada che loro hanno percorso per primi, spesso cercandola da soli, guidati dalla loro coscienza nel momento di dire un sì o un no, animati dalla passione per la vita. I testimoni sono prima di tutto questo. Fanno vedere quello che non vediamo. Insieme le loro biografie uniche, irripetibili, compongono il mosaico, la necessità della testimonianza. Il testimone è dentro le cose, immerso nella sua realtà e nel suo tempo ma suggerisce che un altro mondo è possibile». Nato a Brentonico nel 1951, bibliotecario, Vincenzo Passerini è stato tra gli animatori di varie iniziative culturali e politiche (Rosa Bianca, Il Margine, La Rete, Costruire Comunità) e consigliere regionale del Trentino-Alto Adige dal 1993 al 2003. Ha presieduto dal 2011 al 2014 il Punto d’incontro fondato da don Dante Clauser, che a Trento accoglie le persone senza dimora. Dal 2015 al 2018 ha guidato la federazione del Trentino-Alto Adige del Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza). Ha pubblicato «Anch’io in fila alle sei. Con gli immigrati davanti alla questura» (2003), «Ricordati che sei stato straniero anche tu» (Il Margine, 2015) e, con Giorgio Romagnoni, La solitudine di Omran. Profughi e migranti, cronache di una rivoluzione» (Il Margine, 2018). Il suo ultimo libro è «Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni» (Vita Trentina, 2021). L’incontro, nella sala conferenze al terzo piano della biblioteca, inizia alle 20.30. Vincenzo Passerini dialoga con Walter Piombini. Ingresso libero.
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Leggere Calvino
Per festeggiare i suoi vent'anni di attività il gruppo di lettura «Il piacere dell'incontro» propone, nel centenario della nascita, una riflessione su uno dei maggiori autori del Novecento italiano, Italo Calvino. Gli incontri, tenuti dal professor Franco Brunelli, saranno in biblioteca nei mercoledì dall’8, del 15 e del 22 novembre dalle 17.30 alle 18.30. L’ingresso è libero. Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985) è stato uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento. Ha seguito molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal neorealismo al postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un percorso di ricerca personale e coerente. I numerosi campi d'interesse toccati dal suo percorso letterario sono meditati e raccontati attraverso capolavori quali la trilogia «I nostri antenati», le raccolte di novelle «Marcovaldo» e «Le cosmicomiche» e il romanzo «Se una notte d'inverno un viaggiatore», uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la società contemporanea.
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REMIND - Cetra... una volta
La rassegna teatrale del comune di Riva del Garda inizia martedì 31 ottobre con un concerto-spettacolo di tributo al quartetto più celebre in Italia dagli anni Quaranta agli Ottanta. La musica, le canzoni, le parodie memorabili dell’indimenticabile Quartetto Cetra sono riproposti in questo spettacolo, scritto da Toni Fornari e per la regia di Augusto Fornari, da tre interpreti eccezionali che costituiscono un concentrato esplosivo di bravura, simpatia, bel canto e trascinano il pubblico nell’epoca splendente dei grandi varietà televisivi. Lo spettacolo si tiene martedì 31 ottobre nella sala Garda del Palazzo dei congressi (allestita a platea) con inizio alle ore 21. Un omaggio al mitico quartetto che, dopo la morte di Lucia Mannucci, chiude la meravigliosa parentesi di un gruppo che ha fatto veramente la storia della televisione e del teatro italiano. Per questo ancora una volta si sono riuniti i Favete Linguis, il trio vocale composto da Stefano Fresi, Toni Fornari ed Emanuela Fresi i quali, fin dall’inizio della loro carriera, si sono ispirati al Quartetto Cetra, ricalcando il loro peculiare stile comico-parodistico. In questo spettacolo interpretano tutte le canzoni di maggior successo dei Cetra e si esibiscono in esilaranti parodie musicali, sempre ricalcando lo stile raffinato ed elegante del celeberrimo, indimenticabile quartetto. Il biglietto, settore unico, costa 12 euro l’intero, 8 euro il ridotto generico (fino a 26 e oltre 65 anni di età, abbonati ad altre stagioni 2023-2024 del Coordinamento teatrale trentino previa presentazione dell’altro abbonamento), 5 euro il ridotto giovanissimi (fino a 18 anni di età). Le riduzioni non sono cumulabili. Nel caso di acquisti online, la correttezza della riduzione applicata potrà essere verificata all’ingresso dello spettacolo. La prevendita dei biglietti è disponibile online sul sito sito www.trentinospettacoli.it fino alle ore 20 del giorno dello spettacolo, e di persona martedì 31 ottobre alla biglietteria del Palazzo dei congressi dalle 18 alle 20. La prevendita online è soggetta a commissione a carico dell’utente.
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Bonazza, Caproni e l'arte del volo
La galleria civica «Giovanni Segantini» propone due iniziative culturali con cui ricordare la figura, la vita e le opere di due illustri arcensi: il pioniere dell'aviazione Giovanni Battista «Gianni» Caproni, conte di Taliedo (Massone, 3 luglio 1886 – Roma, 27 ottobre 1957), e il pittore Luigi Bonazza (Arco, 1º febbraio 1877 – Trento, 4 novembre 1965). La prima iniziativa, venerdì 27 ottobre (anniversario della scomparsa di Gianni Caproni), è la proiezione del docufilm di Laura Strada «Gianni Caproni, pioniere del volo», all’auditorium di Palazzo dei Panni con inizio alle ore 20.45 e ingresso libero. Oltre all'autrice intervengono Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, e Romano Turrini, storico e biografo di Gianni Caproni. Il docufilm è stato realizzato dalla Fondazione Museo storico del Trentino e dal Museo dell'aeronautica «Gianni Caproni» di Trento con la collaborazione della Fondazione Cassa Rurale di Trento e di «In volo verso il futuro: cento anni dell'Aeronautica militare». La seconda iniziativa, dal 28 ottobre al 10 dicembre, è un percorso espositivo dedicato alle incisioni a tema aeronautico di Luigi Bonazza della collezione Caproni, «Bonazza, Caproni e l'arte del volo», allestito nello spazio della didattica di Palazzo dei Panni e aperto alla visita da martedì a domenica (lunedì chiuso) dalle 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18 (chiusure straordinarie l’1 e l’11 novembre) con ingresso libero. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Casa degli artisti «Giacomo Vittone» di Canale di Tenno (gestita dai comuni di Tenno, capofila, Arco e Riva del Garda) è in collegamento con la mostra «Luigi Bonazza. L'ardore della bellezza», che sarà allestita alla Casa degli artisti a partire dal 4 novembre.
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Diritti e libertà: incontri in biblioteca
La biblioteca civica di Riva del Garda propone una novità: un ciclo di incontri sul tema «Diritti e libertà». Il primo appuntamento, giovedì 26 ottobre, ha per titolo «Idee a confronto», gli ospiti sono Alessandro Salvaterra, Aldo Riccadonna e i lettori del Gruppo di lettura della biblioteca. Inizio alle 20.30, ingresso libero.
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Edoardo 4D
Mercoledì 11 ottobre è ospite della biblioteca civica di Riva del Garda Francesca Sarti, autrice del libro «Edoardo 4D: nell'era del 3D averne 4 potrebbe essere un vantaggio?» (Isenzatregua, 2023). L'incontro vuole offrire un nuovo sguardo sulle menti neuroatipiche attraverso la lettura dell'albo e la creazione di un momento di immedesimazione con la difficoltà di apprendimento utilizzando piccoli specchi. Francesca Sarti è mamma e artista ceramista. Inizio alle ore 17; entrata libera e gratuita; l'incontro si rivolge a un pubblico adulto. Il libro tratta dei bambini come Edoardo, per i quali l'ostacolo a un accesso sereno all'apprendimento sembra essere nella mente degli adulti. La ricaduta sull'autostima di chi cresce in contesti poco preparati causa un preoccupante abbandono scolastico e una difficoltà a credere in se stessi. Il loro futuro è nelle mani di noi genitori docenti specialisti educatori. Mettersi in gioco uscendo dai soliti schemi e strategie facilita chi ha menti atipiche. Troviamo insieme nuove strade! Collegando il concetto a un'immagine a un racconto a un'esperienza è possibile trovare l'accesso a una mente intuitiva e creativa che può avere nella tecnologia una possibilità di espressione altrimenti negata: è comunque un percorso faticoso ma solo rendendo Edoardo competente lo potremo accompagnare verso la porta giusta dove le sue d possono essere solo delle consonanti del suo nome.
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Grisù, Giuseppe e Maria
Secondo appuntamento con la 26ª rassegna «Ottobre a teatro», sabato 7 ottobre, con la compagnia veneta La Moleta e la commedia in due atti di Gianni Clementi «Grisù, Giuseppe e Maria». Lo spettacolo va in scena al teatro parrocchiale all’oratorio Don Bosco con inizio alle ore 20.45. L’ingresso costa 8 euro, i biglietti si possono acquistare la sera dello spettacolo, all’entrata del teatro a partire da un’ora prima dell’inizio. Informazioni: 338 6886442 (Daria). Ambientata negli anni Cinquanta, la vicenda si svolge in una sagrestia della provincia veneta e vede per protagonista il parroco del paese, Don Gino, alle prese con i piccoli e grandi problemi dei suoi compaesani. In particolare si troverà a dover trovare soluzione ai guai di due sorelle: Maria, moglie di un minatore emigrato in Belgio, a Marcinelle (*), e Teresa, che tutti conoscono come seria e illibata. Alla loro storia si intreccia quella di altri personaggi, tra i quali il fedifrago farmacista del paese e il sagrestano Berto, invalido e bizzarro, vera e propria croce del povero Don Gino. Il testo, originariamente in dialetto napoletano, è stato adattato e tradotto in dialetto veneto da Daniele Marchesini della compagnia La Moleta di Colognola ai Colli in provincia di Verona. In scena Valentina Olivieri (Maria), Andrea Bordoni (don Gino), Nicola Marconi (Berto), G. Giordano, F. Marchesini e G. Corolaita (Teresa), D. Casagrande e D. Marchesini (Tano). Tecnico luci e fonico Massimo Gianese, scenografia e costumi della compagnia La Moscheta, musiche di Giannantonio Mutto. Regia di Daniele Marchesini. La rassegna «Ottobre a teatro», rassegna di teatro amatoriale dialettale organizzata dalla compagnia I Sarcaioli, si svolge dal 30 settembre al 4 novembre al teatro parrocchiale Don Bosco in viale dei Tigli, con spettacoli sempre di sabato e con inizio alle 20.45. Offre una selezione di sei pièce tra le più interessanti del momento in Trentino, con un’incursione fuori provincia, e il mandato di sostenere il teatro delle piccole compagnie e filodrammatiche e il dialetto. Una formula che da un quarto di secolo incontra un gradimento entusiasta e lusinghiero, con la quasi totalità degli spettacoli sold out già parecchi giorni prima del sipario. La rassegna ha il patrocinio del Comune di Riva del Garda e di Cofas (Compagnie filodrammatiche associate) e il contributo della Cassa Rurale Alto Garda-Rovereto.
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Bagel Comics: seconda settimana di festival
Seconda e conclusiva settimana, fino a domenica 8 ottobre, per BAGeL Comics, il primo festival del fumetto organizzato dalle biblioteche dell'Alto Garda e Ledro. Tutti gli incontri del festival, che si svolge nelle biblioteche di Arco, Riva del Garda, Dro e Ledro ed è iniziato il 27 settembre, sono a ingresso libero, mentre per i laboratori, anch’essi gratuiti, è richiesta la prenotazione (chiamando le biblioteche in cui si svolgono). Per quanto riguarda gli incontri, alla biblioteca di Dro martedì alle 18 ci sono Mirko Perniola (sceneggiatore per Bonelli Editore di Zagor, Nathan Never e Martin Mystère) e Silvia Corbetta (disegnatrice per Bonelli Editore di Nathan Never) e mercoledì alle 18 Letizia Depedri e Vyles: «Tra le vignette, avventure e disavventure nel mondo del fumetto autoprodotto». Giovedì alle 17 nella biblioteca della valle di Ledro a Bezzecca si potrà incontrare Alice Coppini, autrice della graphic novel «La mia strana amica» (Tunuè). Venerdì doppio appuntamento alla biblioteca civica di Riva del Garda: alle 18 l’incontro con Sofia Assirelli e Cristina Portolano, autrici di «Tettonica» (Feltrinelli Comics), in dialogo con Veronica Pacini (in collaborazione con il festival Giallo Garda); e alle 20.30 con Eva Rossetti e Valentina Grande, autrici di «Gertrude Stein e la generazione perduta» (Centauria), in dialogo con Clara Lotti. Sabato alle 10.30 a Riva del Garda l’incontro con Ernesto Anderle, in arte Roby il Pettirosso, in dialogo con Mara Facchetti (in collaborazione con il festival Giallo Garda); e alle 18 ad Arco con Simone Delladio che presenta «Esperienze d’inchiostro: dall’illustrazione dei giochi di ruolo a Dampyr» (Bonelli Editore). Domenica, ultimo giorno di festival, due gli incontri, entrambi a Riva del Garda: alle 10.30 con Armin Barducci, autore di «1991» (Eris edizioni), in dialogo con Ludovic Maillet; e alle 18 con Marta Bandirini, autrice di «Big Splash» (Beccogiallo), in dialogo con Veronica Pacini. Due i laboratori: venerdì alle 17 a Bezzecca «La banda del pallone», l’arte del fumetto con Loris de Marco (età da 7 anni in su, prenotazioni al numero 0464 592790 o per email all’indirizzo biblioteca@comune.ledro.tn.it); e sabato alle 15 a Riva del Garda il piccolo laboratorio intensivo di fumetti con Armin Barducci (età da 9 a 14 anni, prenotazioni al numero 0464 573806 o all’indirizzo biblioteca@comune.rivadelgarda.tn.it). Domenica, infine, ultimo appuntamento con il gioco: dalle 15 alle 18 nella biblioteca civica di Riva del Garda “Giochi da tavolo nel mondo del fumetto e dintorni”, in collaborazione con Giochingiro.
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Ad Arco il Festival dei cori popolari misti
Si svolge sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre all’auditorium di Palazzo dei Panni il Festival dei cori popolari misti, un’occasione di incontro tra realtà corali diverse, ricca e stimolante non solo per i cori partecipanti, ma anche per il pubblico, che avrà modo di ascoltare numerosi cori. Accanto ai concerti ci saranno due momenti seminariali aperti a tutti (presidenti, maestri, coristi, amanti del canto popolare): uno incentrato sul confronto tra il repertorio popolare trentino, sardo, emiliano e del sud Italia, l’altro sul confronto tra la vocalità del coro popolare misto e di quello maschile. Il festival è un’opportunità di formazione personale ed anche di gruppo. La presenza di maestri esperti e autorevoli è garanzia della qualità dei contenuti e della loro positiva ricaduta sui partecipanti. Conoscere le caratteristiche della tradizione popolare di altre regioni permette di allargare i propri orizzonti culturali e musicali ed anche di ritrovare possibili spunti di approfondimento nel proprio territorio. L’ingresso è libero e gratuito fino all’esaurimento dei posti. Presenta Ugo Baldessari. Il programma Sabato 30 settembre ● ore 16-18 Seminario con tema “Esperienze di ascolto e confronto tra il repertorio popolare trentino, sardo, emiliano e del sud Italia”, relatori: Mauro Pedrotti (esperto di vocalità, maestro del Coro della Sat); Elide Melchioni (etnomusicologa, musicista, maestra del coro Farthan di Bologna); e Alessandro Catte (compositore, maestro di cori sardi, presidente della commissione artistica della Federazione sarda regionale corale). ● ore 18.30-20.30 Concerto dei cori popolari misti: coro La compagnia del canto, valle Rendena coro Torre franca, Mattarello coro Rondinella, Mezzana corale Sette torri, Storo Domenica 1° ottobre ● ore 16-18 Seminario con tema "Il coro misto di ispirazione popolare: vocalità, repertorio, esecuzione", relatori: Mauro Pedrotti (esperto di vocalità, maestro del Coro della Sat); Giorgio Larcher (musicista, esperto di vocalità, maestro della Corale Antares); Mario Lanaro (musicista, compositore, maestro di cori, docente presso il conservatorio di Verona). ● ore 18.30-20 Concerto dei cori popolari misti: coro Rio bianco, Panchià coro Amicizia, Volano coro Bella ciao, Trento Foto coro La compagnia del canto: https://www.cultura.trentino.it coro Torre franca: https://www.facebook.com/ctorrefranca coro Rondinella: https://www.facebook.com/profile.php?id=100063611495091 corale Sette torri: https://www.facebook.com/corale.settetorri coro Rio bianco: https://www.facebook.com/cororiobiancopanchia coro Amicizia: https://www.facebook.com/coroamiciziavolano coro Bella ciao: https://www.facebook.com/people/Coro-Bella-Ciao
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Facciamo sparire la sclerosi multipla
La mela di Aism, l’Associazione italiana sclerosi multipla, arriva anche nell’Alto Garda, mercoledì 4 ottobre in piazza Cavour a Riva del Garda dalle 14 alle 19. Con il tuo contributo potrai sostenere la ricerca scientifica su sclerosi multipla e patologie correlate e garantire i servizi destinati alle persone colpite, la maggior parte delle quali sono giovani tra i 20 e 40 anni. Anche quest’anno l’evento si svolge in occasione del Dono Day, mercoledì 4 ottobre, giornata istituita per promuovere i valori della solidarietà e del dono. In tutta Italia i volontari dell’associazione offrono un sacchetto di mele in cambio di un’offerta; i fondi raccolti andranno a sostenere la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla e le patologie correlate e a sostenere i servizi dedicati alle persone colpite sul territorio. L’iniziativa rappresenta inoltre un momento di grande visibilità che coinvolge l’intera associazione, l’opinione pubblica, i mass media e le aziende partner dell’iniziativa. La campagna «Facciamo sparire la sclerosi multipla» si svolge sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica. Testimonial di quest’anno è Alessandro Borghese, noto chef e conduttore televisivo, assieme ad altre personalità del mondo dello spettacolo, del cinema e dello sport. La sclerosi multipla è una malattia cronica, imprevedibile e spesso invalidante, una delle più gravi del sistema nervoso centrale. il 50% delle persone con sclerosi multipla sono giovani, prevalentemente la diagnosi è tra i 20 e i 40 anni. Con un rapporto di 2 a 1 colpisce di più le donne degli uomini. Le cause della malattia sono tuttora sconosciute e non esiste una cura risolutiva. La ricerca scientifica è fondamentale per trovare una soluzione e individuare migliori terapie per rallentarne la progressione e migliorare la qualità di vita delle persone che ne sono affette. Però i fondi oggi disponibili sono insufficienti: solo un progetto su sei viene finanziato. Aism assieme alla sua Fondazione Fism è il principale ente di riferimento per la sclerosi multipla e patologie correlate in Italia e terzo ente a livello mondiale per l’impegno a indirizzare e sostenere la ricerca, dopo Stati Uniti e Canada, insieme al Regno Unito. Per la ricerca scientifica ha investito 40 milioni di euro negli ultimi 6 anni, 5,3 milioni nel solo 2022.
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Riva del Garda e Australia ricordano Angelo Confalonieri
Ci sarà anche l’ambasciatrice australiana presso la Santa Sede, Chiara Porro, venerdì 22 settembre alla serata «La storia di Angelo Confalonieri, il nostro concittadino che visse con gli aborigeni d’Australia». Relatore sarà Rolando Pizzini, ideatore e coordinatore della ricerca italo-australiana che ha portato alla pubblicazione della monografia scientifica dedicata alla figura del missionario rivano, «Angelo Confalonieri fra gli aborigeni d’Australia» (Edizioni del Faro, 2023). L’appuntamento è a Palazzo Martini a partire dalle ore 18, l'ingresso è libero. Rolando Pizzini ha tenuto lezioni e conferenze in Italia, in Brasile e in Australia. Ha pubblicato vari libri ed è esperto di arti marziali e sport da combattimento. Ha contribuito alla realizzazione di alcuni progetti di solidarietà per bambini poveri in Brasile e alla salvaguardia di 600 mila ettari di foresta amazzonica. Insegna religione a Trento al liceo classico «Giovanni Prati» e nella Casa circondariale. Una figura nobile, quella di Angelo Confalonieri, importante, che contrastò, con la sua vita, la deumanizzazione nei confronti degli aborigeni australiani, e quindi autore di una delle pagine più significative dei rapporti fra il mondo occidentale e le civiltà native. Una figura che merita di essere ricordata e conosciuta, specie dai suoi concittadini. Pizzini, conclusa e pubblicata la sua ricerca, durata 14 anni, a Palazzo Martini presenterà anche aspetti nuovi e decisamente importanti del missionario rivano.
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Le penne dell’orco
Giovedì 3 agosto al festival «L'Òra dei burattini» arriva una sorprendente baracca a forma di nave con un marinaio-burattinaio che naviga insieme ai suoi burattini. Si tratta dello spettacolo «Le penne dell’orco» della compagnia ligure Teatro delle 12 lune del burattinaio, attore, musicista e regista Italo Pecoretti, che si tiene nel parco del Pernone a Varone con inizio alle ore 18.30 (se piove, nella vicina chiesetta), preceduto, alle 17, da «Favole e burattini», laboratorio con letture animate e realizzazione di personaggi. Ingresso libero sia allo spettacolo sia al laboratorio. Una principessa rapita, un Re ammalato e soltanto le miracolose penne dell’orco in grado di salvarlo. Per fortuna un coraggioso giovane affronterà ogni ostacolo per salvare il Re, e con l’aiuto di un frate pazzerello, un Conte e una simpatica talpa, ritroverà la sua innamorata, mandando in malora i piani malvagi del diavolo che come è risaputo, nulla può contro il vero amore! Una storia divertente e appassionante dove non mancheranno i colpi di scena e… di bastone! Testo, musiche e burattini sono di Italo Pecoretti, la durata di 50 minuti.
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Torna a Riva del Garda la Festa della musica
Torna a Riva del Garda la Festa della musica, uno degli appuntamenti più amati dell’estate, l'evento che celebra ogni anno l’inizio della stagione calda all’insegna della musica. La seconda edizione si svolgerà in due serate: domenica 18 e mercoledì 21 giugno. Nella serata di domenica la città sarà percorsa da vari eventi realizzati con la collaborazione delle associazioni musicali del territorio altogardesano. In piazza delle Erbe ci sarà la Scuola musicale Alto Garda: alle 18 con "Girotondo di suoni", percorso musicale per i bambini da 4 anni in su con attività di musica e movimento, e "I portici risuonano", prova di strumenti aperta ai bambini dai 7 anni in su; dalle 19 la maratona pianistica degli allievi della scuola e dalle 20.30 "La festa delle voci", esibizione delle voci liriche. In galleria San Giuseppe dalle 17 alle 19 ci sarà l'associazione Rinia con “Ensamble Prrenjas”, musica e balli tradizionali albanesi. A Palazzo Martini alle 17.30 l'associazione Amici della musica proporrà la presentazione del libro “Nel gran teatro del mondo” di Giovanni Vitali, dedicato alla lirica italiana dal 600 al 900. In piazza Cavour alle 18 si esibirà la Banda della valletta dei liberi falchi nel concerto spagnolo “Con fuego”, a seguire, a partire dalle 20, "The Experience of Music. From Beethoven to Queen", con Giuseppe Fiorenza al pianoforte e Pietro Roffi alla fisarmonica. In piazza Cesare Battisti dalle 18 a mezzanotte l'associazione Il buco proporrà “Infrasuoni on stage”, ovvero giovani musicisti alla sfida del palco, con Adrenalina Riders, Euphonix, No Panic e Sbadaband. In piazza Tre Novembre l'associazione Warning in collaborazione con Sonà, Sixevents e Busanetwork propone “Fuori dal comune”: alle 17 Marti Luz in "Acoustic dream", alle 17.45 Fede Baracchi in uno spettacolo di pop artistico; a seguire, dalle 20 a mezzanotte, "Main stage": Under the Goat (ore 20, easy rock), Alisa Maitea Band (ore 21, pop rock), Ziliani Band (ore 22, pop funk), dj Remo'o (ore 23, funk world). Con postazione drink. Inoltre l'associazione Musica Riva dalle 18 proporrà uno spettacolo itinerante, "The Surprise of Music", flash mob in the city con Pietro Roffi alla fisarmonica. Nella serata di mercoledì, primo giorno di primavera, alle 20.45 nel cortile della Rocca andrà in scena “In ricordo di Fabio Rossato”, concerto con quintetto di fisamoniche, chitarra, flauto, tromba e voce organizzato dal Conservatorio Bonporti di Riva del Garda. In piazza Cesare Battisti dalle 19 alle 23 l'associazione Warning in collaborazione Sonà, Sixevents e Busanetwork proporranno invece “Fuori dal comune”; alle 19 P4 (rock), alle 20 Nick Petricci (fusion prog rock), alle 21 Deaf Players (mod style) e alle 22 The Magnetics (ska steady).
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Da me a te
S’intitola «Da me a te» il ciclo di due conferenze che si svolge ad Arco martedì 16 e mercoledì 17 maggio per la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. L’iniziativa vuole fornire la possibilità di attraversare l’argomento delle soggettività Lgbtqia+ conoscendola da vicino e di là da semplificazioni e stereotipi. La prima conferenza, in particolare, proporrà una serie di testimonianze dirette di chi vive una identità sessuale e affettiva dell’universo Lgbtqia+, grazie alle quali conoscere da dentro, ovvero dal vissuto delle protagoniste e dei protagonisti, la realtà e la quotidianità rispetto a temi quali l'omoaffettivitá, il rispetto delle differenze, i diritti. Il primo incontro, martedì 16 maggio all’auditorium di Palazzo dei Panni con inizio alle 20.30, si intitola «Orizzonti inclusivi»: saranno proiettati dei video per facilitare la comprensione di temi quali stereotipo, pregiudizio, discriminazione, bullismo, omobilesbotransafobia. Relatori saranno Shamar Droghetti, presidente di Arcigay del Trentino, e Marina Zanotelli per Agedo Trentino (Associazione genitori di omosessuali), che tratteranno del significato della sigla Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali) e di pregiudizi e stereotipi che nascono dalla incomprensione dovuta alla mancata conoscenza del significato di questi termini e delle loro differenze. All'interno di questo modulo si tratterà anche il tema dell’orientamento sessuale e dell'identità di genere; il fenomeno dell’omo-bi-lesbo-transfobia e degli stereotipi di genere; e il tema del coming out, in rapporto col concetto di outing. Il secondo incontro, mercoledì 17 maggio al Sottotetto Urban Space al parco Nelson Mandela con inizio alle 17.30, è «DiversƏ da chi?», incentrato sul tema dell’identità sessuale e affettiva e di come questo si relazioni con le soggettività Lgbtqia+ (sigla che riunisce i termini lesbica, gay, bisessuale, transgender e transessuale, queer, intersessuale, asessuale e, con il +, altri orientamenti sessuali e identità di genere). Relatori saranno Clarissa Filippi, laureanda in scienze e tecniche psicologiche e specializzanda in psicosessuologia clinica applicata, e Barbara Chemotti, disability and diversity manager. Si parlerà di identità sessuale e affettiva, della sua composizione e di come possa evolvere e cambiare nel tempo; e saranno forniti strumenti e informazioni per comprendere le persone Lgbtqia+, la loro sensibilità e le loro difficoltà, oltre che il loro diritto di pari cittadinanza. La conferenza stampa di presentazione del ciclo «Da me a te» si è svolta nella tarda mattina di venerdì 12 maggio in municipio ad Arco, presenti per l’amministrazione comunale l’assessore alla cultura Guido Trebo e Tommaso Ulivieri, consigliere comunale con deleghe a inclusione, diritti civili, beni comuni, laicità e pace; per Arcigay Trentino era presente, in videoconferenza, il presidente Shamar Droghetti.
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Prende il via venerdì 12 maggio ad Arco la seconda edizione del Festival della letteratura ambientale, intitolato «Pensieri in un ambiente che cambia».
Rispondere alla sfida della sostenibilità significa anche valorizzare e diffondere nuove risorse culturali. Il festival dà voce alla letteratura, alla filosofia e alla poesia per provare a tracciare nuovi sentieri, nuovi modi di intendere e vivere il rapporto con l’ambiente e con gli altri. Perché i libri, con le riflessioni e le idee che contengono, possono costruire informazione e conoscenza, trasformare la nostra esperienza e stimolarci ad agire. Il cambiamento parte da piccoli semi. Sette appuntamenti al parco Nelson Mandela e sul territorio arcense per raccontare l’ambiente che cambia, le responsabilità dell’uomo ma anche le armonie e le resistenze della natura e quali strade intraprendere, per provare a trasformare l’attuale crisi ambientale e climatica in una opportunità. «Per rispondere alle sfide attuali -spiegano gli organizzatori- è necessario rivedere alcuni dei nostri modelli sociali, culturali ed economici, partendo delle basi, mediante una revisione collettiva e condivisa. Il festival vuole creare occasioni di incontro, dialogo e riflessione per la comunità dell’Alto Garda e non solo, perché solo dal confronto e dalla partecipazione può nascere un cambiamento duraturo». Il programma propone incontri con autori di prestigio, ma anche passeggiate letterarie, per riflettere in cammino e osservare il territorio della città arcense, e letture animate per bambini, perché si diventa anche quello che si è respirato sin da piccoli. Si comincia venerdì 12 maggio parlando del ruolo della conoscenza scientifica nella comprensione dell’attuale crisi climatica. Alle ore 18 al Sottotetto Urban Space al parco Nelson Mandela Roberto Battiston, professore ordinario di Fisica sperimentale dell’Università di Trento, presenta il suo ultimo saggio «L’alfabeto della natura. La lezione della scienza per interpretare la realtà» (Rizzoli, 2022). Sabato 13 maggio alle ore 17 Rocco Scolozzi, docente di Pensiero sistemico e previsione sociale all’Università di Trento, conduce la prima passeggiata letteraria alla Lizza del castello, per parlare dei limiti dello sviluppo e di sostenibilità. Il ritrovo è al Sottotetto Urban Space al parco Nelson Mandela. Domenica 14 maggio alle ore 17 Chiara Parisi propone una lettura animata per bambini sui temi della biodiversità urbana, presso gli orti sociali del parco Nelson Mandela. Venerdì 19 maggio alle ore 18 interviene la giornalista Fausta Speranza con il suo libro «Il senso della sete» (Infinito Edizioni, 2021) per parlare di acqua e di diritto al suo accesso. L’appuntamento è sempre al Sottotetto Urban Space al parco Nelson Mandela. Sabato 20 maggio alle ore 17 Gabriele Bertacchini, naturalista, e Viola Ducati, divulgatrice ambientale, conducono la seconda passeggiata letteraria, dal titolo «La cultura del limite: noi nella relazione con gli altri», in occasione della Giornata mondiale delle api. Al termine, sosta presso le arnie di Annalisa in località Moletta, sulle rive del Sarca. Domenica 21 maggio dalle ore 9 alle ore 14, in occasione della Giornata mondiale della diversità ecologica, la Sat propone una giornata di piantumazione degli abeti a San Giovanni al Monte, in compagnia del Gruppo alpinismo giovanile. Venerdì 26 maggio alle ore 18 Marco Albino Ferrari, giornalista, scrittore e sceneggiatore, propone il racconto dal vivo «Assalto alle Alpi», trattato dal suo omonimo libro appena pubblicato per Einaudi. Appuntamento al Sottotetto Urban Space al parco Nelson Mandela. Tutti gli incontri sono a partecipazione libera. In caso di brutto tempo gli incontri con gli autori si svolgeranno presso la sede della Sat di Arco in via Sant’Anna 42, mentre le passeggiate letterarie e le letture animate saranno realizzate in forma ridotta al Sottotetto Urban Space. Per l’intera durata del festival tutti i libri potranno essere consultati alla biblioteca civica «Bruno Emmert» e acquistati alla cartolibreria Cazzaniga. Il Festival della letteratura ambientale è organizzato dalla Sat di Arco, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Arco, con la collaborazione della biblioteca civica «Bruno Emmert» e dell’associazione Busa consapevole, e con il contributo di Apt Garda Dolomiti, Bacino imbrifero montano Sarca-Mincio-Garda, Cassa Rurale Alto Garda-Rovereto, Distilleria Marzadro e Gobbisport. Il festival si inserisce nel più vasto calendario nazionale del Festival dello sviluppo sostenibile 2023 promosso da Asvis, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.